Sostenuta dalla maggioranza, eletta tra qualche polemica. Boato voleva il rinnovamento
Al congresso, in serata, anche l'ex n.1 Pecoraro Scanio tra qualche fischio
Verdi, è l'ora di Francescato
Il nuovo presidente: "Serve unità"
CHIANCIANO - Con trecento voti su 507 delegati, Grazia Francescato è stata eletta nuovo presidente dei Verdi. Prende il posto, dopo un regno durato sette anni, di Alfonso Pecoraro Scanio che si era dimesso dopo il disastro del voto di aprile. La votazione a scrutinio segreto chiude nei fatti un congresso pieno di tensioni, attese e che voleva regolare molti conti in sospeso. Solo in serata, dopo un giorno e mezzo di lavori, arriva al Palamontepaschi il presidente uscente. Per lui, convitato di pietra dell'assemblea verde, qualche fischio e parecchi buhhh. "La minoranza - allarga le braccia l'ex ministro - deve fischiare, e di 40 fischi su 500 non me ne importa niente".
Francescato, in realtà, è la candidata di Pecoraro. E ha dovuto lottare non poco contro altre due candidature, quella di Marco Boato, che ha via via raccolto sempre più consensi (111 voti), e l'altra di Fabio Roggiolani, il segretario toscano dei Verdi (63 voti). "Sarà guerra dei Rose's" era stato detto alla viglia del congresso. E' andata così. Difficile immaginare che i Verdi possano ritrovare l'unità dopo questo congresso.
Le mozioni di minoranza alla fine non sono riuscite a convergere su una candidatura unitaria che poteva essere incarnata dall'europarlamentare Monica Frassoni. Anzi: si sono divise con tre mozioni a sostenere Boato e una, quella 'Progetto ecologista e federalista', che insisteva per la Frassoni, che alla fine ha candidato Fabio Roggiolani, consigliere regionale toscano.
(19 luglio 2008)
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