La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

ripartire da Piazza Grande

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

ripartire da Piazza Grande

Messaggioda Robyn il 14/10/2018, 19:45

Ripartire da Piazza Grande non da Piazza del Popolo che poi ha significato Piazza del Populismo in cui il popolo diventa un sovrano assoluto e travolge tutti gli organi di garanzia.Il reddito minimo garantito è una cosa di sinistra dice bene Zingaretti.Adesso o il PD cambia per davvero o sulle sue ceneri dovrà nascere un'altra cosa
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10894
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda Robyn il 29/10/2018, 9:51

Gli etruschi ci provano con Minnitti.Anche ai tempi dei latini gli abitanti della tuscia l'attuale toscana considerati un popolo misterioso scuro in volto basta guardare renzi,boschi e bonafè tentarono l'espansione verso il latium ma furono fermati dai latini che alla fine conquistarono la tuscia perche più chiari e diplomatici quindi forza zingaretti
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10894
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda mariok il 29/10/2018, 18:02

ernesto galli della loggia ha scritto:Anche gli esponenti di quelle forze politiche italiane che si dicono europeiste, e che si schierano ormai sistematicamente con il punto di vista di Bruxelles servendosene in ogni occasione per la lotta politica interna, anch’essi, dicevo, pur affermando da anni che l’Unione Europea è necessaria, necessarissima, e pur aggiungendo sempre che però oggi l’Unione così com’è non funziona, che quindi deve cambiare e che se non cambia sarà un disastro, tuttavia finora non sono stati capaci neppure loro di pensare una mezza idea, una proposta qualsiasi, per dirci in che modo essa dovrebbe (e potrebbe: l’aggiunta non è irrilevante) cambiare. Tace Forza Italia, che però ha l’attenuante di essere ormai in via di dissoluzione, ma tace egualmente il Partito democratico.

Tace anche nel suo «manifesto» (così definito da Repubblica di domenica 21 ottobre dove esso si stende per ben due pagine) Nicola Zingaretti, il più accreditato candidato alla prossima segreteria del Pd. Sulla questione cruciale dell’agonia dell’Unione Europea neppure una parola: solo un brevissimo invito a «difendere» l’Unione che lascia il tempo che trova. Pure da questo punto di vista, insomma, quel manifesto è esemplare della mancanza di idee, dell’incapacità di cogliere la drammaticità ultimativa dei tempi, in cui si dibattono le tradizionali élite politiche del continente, specie quelle di sinistra. Della loro difficoltà a capire l’usura spaventosa delle parole e delle formule a cui sono state fin qui avvezze. A capire l’esigenza se si vuole anche brutale, di concretezza che oggi domina la comunicazione politica.

Cosicché per chi come il sottoscritto ricorda gli interminabili programmi che ad ogni vigilia elettorale sfornava all’epoca della prima Repubblica il Partito comunista (ma anche quello socialista o la Dc non erano da meno), il testo zingarettiano, infatti, ha, diciamo così, un rassicurante sapore di antico. Si comincia con l’intramontabile «costruiamo un nuovo modello di società» (e naturalmente anche «di sviluppo») e con l’esigenza di dar vita a «un’economia più giusta», per poi snocciolare l’abituale lunghissimo elenco di buone intenzioni. Riassumendo: stabilire «la mobilità sociale» e «l’equità», «ricostruire il tessuto produttivo», «adottare globalmente misure per la sostenibilità ambientale», «aiutare tutte le persone in condizione di povertà assoluta», «dare gratis i libri di testo agli studenti», conferire «una dote per i giovani attivabile al compimento dei 18 anni per finanziare un progetto formativo o imprenditoriale», «rendere flessibile l’età di pensionamento», «alleggerire il carico fiscale» e qualche altra cosa ancora che tralascio. Solo l’impegno a costruire in ogni centro abitato fontane che invece dell’acqua diano vino è rimandato alla prossima volta.

