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Tentiamo l'inesplorato........

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda Giovigbe il 10/06/2018, 12:20

.........una analisi

Almeno noi del forum proviamo a chiederci perché il PD ha perso voti e appeal.
Vorrei partire da quello che ha scritto mariok, sotto un altro argomento:

mariok ha scritto:
La sua forza sono stati i circa 1.3 milioni di voti alle primarie di un anno fa, anche dopo la pesante sconfitta referendaria.
Per la cronaca, il "capo politico" del maggiore partito italiano è stato "incoronato" dai suoi iscritti con poco più di 30 mila voti.
Non so se detti la linea. Se ancora lo fa è evidentemente perché non c'è nessun altro in grado di farlo al suo posto.
C'è un solo modo per liberarsi del "fantasma" o più propriamente dell'alibi Renzi: fare un congresso e legittimare un nuovo leader con le primarie, non con le finte "collegialità", con i patti tra capicorrente che nascondono l'incapacità di giocarsela a viso aperto. Il metodo democratico è sempre la via maestra.
Ma questo evidentemente non conviene alle mezze tacche che puntano a "dettare la linea" in nome dell'antirenzismo.



a) "1.3 milioni di voti", valore ragguardevole in termini assoluti, è un numero però ben lontano da quelli che incoronarono i suoi predecessori. Dove si sono persi i simpatizzanti (e poi gli elettori)? Perché non sono andati a votare? Qualcuno ha tentato di capirne e raccogliere le motivazioni). Pensare che sia tutta colpa di Bersani e D'Alema mi sembra
riduttivo

b) "Se ancora lo fa (n.d.r. detta la linea ) è evidentemente perché non c'è nessun altro in grado di farlo al suo posto"
Aspetto reale del problema e, almeno per me, di difficile descrizione. Con l'ingresso del berlusca, la politica si è fortemente personalizzata, ma il centro cattolico e la sinistra socialista, pur non disconoscendo, anzi esaltando, il ruolo del leader, gli chiede autorevolezza (nella parola e nell'esempio) ma rifiuta l'autoritarismo.
Gli esempi (magari un po' datati) si sprecano:
Moro era autorevole o autoritario?
Che dire di Berlinguer
Che dire di Prodi
Esiste il problema che oggi non si vede in giro un novello Prodi. Ma il PD lo cerca?

c) "C'è un solo modo per liberarsi del "fantasma" o più propriamente dell'alibi Renzi: fare un congresso e legittimare un nuovo leader con le primarie, non con le finte "collegialità", con i patti tra capicorrente che nascondono l'incapacità di giocarsela a viso aperto. Il metodo democratico è sempre la via maestra".

E' vero "il metodo democratico è sempre la via maestra".....ma Renzi, i renziani, il renzismo, rischia di continuare ad avere la maggioranza ma in un PD che diventa sempre più piccolo. E' una prospettiva che attrae?? Dove vogliamo che si orienti il PD: a operare una successiva OPA sui resti di FI oppure a tentare di rimettere insieme i pezzi (i cocci??) della sinistra

Le "collegialità" non necessariamente sono "finte": il leader è tale se sa ascoltare e fare una sintesi delle voci. Per quel che ricordo la DC e il PCI dei bei tempi erano tutto un "caminetto" .....ma erano in grado di produrre sintesi che hanno salvato (nel dopoguerra) e avrebbero salvato (se Moro non fosse stato ucciso) l'Italia.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda mariok il 10/06/2018, 13:12

Se si vuole cambiare leadership e linea politica non conosco altro metodo che quello democratico.

A parte il fatto che DC e PCI i congressi li facevano ed i segretari venivano eletti in quella sede, mi sembra che l'esempio non regga.

Erano altri tempi, nei quali le ideologie erano molto forti ed erano alla base di un diffuso senso di appartenenza ai partiti.
Non a caso, con la crisi delle identità ideologiche, motivate anche da un diverso contesto internazionale diviso in blocchi contrapposti che obbligavano a schierarsi, sono andati irrimediabilmente in crisi fino a sparire.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda trilogy il 10/06/2018, 13:32

Riallacciandomi a quello che dice mariok, teniamo presente che oggi il principale partito italiano dice apertamente di non essere di destra né sinistra. La sinistra sinistra entra a malapena in parlamento, se si votasse oggi probabilmente sarebbe fuori; mentre la destra destra di meloni arriva poco sopra il 4% .
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda Robyn il 10/06/2018, 13:40

Ma come hanno fatto durante la guerra fredda in cui erano forti le ideologie Usa,Regno Unito,Germania a mantenere sinistra e destra deideologizzate e che esistono attualmente?La destra e la sinistra esisteranno sempre,è priva di basi oggettive la vulgata secondo il quale la destra e la sinistra non esistono più,erano le ideologie che avevano deformato la destra e la sinistra in Italia affascinata dalle ideologie.Essere di destra e di sinistra è anche un fatto di dna.La destra e la sinistra ci saranno sempre ,ma non saranno sempre le stesse cambieranno sempre,non sono dei corpi statici
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda pianogrande il 10/06/2018, 15:21

Come tante altre parole, anche ideologico si è evoluta fino a diventare un insulto, un modo di mettere a tacere con l'accusa di cieco fanatismo e rifiuto di ragionare sul concreto.

Ma anche l'ideologia ha i suoi lati positivi.

E' il risultato di una vicissitudine; di una storia e ne contiene l'elaborazione e la sintesi.

Insomma non si può ogni volta ripartire da Adamo ed Eva per arrivare a una conclusione; per prendere una decisione.

Anche il nostro organismo ha i suoi automatismi acquisiti con l'evoluzione e che ci permettono di andare avanti senza decidere ogni dieci secondi se respirare.

