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Gli inceneritori sono un sistema superato.Attualmente la raccolta differenziata funziona che il cittadino separa plastica,carta,vetro,alluminio-metalli e quello che non riesce a differenziare và nel cestino dell'indifferenziata.In linea teorica l'indifferenziata non può andare alle discariche per ragioni ambientali ma all'inceneritore.In tutto questa filiera della differenziata manca un passaggio.Quello che il cittadino butta nel cestino dell'indifferenziata perche non riesce a differenziare dovrebbe andare ad attività che fanno un'ulteriore differenziata attraverso nastri di trasporto dopodiche quello che queste attività non riescono a differenziare perche è difficile và all'inceneritore che deve essere dotato di filtri per evitare di immettere sostanze tossiche nell'atmosfera

I termovalorizzatori e il ciclo dei rifiuti Smaltiscono spazzatura, non inquinano ma producono CO2

(di Stefano Secondino)

ROMA - Inceneritori e termovalorizzatori non sono la stessa cosa: i primi sono impianti che bruciano i rifiuti e basta, mentre i secondi sono impianti che bruciano i rifiuti per produrre energia. Gli inceneritori sono impianti vecchi, che oggi non si costruiscono più: si preferiscono i termovalorizzatori, che permettono non solo di distruggere i rifiuti, ma anche di produrre elettricità.

In Italia gli "inceneritori senza recupero energetico" sono pochi e soprattutto al sud: i principali sono a Porto Marghera (Venezia), San Vittore (Frosinone), Colleferro (Roma), Gioia Tauro (Reggio Calabria), Capoterra (Cagliari), Melfi (Potenza), Statte (Taranto). Gli impianti che bruciano rifiuti in Italia sono complessivamente 56, e per la maggior parte sono termovalorizzatori collocati al Nord. Le strutture maggiori che producono energia sono quelle di Torino, Milano Brescia e Parma.

Inceneritori e termovalorizzatori bruciano lo stesso tipo di rifiuti, quelli solidi urbani (piccoli imballaggi, carta sporca e stoviglie di plastica, ad esempio) e quelli speciali (derivanti da attività produttive di industrie e aziende). Per legge la temperatura di combustione deve essere sopra gli 850 gradi, per evitare la formazione di diossine. Se la temperatura scende, si attivano bruciatori a metano.

Rispetto agli inceneritori, i termovalorizzatori hanno in più radiatori dove l'acqua viene portata ad ebollizione, turbine azionate dal vapore e alternatori mossi dalle turbine che producono energia. Gli impianti più moderni distribuiscono anche acqua calda per i termosifoni delle case.

Anche se l'impatto zero non esiste, questi impianti sostanzialmente non inquinano, come evidenziato da studi del Cnr e dell'Ispra. Ma hanno il problema degli scarti, in particolare ceneri e fumi. Per questo, i moderni termovalorizzatori hanno 4 livelli di filtraggio per i fumi e sistemi di trattamento e riciclo delle ceneri molto avanzati.

Anche per queste ragioni, le analisi epidemiologiche recenti condotte intorno agli impianti moderni non hanno evidenziato un aumento di patologie. Nel paesi del Nord Europa i termovalorizzatori sorgono in mezzo alle città. Resta però un problema: la combustione produce CO2 e contribuisce all'effetto serra.

fonte:http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/rifiuti_e_riciclo/2018/11/16/i-termovalorizzatori-e-il-ciclo-dei-rifiuti_dc60faf8-c4ab-4f86-b47c-e13d6e3197b4.html

Nel ciclo della spazzatura, dalla nostra casa fino alla destinazione finale (discarica, inceneritore, termo valorizzatore, impianati di smaltimento) la parte che inquina di più (fino al 95% di CO2, NOx, polveri fini) è costituita dal trasporto: le centinaia di camion (autocompattatori) che attraversano ogni giorno le nostra città.