Ma dove trovare, ci si chiede, le risorse per un simile gigantesco programma? Niente paura: «le risorse ci sono», assicura Zingaretti, «abbiamo miliardi di euro già programmati per le infrastrutture dai precedenti governi di centrosinistra»; basta «fare un grande sforzo di semplificazione e accelerazione delle procedure». Ed è tutto.
https://www.corriere.it/opinioni/18_ott ... c289.shtml
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda pianogrande il 29/10/2018, 18:28

Sembrerebbe il vecchio vizio di parlare di risultati trascurando il metodo.

Di questi tempi è pratica frequente.

Tutti vi dicono cosa ma nessuno vi dice come.

Sarebbe un bel salto di qualità specificare entrambi.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10600
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda trilogy il 29/10/2018, 19:24

mariok ha scritto:
ernesto galli della loggia ha scritto:.....
Ma dove trovare, ci si chiede, le risorse per un simile gigantesco programma? Niente paura: «le risorse ci sono», assicura Zingaretti, «abbiamo miliardi di euro già programmati per le infrastrutture dai precedenti governi di centrosinistra»; basta «fare un grande sforzo di semplificazione e accelerazione delle procedure». Ed è tutto....


A parte che c'è qualche differenza tra competenza e cassa... :roll:
Comunque quando con il governo PD hanno cominciato a lavorare al codice degli appalti l'idea era chiara: "semplificare il sistema".
Poi è cominciato il dibattito: "ah ma qua si favorisce la mafia"; "ah ma qua si favorisce il lavoro nero", "ah ma qua si favorisce l'evasione fiscale" ; "ah ma qua si favorisce la speculazione" ; "ah ma qua si danneggia l'ambiente". Gli stessi che oggi parlano di semplifcazione, come quei cialtroni dei 5 stelle, erano in prima fila. Ma non solo loro, tutto l'apparato burocratico dello Stato, i sindacati ecc. sono intevenuti nel dibattito per inserire norma restrittive. E' venuto fuori una specie di mostro, in parte in contrasto anche con la normativa europea, come nel caso dei subappalti.
Nonostante questo casino, è falso dire che il codice non funziona. Il realtà funziona, anche se è complesso. Il vero problema è che nessuno nella PA si vuole prendere la responsabilità di firmare un atto. Questo perchè è pieno di squali senza scrupoli che trasformano ogni errore, ogni aspetto poco comprensibile in una campagna giornalistica e in un potenziale reato. Con questo sistema si stroncano carriere amministrative, e si costruiscono carriere politiche per dei personaggetti, che al massimo protrebbero gestire un parcheggio abusivo nella periferia di qualche città metropolitana.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda pianogrande il 29/10/2018, 21:53

Ormai, infatti, "la politica" è ridotta a una massa di prestanome (vedere Conte ma solo, come massimo esempio)
mentre chi comanda davvero lo sanno in pochi (vedere Casaleggio, come sopra).
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10600
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: ripartire da Piazza Grande

Messaggioda Robyn il 30/10/2018, 2:55

Prima si dice che non si hanno idee poi si espongono le idee e si dice che non si specifica come realizzarle poi si dice sono cose vecchie è un film visto e rivisto il lupo perde il pelo ma non il vizio di dire sempre le stesse cose.Noi sappiamo per filo e per segno cosa fare anche se non è specificato.Galli della Loggia probabilmente fà parte di quella nomenclatura che derideva l'Ulivo ritenendola una cosa ridicola quella nomenclatura che ha messo in atto un riformismo fortemente anomalo perche succube e senza cultura politica.Poi si è dirottata su Renzi ma Renzi non aveva idee e cultura politica inseguiva solo il consenso immediato e tanto per fare un'esempio l'Italicum è cambiato venti volte per di più legge incostituzionale ma in una democrazia normale le leggi elettorali non si fanno sull'onda del momento e a seconda degli interessi contingenti.Il programma in genere che si delinea è a grandi linee piaccia o non piaccia.L'Europa tutti sanno cosa si dovrebbe fare ,ma sappiamo che le cose non sono semplici.Sappiamo solo che con il renzismo la democrazia ha preso delle cattive pieghe
Ernesto Galli della Loggia dovrebbe guardare lo specchio e dire:sono vecchio,sono cattivo
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10894
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 47 ospiti