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Dr. Facebook e Mr. Hide

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda trilogy il 27/03/2018, 8:35

Tutto ciò che Facebook sa di me (compresi gli sms e le telefonate)
I miei 9 anni di vita digitale nel file inviato da Menlo Park. Che conserva anche quello che abbiamo cancellato e vorremmo dimenticare


i Leonard Berberi

Quattrocentoquattro megabyte. La mia vita digitale su Facebook — 9 anni, 6 mesi e 20 giorni — è tutta qui. In questo file compresso inviato da Menlo Park, California, poche ore dopo aver inoltrato la richiesta. Recuperando le informazioni, anche le più sensibili, anche quelle che avevo dimenticato o voluto dimenticare. Perché dentro c’è di tutto. Gli amici. I post. I messaggi privati. I film che ho voluto raccontare agli altri. Le canzoni ascoltate. I programmi e le serie seguiti. Le foto, tante foto. E i video. Persino quelli inviati in privato. Persino quelli rimossi. Amicizie nate e morte. Richieste inviate, ricevute, respinte o pendenti. Profili non più attivi. Persone non più in questo mondo. È bene precisarlo. Non c’è nulla d’illegale nell’archivio di Facebook: siamo noi ad aver dato il consenso, preferendo un «sì» veloce e non leggersi le «Condizioni d’uso»: 4.025 parole, 27.066 caratteri.

L’iscrizione e gli amici
La mia vita digitale su Facebook — come certifica la sezione «Profilo» dell’archivio — inizia venerdì 5 settembre 2008 alle ore 15.51. Nove minuti dopo effettuo l’accesso. Alle 16.27 arriva il primo commento: «Leo su Facebook... e sono pure il primo a scrivere, che onore!», scrive Flavio che ai tempi insisteva molto per far provare il nuovo «sito». In «Amici» nel primo elenco ecco gli 853 profili con i quali c’è ancora un rapporto digitale, partendo dall’ultimo legame creato. Seguono sette nomi che non hanno risposto alla mia richiesta di amicizia. Come io non ho accettato — o respinto — 41 inviti. Poi ci sono le 280 richieste rifiutate. E altri 178 legami «estinti».

I contatti
In «Info di contatto» arriva una prima sorpresa: l’elenco di tutti i numeri di telefono. Pescati dalla rubrica dello smartphone dopo aver dato l’ok al social network. In realtà Facebook sembra memorizzare anche i dati delle telefonate e dei messaggi al di fuori della piattaforma. Almeno di chi ha i dispositivi con il sistema operativo Android e installato le app (in versione leggera) di Messenger e Facebook. Ad accorgersene tra i primi è stato il giovane neozelandese Dylan McKay. Quando ha scaricato i dati dal sito ha visto che c’era pure l’elenco delle chiamate (effettuate, ricevute, perse) e degli sms. Lorenzo Borga, 22enne di Trento, studente di Economia e fact checker per il sito lavoce.info, conferma. Tra i 19 e 20 anni ha avuto un telefonino con sistema Android. «Al momento dell’installazione dell’app ricordo di aver dato l’ok alla sincronizzazione dei contatti». Risultato: quando un paio di giorni fa ha chiesto l’archivio a Facebook «nella sezione dei contatti ho visto l’elenco di chi mi aveva chiamato, chi avevo chiamato, a che ora, giorno e anno, per quanto tempo», racconta. La sensazione? «Non gradevole, anche perché ci tengo alla privacy e faccio attenzione alle attività online». Il colosso web sostiene che la memorizzazione — su approvazione esplicita dell’utente — è pensata per aiutare «a trovare e rimanere connesso con le persone a cui uno tiene». E assicura: «Non venderemo mai questi dati».

