La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Apriamo il pacco regalo gialloverde

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda franz il 28/12/2018, 10:57

Sempre nel pacco regalo, la tassazione delle attività non profit.



Laura Castelli, un'asina al ministero dell'Economia

di Riccardo Bonacina

Non si contano le gaffes e gli strafalcioni economici (ma non solo) di Laura Castelli, improvvidamente, nella famelica distribuzione di poltrone e poltroncine, piazzata come vice ministro al Ministero dell’Economia il 18 giugno scorso dal Movimento 5 Stelle. Dalla sua storica risposta “Non lo so”, sul referendum sull’euro, alla questione delle tessere del reddito di cittadinanza, passando per l’ormai celebre “Questo lo dice lei”, nel dialogo con l’ex ministro dell’Economia Padoan, a proposito di spread e mutui”.

Nessun errore però è stato tanto madornale quanto quello di oggi a proposito del raddoppio della tassa sull’Ires per gli enti non commerciali su cui su questo sito trovate abbondante documentazione (qui e qui)

La Castelli non deve essere stata quel che si dice una secchiona nei suoi studi, leggiamo sul suo curriculum ufficiale di un diploma in ragioneria e poi una laurea solo triennale in economia aziendale, qualche consulenza fiscale (sic) a Collegno, qualche anno da “Addetto alla sicurezza allo stadio di Torino” (in questo uguale al suo sodale Di Maio impegnato al San Paolo di Napoli) e poi la ribalta della politica nazionale già nel 2013. Ben per lei, male per gli italiani visto quel che sta dicendo, e peggio quel che sta facendo.

Oggi, dicevamo se n’è uscita con un’enormità, forse per quell'eccesso di zelo nel difendere l’indifendibile dei suoi compagni di governo che l’ha caratterizzata sino ad ora. A proposito del raddoppio dell'Ires alle realtà non profit ha dettato questa sua acuta osservazione all'agenzia AGI: «E' giusto: se sei del terzo settore "enti ecclesiastici e non" si presuppone che tu non faccia utili visto che sei senza scopo di lucro. Noi tassiamo i profitti delle no profit mica tassiamo i soldi della beneficenza!».

Cara vice ministro all'Economia, Laura Castelli ci lasci dire che dovrebbe tornare sui banchi, prima ancora che dell’Università della scuola secondaria superiore, ricominciando dalla prima ragioneria.

Il non profit, le sarà sembrato forse, non sono quelle realtà che invece di produrre utili producono deficit e debiti. Lo scopo del non profit non è quello di non realizzare profitti ma di non distribuirli questo prevedono le leggi e le norme fiscali in questo Paese da molti decenni in qua, sino a quando siete arrivati voi.

10 anni fa pubblicammo un glossario del non profit le riporto una voce.

Non profit o no profit?
Non profit: proviamo a fare un po' di chiarezza sulla grafìa e sul suo significato.
Profit, termine latino, forma contratta della terza persona singolare (modo indicativo, tempo presente), del verbo proficere che significa avvantaggiare. La parola confluì nel vocabolario anglosassone, tra il Cinquecento e il Seicento, ad opera di alcuni monaci. Non profit, termine d'origine americana più che anglosassone, sta per non profit organizations, e indica quegli enti che operano senza avere per fine primario il conseguimento del profitto (il termine scientificamente più usato è, infatti, Not for Profit). Il che non vuol dire che non possano conseguire dei profitti, ma semplicemente che questi debbano essere reinvestiti nel perseguimento del fine primario di queste organizzazioni. Riassumendo: giusto scrivere non profit, sbagliato no profit.
E il Terzo settore, perché è definito come settore terzo? Con quest'espressione, usata spesso come sinonimo di non profit, si indica l'insieme dei soggetti che operano secondo logiche e meccanismi che non appartengono né allo Stato né al mercato. Definizione considerata da alcuni inadeguata perché è una definizione per negazione. Costoro preferiscono parlare di "economia civile".

L’avanzo di gestione nelle realtà non profit non può essere distribuito né direttamente né indirettamente ed è questo un modo per ribadire lo scopo principale delle organizzazioni non profit laddove si realizzano scopi ideali e non finalità lucrative - specularmente non è altro che l'obbligo di devoluzione permanente del patrimonio dell'associazione per gli scopi istituzionali di quest'ultima. L'assenza delle finalità lucrative negli enti non profit è una delle caratteristiche giuridicamente rilevanti, rimarcata dalle norme che vietano la distribuzione degli utili, anche indirettamente, e che, quindi, vincolano la destinazione alle attività istituzionali dell'organizzazione.