Quando guardiamo i film americani vediamo spesso che in cucina usano il tritarifiuti.
Un modo per ridurre l'inquinamento del trasporti di rifiuti.

https://www.youtube.com/watch?v=0BqDPcUuqC8

Naturalmente nell'ipotesi dissipatore alimentare (tritarifiuti) gli impianti di depurazione acque, quando ci sono, possono filtrare la materia organica. E quando non ci sono, i pesci dei laghi e del mare ringrazieranno.

Un altro modo è smetterla con il porta a porta e predisporre punti di raccolta per vetro, alu, ingombranti, carta, legno, materiale edile, gomme, batterie, elettrodomestici, rifiuti vegetali.

PS: il tritarifiuti non è un'idea nuova ...
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Servono i centri di raccolta ,lì dove un tempo c'era un supermercato potrebbe esserci un centro di raccolta dove portare plastica,carta,vetro,alluminio e indifferenziata all'interno di buste trasparenti.Poi saranno i centri di raccolta che rivenderanno la plastica,la carta e il vetro all'industria che li riutilizzerà oppure l'indifferenziata ad industrie che fanno un'ulteriore passaggio differenziando ancora.Questo evita anche di stabilire dei giorni in cui si può portare la plastica,la carta etc.Puoi portare quello che vuoi indifferentemente dal giorno se è di lunedi o di mercoledi purche i rifiuti siano differenziati.Ai termovalorizzatori devono arrivarci i minori rifiuti indifferenziati possibili cercando quindi di minimizzare il più possibile il loro utilizzo nel termovalorizzatore,minimizzando quindi l'utilizzo del termovalorizzatore

I centri di raccolta sono una realtà da 20 anni, dove vivo.
Ne ho uno a 500 metri da casa.

Non so però da dove nasca l'idea della busta di plastica trasparente.

Ci sono gli addetti che controllano che tu metta le cose giuste nel contenitore giusto e se hai un dubbio, basta chiedere.
Piuttosto si accede con una particolare tessera ma so che questo avviane anche in Italia (ne conosco uno nel luinese).

Nelle strade ci sono anche i contenitori interrati, anche qui dedicato o solo al rifiuto urbano oppure anche a
carta, alluminio e PET, che sono le principali categorie di rifiuti.
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punto di raccolta
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punto di raccolta
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La raccolta differenziata è una parte del ciclo dei rifiuti. Poi dovrebbe esserci a seconda dei materiali: riciclo, discarica, incenerimento. Il problema che si è creato è che da gennaio la Cina ha bloccato le importazioni di rifiuti. I paesi industrializzati che esportavano larga parte della raccolta differenziata in Cina ora non sanno più dove metterla. Il problema è particolarmente rilevante per la plastica e la carta. È anche per questo motivo che si sono moltiplicati gl'incendi dei depositi. Questi sono strapieni, il prezzo dei rifiuti è crollato, il business non c è più, e gli danno fuoco.

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobil ... d=AELQpUhD

franz la busta di plastica trasparente per evitare che si possa mischiare carta plastica vetro etc.Di centri di raccolta all'aperto neanche a parlarne,sono necessari dei locali chiusi dove all'interno ci sono i dipendenti che ritirano la raccolta differenziata.Al mio paese una volta c'erano i centri di raccolta ma erano incustoditi per strada cosa che rovinava l'aspetto della città,qualche volta i vandali li danneggiavano e gli davano fuoco.Poi i centri di raccolta per strada che altro non sono che i cassonetti dei rifiuti uno mischiava tutto buttava la plastica al posto della carta buttava carta plastica e vetro tutto insieme in quello della carta e nessuno vedeva niente è normale che la raccolta differenziata diventava difficile

Robyn ha scritto:franz la busta di plastica trasparente per evitare che si possa mischiare carta plastica vetro etc

Ma ti pare che uno sia così imbecille da portare al centro di raccolta cose mischiate?
Hai una così bassa opinione del popolo italiano?