Buttare nel wc l'ideologia tout court costituisce anche esso una forma di fanatismo distruttivo e aiuta in modo pesante la "memoria corta" del popolo.

Credo che una ideologia un tantino più aperta ed elastica (pronta ad adeguarsi senza buttare via del tutto il passato) possa essere la base di una rinascita della sinistra.

Insomma, non si può fare tanta fatica a ragionare e poi buttare via il risultato del ragionamento per non sembrare vecchi o non essere bollati di residuato del secolo scorso.

La sinistra ha buttato via un po' troppa roba come il fatto di essere se non di classe almeno di parte.

Ha voluto assorbire/inglobare anche l'indigeribile e si è condannata alla perdita della propria ragione di esistere.

Per me, un ragionamento per ricostruire parte da qui.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda flaviomob il 15/06/2018, 1:08

Il principale partito italiano, che dice di non essere ne' di destra ne' di sinistra, intitola una via romana ad Almirante...

SI vede che non era ne' di destra ne' di sinistra pure lui. :evil:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda pianogrande il 15/06/2018, 7:36

flaviomob ha scritto:Il principale partito italiano, che dice di non essere ne' di destra ne' di sinistra, intitola una via romana ad Almirante...

SI vede che non era ne' di destra ne' di sinistra pure lui. :evil:


Quel partito non è né di destra né di sinistra semplicemente perché sarebbe troppo impegnativo.

E' semplicemente una scatola vuota che ora è stata prontamente riempita dai fascio leghisti.

Questa è la fine di tante rivoluzioni o presunte tali.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda franz il 15/06/2018, 9:14

pianogrande ha scritto:Insomma non si può ogni volta ripartire da Adamo ed Eva per arrivare a una conclusione; per prendere una decisione.

Anche il nostro organismo ha i suoi automatismi acquisiti con l'evoluzione e che ci permettono di andare avanti senza decidere ogni dieci secondi se respirare.

Buttare nel wc l'ideologia tout court costituisce anche esso una forma di fanatismo distruttivo e aiuta in modo pesante la "memoria corta" del popolo.

Credo che una ideologia un tantino più aperta ed elastica (pronta ad adeguarsi senza buttare via del tutto il passato) possa essere la base di una rinascita della sinistra.

Non è che si debba buttare via tutto nel WC (operazione poco ecologica) tuttavia le basi ideologiche, formatesi nel passato vanno comunque aggiornate con quanto avviene di nuovo nel presente. E questo aggiornamento va fatto costantemente. Se non lo si fa per diversi decenni, alla fine succede che quello che hai va proprio buttato, altrimenti non si puo' certo contribuire a creare il futuro. e si va avanti a proporre soluzioni "vecchie" che sempre meno cittaini apprezzano.

E non è comunque un fatto di mettere semplicemente certi personaggi storici (che quell'ideologia l'hanno costruita e diffusa) nel cassetto ma di capire come quell'ideologia detta ancora oggi gran parte delle scelte e delle reazioni di getto.

A fronte di questo però partiti senza ideologia (o che vogliono farlo credere) propongono soluzioni raffazzonate ma che sono accattivanti per un elettorato che ha grossi problemi di cultura economica.

La situazione è quindi complessa. Renzi all'inizio dava l'idea di essere uno che cercava nuove soluzioni pragmatiche (i vari punti alla leopolda) poi alla fine si è rivelato uno che inseguiva l'elettorato con mancette tipo 80€ e si è rovinato da solo proponendo un'assurda modifica costituzionale.

Dove e come ripartire non lo so dire. Fra 5 anni (o anche meno) è probabile che l'alternanza porti di nuovo il centro sinistra al governo.
Vedremo se nel frattempo emergeranno volti e proposte nuove, adatte al 2020.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda pianogrande il 15/06/2018, 9:38

Insomma, Franz siamo abbastanza d'accordo.

Cerco di ripetere con parole mie.

L'evoluzione è interazione tra automatismi e nuove consapevolezze; i primi rendono possibili le seconde.

Se diventa tutto automatico (tutto ideologia scolpita nel marmo), allora si sta fermi e si diventa vecchi e inutili se non dannosi.

Se si vuole reinventare il mondo tutte le mattine, si sta altrettanto fermi e si fanno pure fior di danni.

Questi concetti dovrebbero essere i fondamentali; l'ABC di ogni tipo di gestione.

E invece l'Italia è ancora qua ad applaudire i rivoluzionari che ci porteranno solo a ricominciare da capo.

Davvero disarmante.
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Re: Tentiamo l'inesplorato........

Messaggioda Robyn il 15/06/2018, 11:30

Ma è una politica priva di contenuti,di ideali come se il problema dell'Italia fosse intitolare una via ad Almirante.Quando prende piede la concezione utilitaristica la politica perde di significato non appassiona più.Ad ex pensiamo all'intreccio fra lobbyes e politica alla spartizione degli affari come nel caso dello stadio di Roma.Io sono favorevole adesso a regolare le lobbyes ma se la politica non è altrettanto forte da non cadere nella concezione utilitaristica tipica delle lobbyes perde di significato non appassiona più si possono dire dei sì ma bisogna sapere dire dei no alle lobbyes.Buttare tutto nel cestino non và bene,ad ex noi abbiamo Berlinguer,ma è vissuto in un contesto completamente differente da quello attuale e riportare alla luce costantemente Berlinguer non fà bene perche si rischia di non essere un pelino più avanti,cioè non si riesce ad aggiornare.Non parlarne è meglio e senza accorgersene si può essere in linea con Berlinguer e non c'è bisogno di una strada,gli statisti non hanno bisogno che gli si intitoli una strada e non hanno bisogno di essere costantemente richiamati
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