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Per l'ennesima volta: "Alitalia e dintorni"

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Per l'ennesima volta: "Alitalia e dintorni"

Messaggioda franz il 05/08/2018, 14:25

Ennesima intervista, questa volta a La Stampa, di Salvini sul futuro dell'azione di governo.
Qui il testo https://www.lastampa.it/…/matteo-salvini-pedemo…/pagina.html

Ora, alcuni spunti interessanti vengono fortunatamente fuori.
Il primo è sulla flat tax e il reddito di cittadinanza, che dice testuale:"..Nel contratto di governo ci sono, forse non si potranno fare subito, però impostiamole".
Bello, molto bello e giusto.

I soldi per fare tutto e subito non ci sono e quindi queste misure economiche al massimo possono essere per l'appunto .....impostate.
Cosa che però era esattamente quanto dicevano i critici di tale manovra prima delle elezioni.
Critiche rigettate in toto dalla attuale maggioranza di governo nelle componenti di loro competenza.
Ma per fortuna la realtà è sempre operativa.

Un secondo spunto arriva da tutta la parte sullo spread.

A parte il solito richiamo al Soros di turno, tutto ciò che da il tono del discorso di Salvini è la solita storiella del deficit pubblico che crea sviluppo.
Purtroppo per Salvini, e per noi, questa è per l'appunto una storiella, esattamente come quella vista sopra della flat rax e del reddito di cittadinanza che si sarebbero potuti fare subito.
No.
Lo ripetiamo sempre, ma è sempre utile ribadirlo: anche all'interno del sistema keynesiano, un aumento del deficit in condizioni di espansione economica e reflazione anche moderata, comporta un moltiplicatore della spesa pubblica inferiore ad 1.
Ciò vuol dire che più deficit porterà a più debito.
Niente di più e niente di diverso.

Concludiamo però con la nazionalizzazione di Alitalia, perchè qui Salvini si supera.
Dice il nostro:" ....Non ripeteremo i molti errori commessi in passato da qualche commissario che dovrebbe rispondere in sede civile e anche penale. Se vuoi portare turisti in Italia, devi avere una compagnia di bandiera. È un asset strategico, come l’acciaio."
Mi spiace per Salvini, ma i numeri ci dicono che no, Alitalia non è un asset strategico per l'Italia.
Intanto Alitalia non può prendere per le orecchie i turisti e portarli in Italia.
Sono loro che decidono autonomamente di farlo.
E di solito usano le loro compagnie di bandiera, li dove esistono ancora, e non certo Alitalia.
Ma come detto i numeri smentiscono già oggi tale affermazione.
Leggiamo qui https://www.corriere.it/…/sempre-meno-rilevante-cieli-nazio…
La quota di Alitalia nel trasporto passeggeri da e per l'Italia è scesa attualmente al 12,5% sul totale nazionale.
Questo vuol dire che oggi l'88,5% del totale dei passeggeri che vengono e partono dall'Italia, non usa Alitalia ma bensì altri vettori.

No caro Salvini: Alitalia non è per nulla determinante nel "portare" turisti in Italia e quindi non è per nulla un asset strategico.
Ed è ancora in perdita.
Minore del solito, ma in perdita.
Perdita che qualcuno dovrà pagare.
E se è pubblica quel qualcuno siamo noi contribuenti.

Comunque, ciò che risalta dall'intervista è l'impostazione fortemente statalista e neo-socialista di quello che dovrebbe essere il leader della destra italiana.
Concludendo, non possiamo non ribadire il fatto che se oltre alla sinistra estrema (Mv5s), alla sinistra moderata (PD), alla destra moderata (forza italia) , anche la destra pura è statalista e socialista, semplicemente non esiste opposizione reale nell'Italia del 2018.

Tutte le forze politiche, a gradi diversi, quando si parla di economia, dicono di fatto le stesse cose.
E infatti Alitalia è stata salvata prima da Forza Italia, poi dal Pd e ora da Lega e Mv5s.
Impareremo mai la lezione?
Con ogni evidenza no.
Buona giornata.

https://www.facebook.com/massimo.fontan ... 7182495840
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Re: Per l'ennesima volta: "Alitalia e dintorni"

Messaggioda pianogrande il 05/08/2018, 15:56

Mettere le mani sui soldi è di destro/sinistra (passando per il centro).

Quindi il governo deve prendere in mano tutte le attività economiche/produttive.

Perché limitarsi al "pubblico" e cioè strade, difesa, sanità etc. etc.?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Per l'ennesima volta: "Alitalia e dintorni"

Messaggioda mariok il 06/08/2018, 20:00

(Alitalia) È un asset strategico, come l’acciaio.

Il rischio è che da un lato forse ci terremo un presunto asset strategico (Alitalia) mentre stiamo perdendo l'Ilva.
Ilva, Arcelor non modifica l’offerta
Di Maio per l’annullamento della gara


Nessun passo avanti nella trattativa per l’Ilva. L’incontro di oggi, lunedì, tra Di Maio, i rappresentanti di Arcelor Mittal (AM) e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto. Di Maio lamenta il fatto che dalla cordata dei nuoci proprietari non è giunto alcuna proposta migliorativa su occupazione e ambiente e ha annunciato che chiederà un parere all’Avvocatura dello Stato per avviare l’annullamento della gara. I sindacati temono che dopo l’ennesimo nulla di fatto sia ormai scaduto il tempo utile per tenere in vita l’acciaieria dio Taranto.
Di Maio verso l’annullamento della gara
Il tavolo sull’Ilva «è stato fatto per provare a far ripartire il dialogo, il piano di Arcelor Mittal però non è soddisfacente e i sindacati hanno sempre detto che non ci sono le condizioni per far ripartire la trattativa se l’azienda non batte un colpo». Così il vicepremier Luigi Di Maio. L’azienda «batta un colpo e cominci a dire se si sposta dai numeri concordati con l’ex ministro Calenda e forse allora possiamo cominciare a ridiscutere», ha aggiunto. «Domani mattina, al massimo domani pomeriggio, manderemo la richiesta di parere in autotutela all’avvocatura dello Stato per quanto riguarda l’annullamento della gara» ha concluso.
Delusione sindacale
Delusione anche sul fronte sindacale. La posizione di ArcelorMittal su Ilva è «immutata», il «governo non ha sciolto i nodi di sua competenza» e «la distanza verso l’accordo si allontana anche rispetto all’avvio della trattativa di 15 mesi fa». Lo afferma il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, al termine del tavolo sul gruppo siderurgico tenuto al Mise. Secondo Bentivogli, «la sostanza è che mentre Di Maio verifica se annullare la gara, fa ripartire la trattativa su condizioni di partenza più arretrate rispetto al governo precedente». «Se il ministro vuole fare meglio del suo predecessore, siamo tutti contenti ma lo dimostri nel merito perché accanto agli annunci stiamo andando indietro». La Fim - ha detto il segretario generale - è disposta a trattare a oltranza.
Calenda: «La confusione regna sovrana»
L’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, più volte tirato in ballo da Di Maio come capro espiatorio e causa dell’attuale stallo, ha subito replicato via twitter, negando ironicamente che la giornata non abbia prodotto nulla. «No, in realtà qualcosa è stato fatto. Un altro parere richiesto (all’Avvocatura) e un altro milione buttato. La confusione regna sovrana. I commissari che hano attualmente in mano le sorti dell’Ilva nei giorni scorsi avevano lanciato un allarme drammatico: a metà settembre l’azienda non avrà più un euro in cassa e per garantire l’attività almeno fino alla fine del 2018 sarebbe necessario uno stanziamento del governo di 132 milioni.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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