Come e dove va l'Italia?

Chi corre e chi resta indietro in Europa. Provincia per provincia
Davide Mancino 28 marzo 2018
A voler tracciare una rotta dettagliata – provincia per provincia – della crescita economica, scopriamo che gli ultimi dati resi da poco disponibili da Eurostat arrivano fino al 2015. Il numero tondo consente di fare un confronto dal 2000 in avanti – cinque anni per volta – e capire come si è evoluta la situazione degli europei in generale e degli italiani in particolare. Recessione recente a parte, emergono tendenze di lungo periodo che mostrano con molta chiarezza in che direzione ci stiamo muovendo.
Prendendo come riferimento la media del continente, all’inizio del nuovo millennio il centro-nord correva (con qualche eccezione) a un passo più lungo del resto d’Europa. Già nel 2005 però l’altra metà dell’Abruzzo che ancora risultava sopra la media finisce dall’altro lato, insieme a pezzi di Lazio. Ancora più avanti, e due anni dopo l’inizio della crisi economica, l’arancione di chi è rimasto indietro continua a risalire la penisola fino a lambire l’Umbria, le Marche e un pezzo di Toscana, per poi arrivare nel 2015 anche in parti dell’Emilia Romagna. Se un tempo metà Italia poteva vantare un tenore di vita almeno uguale a quello degli altri europei, ora questo gruppo si è fatto ben ristretto.
Il resto e l'infografica è qui:
http://www.infodata.ilsole24ore.com/201 ... provincia/
Davide Mancino 28 marzo 2018
A voler tracciare una rotta dettagliata – provincia per provincia – della crescita economica, scopriamo che gli ultimi dati resi da poco disponibili da Eurostat arrivano fino al 2015. Il numero tondo consente di fare un confronto dal 2000 in avanti – cinque anni per volta – e capire come si è evoluta la situazione degli europei in generale e degli italiani in particolare. Recessione recente a parte, emergono tendenze di lungo periodo che mostrano con molta chiarezza in che direzione ci stiamo muovendo.
Prendendo come riferimento la media del continente, all’inizio del nuovo millennio il centro-nord correva (con qualche eccezione) a un passo più lungo del resto d’Europa. Già nel 2005 però l’altra metà dell’Abruzzo che ancora risultava sopra la media finisce dall’altro lato, insieme a pezzi di Lazio. Ancora più avanti, e due anni dopo l’inizio della crisi economica, l’arancione di chi è rimasto indietro continua a risalire la penisola fino a lambire l’Umbria, le Marche e un pezzo di Toscana, per poi arrivare nel 2015 anche in parti dell’Emilia Romagna. Se un tempo metà Italia poteva vantare un tenore di vita almeno uguale a quello degli altri europei, ora questo gruppo si è fatto ben ristretto.
Il resto e l'infografica è qui:
http://www.infodata.ilsole24ore.com/201 ... provincia/