L’avanzo di gestione non può essere distribuita tra i soci o tra gli altri membri del direttivo, ma può essere reinvestito in:

A) nuovi progetti dell’associazione;

B) portato nuovo ovvero destinato alle attività future dell’associazione.

Quindi, cara la mia asinella, raddoppiare le tasse di una realtà non profit equiparandola a una gioielleria o un’industria o qualsiasi altra realtà a scopo di lucro, significa intaccare proprio la parte di utili che vivaddio anche le realtà non profit devono perseguire per restituire servizi degni a chi più ha bisogno, destinate a moltiplicare e migliorare i loro servizi alla comunità.

Cara vice ministro l’ignoranza, nel suo caso non è una scusante ma un’aggravante di colpa.

http://www.vita.it/it/blog/la-puntina/2 ... omia/4622/?
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda pianogrande il 28/12/2018, 11:21

Ormai, l'ignoranza e incompetenza al potere come dimostrazione di un degrado della politica che va sicuramente a favore di altre forme di potere mi sembra fuori discussione.

Sono ripetitivo ma non riesco a non dirlo.

Tante sono le forme del potere e a noi cittadini normali, pur con tutti i suoi difetti, conviene che molto potere sia in mano alla politica.

La politica, a partire da come è stato trattato il parlamento, non dovrebbe essere al servizio di altre forme di potere ma quello è il panorama prevedibile in questo paese.

Parlamentari addetti a premere un pulsante e governo e dintorni di personaggetti insignificanti ben felici di portare a casa un ricco stipendio e disposti per questo a fare figure da cesso quotidiane.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda Robyn il 28/12/2018, 13:20

L'assistenza sociale non è solo pubblica ma esiste anche l'assistenza privata che è libera e riguarda tutte quelle realtà che sono sfuggenti per ex la marginalità sociale che consiste nelle più disparate situazioni di emarginazione,l'integrazione di disabili nel lavoro,e lo stato difficilmente riesce a governarle e sono necessari programmi individuali.Questa è una rete fatta da una molteplicità di associazioni di natura laica e cattolica che non operano secondo logiche di mercato puro.Lo sgravio Ires deve essere reinvestito e non redistribuito.Pensiamo ai closhard che hanno bisogno di centri di ricezione dove stare e che per varie cause hanno anche perso i benefici sociali e dove può esserci un programma individuale di reinserimento nel tessuto sociale.Quella del non profit è l'ultima istanza sociale che esiste per gli esclusi per la marginalità.Lo stato sul non profit interviene solo con una legge regolatrice e con sgravi
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10929
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Clausole di salvaguardia

Messaggioda franz il 28/12/2018, 19:17

23 miliardi per il 2020 (da trovare alla fine del 2019)
29 miliardi per il 2021 (da trovare alla fine del 2020)

Insieme fanno 52 miliardi nel biennio.
Se non si trovano l'IVA al 10% andrà al 13% e quella al 22% andrà prima al 25,2% e poi al 26,5%
È il pacco più grosso sotto l'albero.


Clausole di salvaguardia: se i governi giocano d’azzardo
POLITICA
Per leggere questo articolo ti servono: 3 minuti
27/12/2018 Federico Cartelli

L’Italia ha trovato sotto l’albero di Natale un regalo non esattamente fra i più graditi. La trattativa fra il nostro Paese e Bruxelles si è chiusa, ma a carissimo prezzo. Vale la pena chiarire, da subito, che le scelte della strana coppia Salvini–Di Maio si inseriscono perfettamente nel solco dei governi precedenti:una continuità lontana anni luce da quell’inversione di rotta già data per acquisita e ampiamente propagandata. Il punto più discusso e discutibile verte intorno alle ormai tristemente note clausole di salvaguardia.

Ma cosa sono e quali effetti producono? Da un punto di vista prettamente tecnico, sono degli strumenti di finanza pubblica che hanno fatto la loro prima comparsa nel lontano 2002, e che sono definitivamente entrate nel dibattito tra il 2011 e 2013, anni turbolenti segnati dalla crisi economica.

Come spiegato nell’ottimo focus dell’Istituto Bruno Leoni, lo scopo delle clausole era “vincolare il legislatore all’obbligo di copertura delle spese pubbliche anche in presenza di oneri difficilmente quantificabili, tramite la previsione di eventuali mezzi ulteriori che sarebbero stati a disposizione per coprire maggiori spese non preventivabili”. In sostanza, si tratta di un meccanismo che si attiva automaticamente sotto la forma di aumenti delle imposte indirette – IVA e accise – nel caso di mancato reperimento delle coperture alla spesa pubblica.

