Vorrei mettere in evidenza solo alcuni puti:
asinello ha scritto: Per quanto riguarda il partito, bisogna agevolare la più ampia democrazia interna. Veltroni ha vinto le Primarie, ma questo non gli dà diritto ad andare avanti con i paraocchi senza dar conto a nessuno. E qui mi viene in mente una cosa di venerdì: nello Statuto si parla di assemblea nazionale e di coordinamento nazionale. Ebbene, venerdì è stata abolita l'assemblea in favore del coordinamento, modificando lo Statuto (appena dopo poco tempo averlo redatto, per giunta) senza discussioni, senza che l'assemblea fosse riunita neanche con metà dei rappresentanti (si parla di 500 o 800 delegati su 2.800). Mi pare chiaro che Veltroni abbia violato il patto di lealtà e di vincolo che lo legava a quell'assemblea (e soprattutto ai delegati che avevano supportato le sue liste) che pure aveva acclamato e ratificato la sua elezione a segretario. E' come se il presidente del Consiglio avesse sciolto per un suo personale capriccio il Parlamento che pure gli vota la fiducia.
Quello che dici, è molto grave, ma purtroppo condivisibile.
Se Veltroni ha davvero violato il patto di lealtà verso l'assemblea, ed ha quindi compiuto una sorta di "colpo di Stato" interno al Pd, non si può altro che ringraziare chi, come Parisi, lo ha almeno evidenziato.
Mi spiace che si continui a discutere dell'altezza del "tono" di Parisi rispetto alle righe, e non della sostanza dei fatti, che quei toni alti hanno provocato.
asinello ha scritto: Per quanto riguarda le proposte del partito, oggi Morando e altri ammettono che il Pd viaggia su più linee. Non parlo delle linee interne, ma di quelle programmatiche. E qui mi ricordo un caso di poco tempo fa: c'è stato un contrasto tra Treu e Ichino (che siedono in Senato tutti e due) sull'articolo 18; e Damiano che se ne esce con la frase "sul lavoro non abbiamo ancora una linea comune". Beh? E questo sarebbe un partito candidabile al governo? Dovremmo dire grazie agli elettori che ci hnno mandato all'opposizione allora? Ecco, di fronte alla proposte non proprio eccelse di Berlusconi, il Pd sembra aver dimenticato di aver redatto un programma, ("finalmente costruito seza bilancini e mediazioni" si era gioiosamente propagandato) che conteneva delle proposte utili (contrattazione di secondo livello, salario minimo garantito, ecc...). Invece di incalzare il governo su questi temi e su queste proposte, deleghiamo tutto alle iniziative altrui e non sappiamo far altro che farci dettare l'agenda dalla destra, già famosa di per sè per essere maestra nella comunicazione.
Ecco, di questioni come queste vorrei sentir discutere.
Continuare a parlare di Parisi è la solita storia di un dibattito sul dito, mentre ci sono problemi (sulla luna?) che il dito vorrebbe indicare.
Certo, sono la prima a non saper avanzare proposte e soluzioni.
Ma infatti, io sono solo una forumulivista.
Il nostro compito, come cittadini, è quello di pungolare, sollecitare i nostri politici perché si occupino dei veri problemi della gente. E questo dobbiamo continuare a fare, senza stancarci.
annalu