La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda franz il 04/06/2018, 7:34

"Il progetto Lega-M5s può portare al disastro. Redistribuire ricchezza senza crearla è follia che impoverisce i popoli"

Intervista Huffpost all'economista Francesco Giavazzi:
"Savona? Brava persona, ma le sue competenze scientifiche sono inesistenti"
By Nicola Mirenzi

FRANCO CAVASSI / AGF
24/09/2012 Milano, convegno I nostri Campioni e le sfide dell'Economia Mondiale, nella foto Francesco Giavazzi Docente Bocconi

Credeva che il mondo sarebbe stato sempre più libero dalle barriere: "Ci ritroviamo, invece, con i populisti che rischiano di fare un danno irreparabile all'euro e i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump". Ancora dieci anni fa, Francesco Giavazzi – economista, polemista capace di aprire e alimentare il dibattito pubblico – apparteneva a una categoria di studiosi considerati depositari di un sapere quasi sacro, difficilmente contestabile, quello dell'economia aperta e di mercato. Poi, la crisi del 2007 ha cambiato tutto: "Gli economisti consapevoli che la quantità di rischio accumulato nel sistema poteva farlo saltare sono stati pochi: fra questi il premio Nobel Robert Shiller, Andrei Shleifer di Harvard, Ragu Rajan di Chicago. Quando la bolla speculativa è esplosa, dando inizio alla crisi più grave dagli anni Trenta, i primi a esser colti di sorpresa furono proprio molti economisti".

Da allora, nella generale perdita di considerazione della competenza, la competenza economica è probabilmente quella che più ha diminuito la propria reputazione. Nessuno ha mai perdonato agli economisti quell'errore: "Ma sono stati proprio gli economisti a salvare il mondo. Se non ci fosse stato a capo della Fed Ben Bernanke il mondo sarebbe crollato a picco. Bernanke aveva studiato a lungo la crisi degli anni Trenta. È stato un suo grande merito l'aver imparato dalla storia e dall'osservazione di ciò che accadeva nella realtà. Non ha mai avuto pregiudizi ideologici a favore di una particolare teoria economica. D'altronde, imparare dall'evidenza è ciò che fa un buon economista".

La gratitudine, tuttavia, non è il sentimento con cui la maggior parte dei cittadini giudica le istituzioni economiche e finanziare del mondo, che sono invece oggetto di continue contestazioni, critiche, invettive, accuse, rimproveri, insulti e, nei casi più grotteschi, sospettate addirittura di ordire piani contro la vita e il benessere delle nazioni: "Mario Draghi ha impresso una svolta di 180 gradi alla politica della Banca centrale europea, prendendo atto che i vecchi strumenti non funzionavano più e creandone di nuovi che ci hanno consentito di uscire dalla crisi: LTRO, TLTRO e infine il quantitative easing". Nonostante ciò, l'Unione europea continua a essere considerata una matrigna, contro la quale, in Italia, si è appena formato un governo: "Matteo Salvini ritiene che non ci si debba fidare dell'UE. I suoi modelli sono l'Ungheria di Orban, il Front National di Marine Le Pen e la Russia di Putin. Non così i Cinque stelle, tranne che su Putin, ma forse solo perché il Movimento è molto volatile e spesso dimostra di avere poche idee e confuse".

Come giudica il loro progetto comune?
Può portare al disastro. L'idea di redistribuire la ricchezza senza averla prima creata è una follia che impoverisce i popoli. Basterebbe studiare un po' la storia dell'America Latina.

Perché?
Un terzo del nostro debito pubblico è stato acquistato da risparmiatori che abitano lontano dall'Italia e vi hanno investito il loro futuro, le loro pensioni. Adombrare che l'Italia possa non ripagarlo – perché questa è la conclusione se, anziché lentamente ridurre il debito, ci si propone di aumentarlo ancor più – non può che spingerli alla fuga, come abbiamo visto appena è stata resa nota la prima bozza del programma di questo governo.

È stato anche il nome di Paolo Savona a preoccupare. Lo conosce?
Lo incrociai, negli anni novanta, nel comitato per le privatizzazioni. Lavoravo al Tesoro con Mario Draghi e il ministro Piero Barucci. Già allora Savona rappresentava il vecchio. Era lì per difendere gli interessi di un mondo che non voleva si cambiassero troppe cose. D'altronde è il mondo per cui lavorò dopo l'esperienza del governo Ciampi, come presidente di Gemina, Impregilo, Consorzio Venezia Nuova, quello del MoSE. L'idea che Paolo Savona possa rappresentare il governo del cambiamento è surreale.

