libertà di critica

Le parole di Di Maio secondo cui la pubblicità alla carta stampata crea un conflitto di interessi non ha nessun senso.La pubblicità è l'anima del commercio,la pubblicità la pago perche attraverso la pubbicità incremento le vendite non c'entra nulla la pubblicità data per finanziare chi parla male dei pentastelle.I pentastelle devono accettare le critiche,come le devono accettare tutti i governanti.L'editoria pura non si realizza facendo mancare l'ossigeno alla carta stampata,togliendo la pubblicità,perche si indebolisce la libertà di critica e tutta la democrazia.Per evitare che ci sia della carta stampata al servizio dei potenti,cosa che indebolisce la critica di chi lavora nella carta stampata,è necessario intervenire sull'azionariato e contrastare la precarietà dei giornalisti.Per fare veramente un'informazione libera di critica di stimolo senza fake news non si potrebbe possedere più del 7% di azioni di un giornale,di una rete privata,di modo che nessuno possa acquisire la maggioranza azionaria cosa che comporta il rischio di orientare l'informazione politicamente a favore di questo o quel potente
PS Per ex il Messaggero è un giornale che ha più di cento anni e che và bene ha rinnovato la sua grafica cosa che non ha fatto l'unità,per vivere bisogna cambiare altrimenti ci si atrofizza e si muore
PS Per ex il Messaggero è un giornale che ha più di cento anni e che và bene ha rinnovato la sua grafica cosa che non ha fatto l'unità,per vivere bisogna cambiare altrimenti ci si atrofizza e si muore