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Re: Referendum senza quorum

MessaggioInviato: 10/01/2019, 0:23
da Robyn
I liberali sono a favore del rmg

http://www.radicali.it/campagne/welfare/

Si appartiene al filone liberale se "si è capaci di rinunciare ai propri desideri,di opporsi alle proprie inclinazioni affidandosi a ciò che la ragione indica come migliore,affinche gli appetiti tendano dall'altra parte" Locke La Pedagogia
Adesso Salvini può mai appartenere al filone liberale?no perche se si sdoganano le parti più perverse come la xenofobia,la paura e il razzismo non si è posto più freno alle proprie inclinazioni

Re: Referendum senza quorum

MessaggioInviato: 10/01/2019, 9:41
da franz
Ma cosa c'èntra il reddito minimo garantito?
Si parla di questo reddito di cittadinanza, che è un aborto e non ha nulla a che vedere con il rmg.
E se una legge fa schifo, non va approvata.
E se la approva il parlamento, frutto di accordi politici incrociati, la deve bocciare il popolo.

Interessante la proposta radicale. A parte che hanno l'onestà di dire che costerà 75 miliardi, il reddito d'inserimento varia di luogo in luogo e non è uguale ovunque, come questa ciofeca di RdC.
Mi devono però dimostrare da dove prendono i 70 miliardi ora impiegati in altre spese sociali.

Comunque meglio approfondire in altri post (che sul tema non mancano)-
Qui stiamo parlando di referendum, con o senza quorum.

Chi volesse seguire i lavori (ripresi ieri sera e che continuano oggi) questa la pagina, per ora ferma al 18 dic.

http://www.camera.it/leg18/126?tab=4&le ... de=2&tipo=

Re: Referendum senza quorum

MessaggioInviato: 10/01/2019, 9:48
da Robyn
Se leggi bene non è cosi.Sono 75 mld la spesa complessiva sociale e solo 5 mld quella per il rmg anche se servirebbe la riforma previdenziale a capitalizzazione per mettere le cose in ordine.Se il Rdc fà schifo si cambierà successivamente in parlamento,perche necessitavamo di un passaggio di introduzione in parlamento che altrimenti non ci sarebbe mai stato.Se si cambia si eliminano le 8 ore degli LSU presso la Pa per ex

Re: Referendum senza quorum

MessaggioInviato: 10/01/2019, 15:27
da franz
Cercando di leggere meglio, faccio copia e incolla:
La riforma sostanzialmente si autofinanzia con le risorse esistenti, redistribuendole a favore delle fasce più povere e riducendo quelle rivolte alle fasce più abbienti: costa poco meno di 80 miliardi l’anno, con un costo aggiuntivo di poco meno di 5 miliardi rispetto alla spesa attuale (oltre 75 miliardi).

io chiedo, non a te, ai radicali, "quali risorse esistenti".
Dal Bilancio dello stato vedo 13 miliardi di trasferimenti a famiglie.
Il grosso sono i 111 miliardi trasferiti all'INPS. Ma qui mancando ancora un vero splitting non sappiamo bene dove vadano a finire questi 111 miliardi. Una parte annulla i quasi 7 miliardi di buco delle casse previdenziali, il resto va a coprire missioni di assistenza, cassa integrazione e tante altre cose che INPS è incaricata di pagare, disoccupazione compresa.

Per esempio ritenete giusto che per il reddito di inclusione si cancelli il sussidio di disoccupazione?

PS: vedo di creare un unico thread sulla proposta dei radicali, togliendo la discussione da qui.

La proposta radicale di reddito d'inclusione

MessaggioInviato: 10/01/2019, 15:30
da moderatore
Convergono qui le discussioni in tema.

Re: La proposta radicale di reddito d'inclusione

MessaggioInviato: 10/01/2019, 16:50
da franz
Letto il testo di legge, la proposta radicale è 100 volte meglio del sedicente RdC grillino

https://www.radicali.it/wp-content/uplo ... fare11.pdf

Rimane sempre il dubbio sui 75 miliardi che secondo loro si possono risparmiare abrogando quanto segue:

Codice: Seleziona tutto
Art. 15
(Abrogazioni)
1. Sono abrogati:
a) la delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, di cui alla legge 15 marzo 2017, n. 33
b) l’assegno di disoccupazione (ASDI), di cui al comma 16 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22;
c) il sostegno all’inclusione attiva (SIA), di cui all’articolo 1, comma 387, lettera a), della legge 28 dicembre 2015, n. 208
d) il trattamento minimo delle pensioni, di cui all’articolo 6 della legge 11 novembre 1983, n. 310;
e) l’assegno sociale, di cui all’articolo 3, commi 6 e 7 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
f) le detrazioni fiscali per figli a carico, di cui all’articolo 12 del testo unico delle imposte sul reddito, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni;
g) gli assegni al nucleo familiare, di cui alla legge 13 maggio 1988, n.153;
h) l’assegno d’invalidità civile, di cui all’articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118;
i) la pensione d’inabilità civile, di cui all’articolo 12 della legge 30 marzo 1971;
l) la pensione per ciechi civili assoluti e parziali, di cui dall'articolo 8 della legge 10 febbraio 1962, n. 66.