Non ha le qualità?
Credo sia una brava persona, ma le sue competenze scientifiche sono inesistenti, almeno nel mondo accademico internazionale. E le sua posizione contraria all'euro è ideologica, non fondata su analisi serie, proprio quello che un bravo economista non dovrebbe mai fare.

Lei come entrò in quel mondo?
Incontrai il professor Franco Modigliani a una conferenza, a Milano, nel 1972. Mi stavo laureando in ingegneria elettronica e sognavo di andare a studiare in America. Ma per gli ingegneri non c'erano borse di studio. Ce n'erano tante, invece, per chi desiderava studiare economia. Modigliani mi disse: "Lei conosce bene la matematica, è lo studente ideale per cominciare un dottorato in economia".

Dove andò?
Al MIT, dove due anni prima era arrivato Mario Draghi, il primo italiano a completare un PhD al MIT. Poi, fu la volta di Mario Baldassari, Ignazio Visco a Philadelphia e tanti altri.

Cosa significava per voi essere lì?
Il MIT è un posto mitico, dove allora insegnavano tre dei più grandi economisti del secolo scorso: Modigliani, Samuelson, Solow, tutti e tre insigniti del premio Nobel.

Perché si appassionò all'economia?
Pensavo che fosse un modo per capire la società e forse aiutarla a migliorare.

Molti fanno politica per la stessa ragione.
Clint Eastwood nell'ultima scena di Una 44 magnum per l'ispettore Callaghan dice: 'Un uomo deve conoscere quali sono i propri limiti'.

Non ha mai fatto politica?
Prima di partire per il servizio militare in Alto Adige, nel 1972, mi avvicinai al gruppo dei socialisti autonomisti milanesi, grazie a due persone intelligenti che avevo conosciuto durante gli anni dell'università, Ugo Intini e Claudio Martelli. Eravamo l'ala nenniana del partito, una piccola minoranza, dunque in un'ottima posizione.

Scrivendo, è riuscito a condizionare la politica. Anni fa si parlava addirittura dell'"Agenda Giavazzi".
Quindici anni fa, cominciai una battaglia per la liberalizzazione dei mercati, quando Bersani era ministro ed io e lui andavamo d'accordo. Poi, Bersani ha cambiato strada.

Era una battaglia sbagliata?
Non ho cambiato idea. Con gli anni mi sono però reso conto quanto potenti siano i gruppi d'interesse radicati nella società.

Crede ancora che il liberismo sia di sinistra?
Certamente, sì: aprire i mercati vuol dire abbattere le posizioni di rendita, dare una possibilità a chi ne ha le qualità, avvantaggiare i giovani, i consumatori, insomma aumentare il benessere della società. Questo credo sia di sinistra.

La sinistra non dovrebbe ridurre le diseguaglianze?
Le disuguaglianze sono aumentate, certo, ma la concentrazione della ricchezza ha due spiegazioni: da una parte ci sono gli elevatissimi rendimenti delle aziende tecnologiche, dall'altra c'è la ricchezza che nasce da una posizione di rendita. Dalla prima forma di ricchezza traiamo vantaggio tutti: chieda ai ragazzi che cosa rappresentano per loro i social. Dalla seconda, invece, trae vantaggio solo chi la rendita la possiede. Per questo trovo ingiusto che, tra tutte le tasse (troppe) che ci sono in Italia, non ce ne sia una che colpisca il passaggio della ricchezza di padre in figlio.

Perché nessuno la propone?
È sempre più difficile, e non solo in Italia, discutere seriamente di alcune proposte, ragionare sulle analisi e sui dati. La decisione pubblica richiede l'esercizio costante della conoscenza. Il paradosso è che la conoscenza sembra valere sempre meno.

È vero che l'Euro è stato un disastro per l'Italia?
Chi lo sostiene, non ricorda che cosa accadeva quando c'era la Lira. Le continue svalutazioni riducevano sistematicamente i salari reali, diminuendo il potere d'acquisto dei lavoratori senza però che nessun Parlamento avesse mai votato di ridurli. Era un modo subdolo per ingannare i lavoratori.

Ci inganniamo anche sul debito?
Il debito privato in Italia praticamente non esiste, a differenza di paesi come la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. L'Italia ha invece un enorme debito pubblico, creato negli anni 70, accumulato negli anni 80 ed esploso in quelli successivi. È stato un modo per scaricare i costi di alcuni servizi pubblici di cui ha goduto la nostra generazione, scuola, sanità, previdenza, sulle generazioni future. È ciò che succederebbe di nuovo se la legge Fornero venisse abolita. Pagherebbero, ancora una volta, i giovani. I quali, forse, un giorno si ribelleranno.

