da lucameni il 06/12/2009, 22:20
Posso concordare che toni più "sobri" possano essere più produttivi di consenso, ma non molto altro.
Il fatto - assodato da 15 anni - è che la destra (populista e putiniana) vuole dettare l'agenda del Cs, il Cs ovviamente ne prende atto e il più delle volte concorda.
E' ovvio che i berlusconiani non vogliano l'antiberlusconismo.
Sarebbe strano il contrario.
Difatti c'è stato tanto poco antiberlusconismo (e tanto inciucio) che - ricordiamolo sempre - non sono mai state abrogate le leggi ad personam.
Come mi pare giusto ricordare che alcuni antichi liberali e "centristi", forse perchè consapevoli dell'usurpazione che sta facendo B. di una cultura politica, si sono mostrati più antiberlusconiani di tanti esponenti politici della sinistra storica.
I motivi?
Credo proprio più di uno, anche se il discorso ci porterebbe lontano.
Certo è che ad oggi la segreteria Bersani, teoricamente caratterizzata da un dna più di sinistra (si vedano le fughe - poco convincenti, se fosse questo il solo motivo - di Rutelli e C.), in relazione a questo presunto antiberlusconismo che pare essere il difetto maggiore del partito (almeno per alcuni forumisti presenti e passati), si è mossa decisamente maluccio.
Enrico Letta, forse refuso di Gianni Letta, è incommentabile. Ma non voglio infierire. La mediocrità del personaggio non meriterebbe troppe attenzioni, se non fosse sintomo di qualcosa di molto triste per noi tutti.
Il resto che dire?
Forse è l'imprinting di D'Alema e delle sue crostate.
Tempi grami per il PD ma sopratutto per l'Italia delle persone oneste e di quelli che non se la bevono.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)