da pianogrande il 03/11/2018, 19:19
Il problema è innanzitutto la disparità di trattamento.
Per gli italiani vale l'autocertificazione e per gli stranieri no?
Una autocertificazione deve valere per tutti e fino a prova contraria.
Ammesso (ma da me non concesso) che sia giusto andare a vedere se un residente ha delle proprietà nel paese (inteso proprio come centro abitato o come nazione) di origine per dargli una casa popolare (dove pagherà un affitto), il comune vada a controllare lui, presso gli organismi preposti, in primis i consolati.
Se trova problemi il comune a fare questo controllo, con quale giustificazione può chiederlo a una singola persona?
Solo con intento discriminatorio o peggio persecutorio
Potrei accettare solo un punteggio legato (tra vari requisiti) agli anni di residenza ma che, anche quello, valga per tutti.
Fotti il sistema. Studia.