I trentenni che sono appena andati al governo non sembrano interessati a questa rivolta.
La cosa più sorprendente del voto è che i Cinque stelle, la cui politica farà crescere il debito scaricando ancora più peso sulle generazioni future, siano stati votati in gran parte dai giovani.

Sono autolesionisti?
Non hanno capito che quando la vita si allunga, se non si lavora più a lungo, il costo delle pensioni lo pagano i pochi che lavorano con una tassazione insopportabile.

Se Di Maio e Salvini la chiamassero per chiederle un consiglio cosa gli direbbe?
Di smetterla di spendere soldi per tenere aperte aziende inefficienti (penso per esempio all'Atac) e invece dare più spazio alle aziende efficienti (in Italia sono moltissime, basta guardare alle nostre esportazioni).

Far chiudere le imprese, non significa anche licenziare?
Proteggere i posti di lavoro di un'azienda che non ha futuro è solo uno spreco di denaro. Sono i singoli lavoratori che devono essere difesi, dando loro un reddito, e aiutandoli a trovare un'altra occupazione.

Il reddito di cittadinanza può essere lo strumento giusto?
Così come l'hanno pensato i Cinque stelle ha tre limiti. Primo, i centri per l'impiego non si fanno da un giorno a un altro, e senza i centri per l'impiego il reddito di cittadinanza diventerebbe un sussidio perenne che elimina l'incentivo a cercare un lavoro. Secondo, non si possono dare gli stessi soldi a persone che vivono in parti diverse dell'Italia: in provincia di Caltanissetta 780 euro al mese sono tanti, certamente più che a Torino. Terzo, non si può fare un'operazione del genere creando altro debito.

È sbagliato redistribuire la ricchezza?
È sbagliato redistribuire una ricchezza che non c'è.

Qual è il rischio?
Fare la fine dell'Argentina peronista, che ha continuato a redistribuire una ricchezza che non aveva, fino ad arrivare al punto di mettere nelle tasche delle persone carta straccia, e portando il paese alla bancarotta.

https://www.huffingtonpost.it/2018/06/0 ... _23449729/
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda Robyn il 04/06/2018, 8:46

In lega-pentastelle emerge tutto quel legame che il Pci aveva con la Russia,quasi che l'Italia fosse un paese satellite come i paesi dell'est.A quanto il Gulasc e canti e balli dalla Russia?La Russia di Putin non rispetta i diritti civili la libertà di stampa e pentastelle lega sono uno specchio della Russia.La Russia vuole dominare l'Europa
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10895
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda gabriele il 04/06/2018, 10:52

Robyn ha scritto:In lega-pentastelle emerge tutto quel legame che il Pci aveva con la Russia,quasi che l'Italia fosse un paese satellite come i paesi dell'est.A quanto il Gulasc e canti e balli dalla Russia?La Russia di Putin non rispetta i diritti civili la libertà di stampa e pentastelle lega sono uno specchio della Russia.La Russia vuole dominare l'Europa


Gulag, non Gulasc. Che poi si scrive Goulash ;)
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda trilogy il 04/06/2018, 11:15

Anche gl'inglesi si sono infilati in un bel casino. La nostra coppia di eroi dovrebbe riflettere....

Londra si prepara al peggio nel caso in cui il 29 marzo prossimo il Regno Unito dovesse uscire dall'Ue senza un accordo.
Secondo uno "scenario da Apocalisse" messo a punto da alti funzionari del governo per il ministro per la Brexit David Davis - riporta il Sunday Times - entro due settimane da quella data nel Paese ci sarà una carenza di medicine, di carburante e di cibo. E il governo ha già cominciato a lavorare a piani di emergenza che prevedono un collasso del porto di Dover già dal "primo giorno".


Nel dossier rivelato dal Sunday Times i funzionari governativi presentano tre possibili scenari per una Brexit senza accordo: uno mite, uno severo e uno denominato "Armageddon".

"Nel secondo scenario, nemmeno il peggiore, il porto di Dover crollerà fin dal primo giorno", ha spiegato una fonte. Poi c'è l'Armageddon: nel giro di un paio di giorni le regioni più lontane, come la Cornovaglia e la Scozia, si troveranno a corto di rifornimenti. Entro due settimane cibo, medicinali e carburante cominceranno a scarseggiare in tutto il Paese. Il governo sarà costretto a impiegare la Raf, l'aviazione militare, per assicurare gli approvvigionamenti.

