Spillo/I democratici in attesa
Tempi di attesa e di speranza per il PD, verrebbe da dire.
La nuova Segretaria nazionale promana nuove capacità politiche e uno stile di comunicazione sobrio e facilmente comprensibile. Addirittura sembra anche affermarsi quel minimo di democrazia organizzativa che distingue un partito normale da un partito che non si capisce cosa voglia e in ogni caso poi chi debba fare per attuare i sogni, i programmi e i progetti che propone.
Eppure sotto sotto, poco o nulla è cambiato. Gli oligarchi sono sempre li (in realtà un po’ impauriti), e a livello locale i mal di pancia della fabbricazione di liste e candidature sono forti e scarsamente sotto controllo da parte del corpo del partito e degli elettori ( che difficilmente riescono ad andare oltre il volontarismo che tutto fa e poco cambia).
Insomma non è oro tutto quello che luccica, e la confusione della prima fase costituente del PD sembra continuare con la differenza che le diverse opinioni stanno , per ora, sotto il pelo dell’acqua, nello strabiliante equilibrio tra una “base” che qualcuno vorrebbe dura e pura e i troppi leaderini scalpitanti che popolano il PD e che determinano quello strano partito che c’è senza esserci e che non puo’ ancora rappresentare il nuovo e il futuro del pd.
Le elezioni europee possono essere una grande occasione per vedere in azione un partito nuovo, e le elezioni locali possono essere una grande esempio per tutti quelli che vedono nel nostro partito una alternativa in marcia.
Attendiamo………….(ma per ora di vecchie abitudini messe da parte ne vediamo ben poche!).
Paolo borghi 11-04-2009 x www.libertaeguale.eu