Tuttavia, lungi dal produrre un effetto di tutela della stabilità e di maggiore trasparenza dei conti pubblici, la prassi applicativa ha finito col trasformare questo istituto finanziario in una sorta di cambiale nazionale, di pagherò da rinviare ad un non meglio precisato futuro; in altre semplici parole, una patata bollente della quale nessuno desidera occuparsi nel presente e che si preferisce passare di mano.

In questo modo, i governi che si sono via via succeduti hanno potuto giocare d’azzardo e dilettarsi nella tanto amata finanza creativa, scaricando i costi delle coperture sulla legislatura seguente e vanificando il tentativo di salvaguardia dei conti pubblici e di certezza nelle previsioni di spesa che costituivano la ratio originaria delle clausole. Una consuetudine pilatesca, che le ha rese un vero e proprio alibi per aumentare i debiti – autorizzandone, paradossalmente, sempre di nuovi – rinviando di volta di volta il momento del redde rationem in cui tali debiti dovranno essere saldati.

Inoltre – e questo, forse, è l‘aspetto più grave – si è creato un vulnus molto pericoloso nel sistema democratico, in quanto lo scostamento temporale prodotto dal pagherò ha alimentato una generalizzata de-responsabilizzazione della classe dirigente, che nei sondaggi del giorno passa all’incasso ma che si lascia alle spalle pesanti eredità e le relative, impopolari scelte politiche ad essa connesse.

Proprio come un ludopatico necessita di scommettere una somma sempre più alta per placare momentaneamente la propria dipendenza, allo stesso modo gli esecutivi hanno finito coll’azzardare provvedimenti sempre più audaci per appagare il proprio elettorato desideroso di vedere realizzate promesse spesso irreali. Così, se da un lato sono state “disinnescate” le clausole di salvaguardia relative al 2019, dall’altro il governo giallo-verde ha forgiato un’altra spada di Damocle, ancora più pericolosa della precedente.

Le clausole di salvaguardia sono state rigenerate e rese ancora più salate delle precedenti. In caso di mancata “sterilizzazione”, infatti, il conto da pagare sarà salatissimo: nel 2020 l’aliquota IVA ridotta che colpisce i beni di maggiore consumo passerà dal 10% al 13%, mentre l’aliquota ordinaria balzerà dal 22% al 25,2%: tali variazioni si quantificano in un aumento previsto delle entrate pari a circa 9,4 miliardi di euro. Nel 2021, l’aliquota ordinaria subirà un ulteriore aumento sino a toccare il 26,5%, pari a ulteriori 13,2 miliardi di euro di nuove entrate. A tali aumenti dell’IVA si andrà ad aggiungere una maggiorazione delle accise per 400 milioni di euro: un punto, questo, particolarmente controverso, considerata la promessa estiva di eliminare sette accise sui carburanti al primo Consiglio dei Ministri utile.

La sensazione è di essere di fronte ad un drammatico all-in: perché l’ipoteca accesa – che va a coprire elemosine di Stato, assistenzialismo e finestre previdenziali di dubbia convenienza a scapito di investimenti e sviluppo – questa volta sembra essere davvero un salto nel vuoto, considerato altresì che difficilmente sarà rispettata la previsione di crescita dell’1%, – già ribassata dall’1,5%. Il rischio è di trovarsi a varare una legge di bilancio per il 2020 da oltre 50 miliardi di euro, di cui 23 per la sola sterilizzazione degli aumenti IVA e circa altri 20 per rifinanziare il reddito di cittadinanza e quota 100. Rien ne va plus.

https://you-ng.it/2018/12/27/clausole-d ... a-governi/?
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda trilogy il 28/12/2018, 21:29

Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda franz il 29/12/2018, 9:30

Molto interessante, grazie.
Scuola, taglio del 10%
Altro capitolo molto pesante nel bilancio pubblico è quello assorbito dall’istruzione scolastica. Che si riduce, a legislazione vigente, di 4 miliardi nel triennio, cioè di circa il 10%. Si passa da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi). A determinare la flessione contribuisce in modo decisivo la riduzione dei fondi per gli insegnanti di sostegno, un miliardo nel ciclo primario, 300 milioni in quello secondario. In compenso si spenderà qualcosa in più per l’Istruzione universitaria (da 8,3 a 8,5 miliardi tra il ‘19 e il ‘21).

