Spillo/I democratici testimoni?
Siccome è già bell’è finita la luna di miele del nuovo segretario del PD, davanti ai successi crescenti del Cavaliere e del PdL (ora addirittura antifascisti e ricostruttori in poche settimane dell’Abruzzo), e davanti ai guai della campagna per la definizione delle liste europee e di molte candidature e liste locali, forse è opportuno che i democratici imparino, una volta tanto, a non continuare a giocare alla bella politica che non c’è e si mettano a riflettere sulle politiche che riescono ad esprimere e su quelle che devono produrre per fare i conti con la società italiana (quella vera, che plaude il Cavaliere sempre più, per intendersi).
In realtà qualcuno ha già iniziato…….
Si parla di costruire cattedrali (ma dove sarebbero i fedeli che sostengono questa fatica, e i mastri costruttori necessari per questa ciclopica opera?). Si propone addirittura una intera storica e post-togliattiana direzione della FGCI per rimediare ai guai del PD ( indifferenti all’età e alla diaspora, e al buon gusto). Si continua a candidarsi per un futuro congresso senza nemmeno far capire se ci vuole una vecchia o una nuova piattaforma politica.
In realtà vediamo per ora fin troppa riproduzione dei soli noti, quell’aria cioè che soffoca sempre più un partito incerto e in via di evaporazione, destinato a dare anche ottime testimonianze ma sempre più lontano dall’essere partito a vocazione maggioritaria e alternativa dell’attuale governo.
Paolo borghi 26-04-2009 x www.libertaeguale.eu e http://borghino.ilcannocchiale.it/