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Un sanitario che rifiuta le vaccinazioni secondo me non solo è un ignorante non scusabile, ma è qualcosa di vicinissimo a un criminale. La presenza di una persona non vaccinata in un reparto come quello dove si seguono le donne gravide e dove si partorisce è come avere un fiammifero acceso dentro un deposito di benzina.

Un'ostetrica non vaccinata può contrarre morbillo, varicella, rosolia e trasmettere queste malattie alle future mamme e ai neonati con conseguenze devastanti.

Tollerare la presenza di un'ostetrica non vaccinata dentro un reparto ospedaliero è come tollerare che a guidare un autobus sia un autista completamente ubriaco. Entrambi a causa di un comportamento folle e sconsiderato mettono in pericolo loro stessi e la vita degli altri. Entrambi devono essere cacciati per difendere la sicurezza di persone innocenti.

Ha fatto benissimo il mio collega Alessandro Maccioni che dirige l'ASUR di Macerata a licenziare in tronco questa ostetrica incosciente e voglio proprio vedere se i sindacati avranno il coraggio e la spudoratezza di difendere questa irresponsabile.

Orgoglioso della mia Regione.

Roberto Burioni, Medico (Su Facebook)

Si chiarisce la situazione dell'ostetrica di Macerata che appare particolarmente grave. A quanto riporta la stampa la signora in questione rifiuta la vaccinazione contro la pertosse perché afferma di avere avuto la malattia da piccola. E qui si parte con il piede sbagliato, perché mentre il morbillo, la rosolia e altre infezioni conferiscono una protezione per tutta la vita, l'immunità che consegue alla pertosse non è perpetua. In particolare gli adulti possono nel tempo diventare di nuovo suscettibili, essere protetti parzialmente ed infettarsi con il batterio che causa la pertosse sviluppando sintomi lievi. Quindi la nostra ostetrica pare essere in questa condizione: potrebbe infettarsi con il batterio della pertosse e contrarre la malattia in forma lieve. Il guaio è che queste persone sono pericolosissime: perché da un lato non stanno male (e possono andare al lavoro), dall'altro sono estremamente contagiose (la pertosse è una delle malattie più contagiose che esistano) e costituiscono un gravissimo pericolo.

Ieri ho parlato di una persona con un fiammifero in un deposito di benzina: una ostetrica con la pertosse in un reparto di ostetricia è molto peggio: perché la pertosse può contagiare i neonati con conseguenze GRAVISSIME, E ADDIRITTURA MORTALI. Inserisco un video ma vi avviso che è molto duro da vedere. Questa è la pertosse, questo è ciò che questa infermiera potrebbe causare in un bambino.

L'ostetrica dice di non essere no-vax, ma fa i ragionamenti tipici dei no-vax. Il vaccino contro la pertosse è infatti contenuto insieme a quello per il tetano e la difterite e lei, per motivi che io non capisco (il vaccino è sicurissimo ed estremamente efficace) vuole il vaccino solo contro la pertosse, che ovviamente non esiste perché non esiste motivo di produrlo, sarebbe come che chi è del segno dell'Acquario rifiuta di sostituire gli pneumatici consumati perché ne pretende quattro con il suo segno zodiacale sopra ritenendoli più sicuri. Ovviamente le aziende che producono pneumatici non ci pensano neanche a spendere soldi per assecondare le superstizioni, per cui non ci sono e il nostro automobilista gira con le gomme lisce.

In altre parole, se quanto riportato dalla stampa è vero, questa ostetrica (come tutti i sanitari che si trovano nelle stesse condizioni) rappresenta un grave pericolo per i suoi piccoli pazienti e la scelta che ha fatto non ha alcuna base scientifica o razionale.

Perdere il lavoro per una superstizione è una cosa molto brutta e io faccio alla signora una proposta: facciamoci il richiamo per la pertosse (tetano e difterite) io e lei insieme, così si convince che è una cosa sicurissima. Lei mantiene il posto, io mi rinforzo l'immunità in anticipo e tutti i suoi pazienti sono sicuri.

I miei lo sono già.

Fonti:

Pertussis pink book, CDC

Roberto Burioni, Medico (Su Facebook)

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PS: il video è troppo tremendo e non ve lo linko.

Ormai la libertà senza responsabilità sta diventando un diritto preteso a piena voce.

Un diritto da immaturi e, appunto, irresponsabili.