Per sapere in cosa siamo bravi basta vedere cosa esportiamo.
Per prima cosa, se esportiamo vuol dire che i consumatori e gli uffici acquisti di altre nazioni considerano buoni o ottimi i nostri prodotti, sua sulla qualità sia sul prezzo.
Vediamo quindi cosa esportiamo.
Il sito migliore è questo:
https://atlas.media.mit.edu/en/profile/country/ita/Vediamo cosa esportiamo e anche cosa importiamo.
Abbiamo esportato per 455 miliardi di dollari ed il vino è solo l'1.2% di questa cifra.
Ma il vino lo importiamo anche. Da chi?
Ogni riquadro è cliccabile e porta alle sotto visualizzazioni
https://atlas.media.mit.edu/en/visualiz ... 2204/2016/Direi che siamo capaci di fare ben altro che il vino. E non abbiamo certo un solo campo di specializzazione.
Ma se osserviamo le importazioni vediamo sia cose che non abbiamo (petrolio) sia cose come le macchine, che produciamo. Semplicemente diversi stranieri (non tutti) apprezzano le vetture italiane e diversi italiani (non tutti) apprezzano le auto straniere.
Vediamo tra l'altro che non è vero che la Cina si è "portata via tutta l'industria manifatturiera"
E tra l'altro non importiamo macchine dalla Cina, salvo un misero 0.074%.
Il principio sarà teorico ma funziona anche praticamente.
Bisogna spiegarlo a Trump e a Salvini e qui dovrebbe essere superfluo.
Ma è buona cosa approfondire.
Per esempio, se aumentiamo la nostra quota di export, possiamo permetterci anche di aumentare le importazioni.
Dovrebbe essere chiaro che qualsiasi concetto del tipo "prima i nostri" o "Italy first" è stupido, nel senso vero previsto da carlo Cipolla con le sue leggi sulla stupidità umana.