Il fatto che il documento – in teoria segretissimo – sia arrivato alla stampa non è una caso. In questi giorni, infatti, si sta intensificando il pressing dei sostenitori di una Brexit dura e pura, secondo cui una Brexit senza accordo sarebbe comunque preferibile a una soft Brexit. Il dossier serve quindi anche da avvertimento: una Brexit senza accordo potrebbe far precipitare il Regno in un Armageddon.

fonte: https://www.huffingtonpost.it/2018/06/0 ... t-homepage
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda mariok il 04/06/2018, 13:48

A me sembra che dei due gemelli, quello che ne uscirà peggio è Di Maio.
Salvini sta facendo il ministro, è arrivato addirittura ad affermare che alcune cose buone fatte da Minniti le manterrà; è possibile inoltre che alcune cose proposte nel contratto, come il rafforzamento dei centri di detenzione e la revisione e la velocizzazione delle procedure di valutazione delle richieste di asilo, nonché l'aumento, per quanto possibile, dei rimpatri, avranno il sostegno anche finanziario dell'Ue. Non a caso Angela Merkel ha dichiarato che "l'Italia è stata lasciata sola".
Molto peggiore è la posizione di Di Maio, che continua a promettere ed è destinato ad infrangersi sugli scogli delle coperture del reddito e della pensione di cittadinanza e del superamento della legge Fornero.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda Robyn il 04/06/2018, 18:03

Gabriele per gulasc intendevo una pietanza a base di manzo dei paesi dell'est.Anglela Merkel quanto parla dell'Italia lasciata sola si riferisce al fatto che non riesce redistribuire i richiedenti asilo perche è il primo paese di ingresso per l'accordo di Dublino.Che cosa si intenda per rafforzamento dei centri di detenzione non si sà bene,che cosa sono non si sà se si prestano a reprimere la libertà della persona
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10895
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda Robyn il 04/06/2018, 20:34

I CPT centri di permanenza temporanea vanno riformati e non aumentati.Questi sono solo necessari all'identificazione degli irregolari.Il tempo di permanenza nei CPT non potrebbe superare le due settimane e durante questo periodo l'extracomunitario irregolare può entrare e uscire dal centro quando vuole tranne che per il momento dell'identificazione.Se invece si rende irreperibile e viene rintracciato successivamente,scatta l'obbligo di permanere nel centro per due settimane per l'identificazione.Fatta l'identificazione al termine delle due settimane può lasciare il centro e si rimette in libertà con un foglio di espulsione in cui deve lasciare il paese entro sei mesi.Se in questi sei mesi trova un lavoro regolare può essere regolarizzato.Se non lo trova e il tempo è scaduto non può tornare nel centro di identificazione perche è già stato identificato,ma scatta semplicemente la procedura di espulsione.La condizione nei CPT non può essere disumana
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10895
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda Robyn il 04/06/2018, 23:16

Si dirà mica si possono lasciare persone senza fissa dimora per strada.In realtà si possono dare indirizzi utili dove stare per la refezione è come se fosse un permesso di soggiorno temporaneo entro il quale trovare un lavoro oppure lasciare il paese al alla scadenza.Per porre fine allo scempio nei CPT in questi centri non può esserci l'identificazione di chi ha commesso dei reati ed è detenuto questa và fatta in carcere perche mischiando tutto si creano delle miscele dei disordini.In più nei CPT non può esserci l'identificazione di malati,donne in stato di gravidanza per ragioni di umanità
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10895
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda trilogy il 04/06/2018, 23:42

Pazientiamo, Salvini e Dimaio sono ancora in campagna elettorale. Non hanno capito che ora sono al governo, e invece delle chiacchiere sui social devono portare in Parlamento leggi e decreti. Quelli contano, il resto è fuffa ;)
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Giavazzi: il progetto Lega-M5s può portare al disastro

Messaggioda mariok il 06/06/2018, 19:13

La Bce annuncia la fine del piano Draghi entro dicembre.
Per Lega e M5s un avvertimento da non sottovalutare
Le parole di Praet significano una cosa molto precisa: al più tardi all’inizio del 2019 i tassi aumenteranno, l’Italia non avrà più lo scudo protettivo che ha avuto finora

http://www.lastampa.it/2018/06/06/econo ... agina.html
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 71 ospiti

cron