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AdnKronos: Reddito di cittadinanza, ecco la bozza

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Re: AdnKronos: Reddito di cittadinanza, ecco la bozza

Messaggioda Robyn il 11/01/2019, 18:53

Nessuno nasce che già sà fare se si parte così è normale che i giovani anche con ampie conoscenze avranno difficoltà ad inserirsi per mancanza di esperienza.I dipendenti vanno anche formati.Il cliente cioè l'azienda vorrebbe quindi avere sempre ragione
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: AdnKronos: Reddito di cittadinanza, ecco la bozza

Messaggioda franz il 06/02/2019, 18:26

Perché, al di là della propaganda di di Maio e dei grillini, il reddito di cittadinanza non riuscirà a debellare la povertà in Italia.
(L'articolo è di Stefano Feltri. Pubblicato da Il Fatto Quotidiano).

"il presidente dell’Inps, Tito Boeri, avanza una serie di dubbi così riassumibili: e se, dopotutto questo sforzo, i poveri restassero poveri? Le simulazioni presentate dall’Inps si basano su un modello con ipotesi non ostili (adesione del 90 percento, tutti i nuclei familiari che rispettano le tempistiche, metà delle famiglie in affitto con contratto regolare). Ma danno risultati preoccupanti: una platea di quasi 1,2 milioni di nuclei e 2,4 milioni di beneficiari, la metà di quella prevista dal governo. Ma la conclusione più dura di Boeri riguarda l’impatto ambiguo sul fenomeno della povertà, che non viene affatto abolita: l'intensità della povertà, cioè quanto è povero chi è povero (in termini di distanza da redditi dignitosi) passa dal 38,03 attuale, che tiene conto del Reddito di inclusione (Rei) in vigore nel 2018, al 31,92, quindi un bel calo. La frequenza della povertà invece resta quasi uguale, da 14,92 scende a 14,36. I poveri saranno un po’meno poveri. Ma continueranno a essere poveri.

Come si spiga? Nell’analisi dell’Inps ci sono molte ragioni per questo sostanziale fallimento. Troppi soldi vanno agli anziani, che non sono a rischio povertà, il sistema è sbilanciato sui single –i nuclei familiari con un solo componente –, mentre le famiglie numerose possono contare su un moltiplicatore che è al massimo 2,1. Una coppia monoreddito con figli prende 8.676, non molto di più di una coppia analoga ma senza figli che riceverà in media 7.801 euro. Per come è costruito, osserva Boeri, il 50% dei nuclei familiari beneficiari saranno quelli senza redditi, “nuclei tra i quali si celano anche gli evasori e i sommersi totali”. Mentre alcuni dei poveri più poveri, come i senza dimora, rischiano di essere esclusi almeno per lunghi periodi di tempo, necessari ai Comuni per aggirare il vincolo dei 10 anni di resistenza (con indirizzi fittizi per chi dorme in strada).

C’è poi un altro punto che spiega perché, nelle stime dell’Inps, i poveri restano poveri: metà dei beneficiari del reddito di cittadinanza riceverà almeno 6.000 euro netti all’anno, una somma più alta dei redditi da lavoro del 10 per cento più basso della distribuzione dei redditi da lavoro. Tradotto: non ci sono incentivi a cercare lavoro, se non gli obblighi e le penalità previsti dalla legge, ma che dipendono dall’efficacia di una complessa burocrazia.
Quota 100 è poi un vero cataclisma nei numeri presentati da Boeri. Se Quota 100 non viene rinnovata allo scadere del periodo “sperimentale”, cioè con il 2021, ildebito implicito che crea nel sistemapensionistico (pensioni erogate a fronte di contributi non più versati) è di 38 miliardi. Se invece dovesse diventare strutturale, cioè permanente, il debito implicito salirebbe a 92 miliardi di euro.Di benefici generali, neanche a parlarne".
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