mario ha scritto:Effettivamente sarebbe ora di farla finita col vecchio centralismo democratico, stile PCI, tanto caro ai vari D’Alema e Veltroni.
Il PD si deve decidere ad ascoltare gli elettori.
Sono anni che nel partito non si fa un vero congresso e le stesse primarie sono invise alla maggior parte dei gerarchi.
Certa prosopopea intellettuale propria di chi ritiene che solo lui sa di politica, sta portando i vertici del partito ad isolarsi sempre più dalla base e dalle altre forze di sinistra.
Dobbiamo tornare allo spirito dell’Ulivo ed all’unità delle sinistre su un progetto quanto più largamente condiviso.
Caro mario,
lo spirito dell'ulivo prima e quello dell'unione poi, si è trasformato in un armata brancaleone portando alla disastrosa e fallimentare esperienza ( più che prevedibile ) di Romano Prodi, che poi ha consentito la larga vittoria alle scorse elezioni del centrodestra di Berlusconi.
E' stato quindi dimostrato che mettere insieme ex-terroristi ( ma un terrorista può mai esere ex?), spinellari, coltivatori di marjana, disobbedienti dichiarati, comunisti mai pentiti, ex-democristiani, simpatizzanti dei no-global, pacifinti, transex, e altri soggetti che ora mi sfuggono, è stato il capolavoro più negativo di quanto potesse fare il nostre prode Romano. Unire forze esclusivamente per ragioni aritmetiche, si fanno più danni che altro. Le sinistre sono troppo diverse fra loro per poter contare di fare una coalizione che si prenda le responsabilità di governo.
Occorre invece cercare allenaze solo ed esclusivamente con quei soggetti che possono condividere la linea del PD senza troppe diversità, ammesso che ce ne siano, altrimenti andare avanti con le forze che il PD dispone, presentare il progetto agli elettori e se poi la gente da fiducia, bene, altrimenti se ne riparla alla prossima tornata elettorale. Mica si muore se non si va a governare. Si rischia invece di far perdere tempo al nostro paese, si rischiano figuracce come quelle dell'unione-ulivo e sopratutto dopo quei danni ci vuole tempo per riconquistare la fiducia degli elettori.
Ci sono tre anni di tempo, non sprechiamolo con alchimie e fantapolitica. Lavoriamo invece sull'alternativa di governo e su progetti credibili.
Cordialita'
Prof Luchetti