Che dire? Di fronte a chi esalta la scuola della vita e della strada, schiechimiche e ballwash, di fronte a chi ammette che a scuola alle medie non sapeva fare le diseguaglianze (ma è diventato ministro lo stesso) la spesa per la scuola è un inutile orpello. Meglio tagliare, tanto poi se uno non riesce nella vita c'è sempre il reddito di cittadinanza.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda pianogrande il 29/12/2018, 11:07

franz ha scritto:Molto interessante, grazie.
Scuola, taglio del 10%
Altro capitolo molto pesante nel bilancio pubblico è quello assorbito dall’istruzione scolastica. Che si riduce, a legislazione vigente, di 4 miliardi nel triennio, cioè di circa il 10%. Si passa da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi). A determinare la flessione contribuisce in modo decisivo la riduzione dei fondi per gli insegnanti di sostegno, un miliardo nel ciclo primario, 300 milioni in quello secondario. In compenso si spenderà qualcosa in più per l’Istruzione universitaria (da 8,3 a 8,5 miliardi tra il ‘19 e il ‘21).

Che dire? Di fronte a chi esalta la scuola della vita e della strada, schiechimiche e ballwash, di fronte a chi ammette che a scuola alle medie non sapeva fare le diseguaglianze (ma è diventato ministro lo stesso) la spesa per la scuola è un inutile orpello. Meglio tagliare, tanto poi se uno non riesce nella vita c'è sempre il reddito di cittadinanza.


E l'unica "carta stampata" da dare in mano ai cittadini sarà la carta moneta mentre la cifra che ci sarà scritta sopra sarà l'ennesima mortale fake news.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda Robyn il 29/12/2018, 11:26

Non vedo nulla di propositivo,vedo un'opposizione sterile.Superata l'approvazione del DEF si aprirà una fase nuova.Cosa intende fare il PD e il csx in fatto di welfare,di lavoro,di governo dei flussi migratori,in materia ambientale,in fatto di Europa,etc.E che cosa si pensa di ottenere con il ricorso alla corte costituzionale?che il rmg e le integrazioni al minimo non ci siano?ma che cosa è diventato il PD?un soggetto incolore?senza anima?Il Portogallo con un governo lib-lab si è dimostrato immune al populismo.Quando arriverà Draghi cambierà tutto
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10929
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda pianogrande il 29/12/2018, 12:53

Robyn ha scritto:Non vedo nulla di propositivo,vedo un'opposizione sterile.Superata l'approvazione del DEF si aprirà una fase nuova.Cosa intende fare il PD e il csx in fatto di welfare,di lavoro,di governo dei flussi migratori,in materia ambientale,in fatto di Europa,etc.E che cosa si pensa di ottenere con il ricorso alla corte costituzionale?che il rmg e le integrazioni al minimo non ci siano?ma che cosa è diventato il PD?un soggetto incolore?senza anima?Il Portogallo con un governo lib-lab si è dimostrato immune al populismo.Quando arriverà Draghi cambierà tutto


Più che "incolore" il PD è un "soggetto" dai mille colori ognuno riconducibile a un personalismo/leaderismo a livello di Spaghetti Western: Django contro Sartana; impiccalo più in alto, Dio perdona Calenda no...

Comincio a disperare che il nuovo venga fuori da quella accozzaglia di parenti serpenti.

Intanto le elezioni europee (quasi più importanti di quelle nazionali) si avvicinano.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Apriamo il pacco regalo gialloverde

Messaggioda franz il 01/01/2019, 10:26

Le "perle" si scoprono ogni giorno.

I pannolini per bambini e anziani incontinenti, gli assorbenti delle donne sono soggetti a iva ordinaria: 22%
Ricordiamoci che nel 2020 questa aliquota passerà al 25.2% e nel 2021 al 26.5%
Da tempo si chiede una riduzione, come avviene per altri paesi europei.

Che fa il governo del cambiamento? Non cambia.

Ma non è che fossero distratti sul tema delle aliquote IVA.
Infatti il Tartufo passa a genere di largo consumo. Iva al 5%, anche qui come è in altri paesi europei.

Ce l'ha chiesto l'Europa?

Non si sa.
Si sa che ridurre l'IVA sui pannolini sarebbe costato alla casse dello stato ben 3 miliardi.
E si sa che invece Grillo è un patito del tartufo, tanto da averne fatto indigestione e da dover saltare un comizio.
Correva l'anno 2014 e lui dovette disertare un comizio su disagio sociale e povertà per overdose di tartufo bianco.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 70 ospiti

cron