Il diario
Il salto nel passato su quello che ho scritto, pubblicamente, è un promemoria su quanto la sensibilità sulla privacy sia cambiata. Per esempio: gli auguri di compleanno sono passati da decine a quasi zero. Nel mezzo ho rimosso la data di nascita. In pubblico. Perché Facebook l’informazione la conserva ancora. Il «diario» però non aiuta a ricordare sempre. Peccato. Alle 22.39 del 7 ottobre 2008 avevo annunciato di aver «scoperto una cosa che rivoluzionerà il mondo». Nel muro digitale non compaiono i «mi piace», valorizzati dalle società per capire i gusti individuali. «Sono però visibili nel “Registro attività” del profilo», fa sapere Facebook.

Le foto, i video, la posta
La sezione multimediale dell’archivio contiene tutto il materiale postato. Compreso quello cancellato. Che in un caso mi aiuta: ritrovo un file perduto. Nell’altro fa riemergere qualcosa che avrei preferito non rivedere. «Quando decidi di eliminare un contenuto lo rimuoviamo dal sito», precisa il social network. «Alcune di queste informazioni vengono eliminate in modo permanente dai server. Altri contenuti vengono cancellati solo quando elimini l’account in modo permanente». Un altro capitolo delicato sono i messaggi inviati. Dal profondo social ricompaiono foto e video inviati a chi, anni dopo, non è più un contatto. Anzi: in qualche caso è anche un personaggio «ostile». «Nel mio archivio ho ritrovato alcune foto inviate all’allora fidanzato», racconta una 32enne di Milano, ora sposata e mamma. «Quando abbiamo rotto è stato lui a togliere l’amicizia su Facebook, ma che succede se dovesse chiedere i dati al social network? Si ritrova qualcosa che io non vorrei avesse più?».

La sicurezza e le app
Eccoci al capitolo più delicato: in «Sicurezza» riesco a rintracciare tutti i miei spostamenti. Mossa non facile, perché bisogna geolocalizzare gli indirizzi IP memorizzati al momento dell’accesso a Facebook. Le sorprese non mancano. Come l’accesso nel Golfo di Finlandia sul traghetto Helsinki-Tallinn. I due minuti a Bilbao, dove non sono mai stato, ma mi sono «agganciato» con lo smartphone passando in macchina sui Pirenei. I pochi secondi a Vladivostok, estrema Siberia, non a livello terra, ma a circa 12 chilometri di quota, sorvolando la zona e usando il Wi-Fi a bordo. L’archivio si conclude con «Argomenti inserzioni» (e «App installate») ed ecco che la società vede me sotto il profilo commerciale. Interessato — tra le altre cose — ai «giornali» e alle «telecomunicazioni» (dato il lavoro...), all’«Albania» (viste le origini...), all’«aviazione» e ai «voli». In questo caso non c’era bisogno di andare a bussare alla porta di Facebook. Bastava cercare su Google. Ma questa è un’altra storia.

http://www.corriere.it/cronache/18_marz ... 26e4.shtml
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda flaviomob il 27/03/2018, 23:55

Il problema, o meglio uno dei maggiori problemi di Google, Facebook, Amazon e compagnia cantante, sta nel costituire di fatto dei monopoli.


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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda franz il 28/03/2018, 8:14

flaviomob ha scritto:Il problema, o meglio uno dei maggiori problemi di Google, Facebook, Amazon e compagnia cantante, sta nel costituire di fatto dei monopoli.

Questo è vero e vale anche per esempio, per Microsoft, che con il 90% del mercato è un monopolio di fatto.
Tuttavia ci sono due tipi di monopolio: quello naturale e quello legale.

Wikipedia riassume così:
Monopolio (dal greco μόνος mònos «solo» e -πώλιον pólion da πωλεῖν polèin «vendere») è una forma di mercato, dove un unico venditore offre un prodotto o un servizio per il quale non esistono sostituti stretti (monopolio naturale) oppure opera in ambito protetto (monopolio legale, protetto da barriere giuridiche).

Vedere la scheda: https://it.wikipedia.org/wiki/Monopolio

Il fatto è che se uno è veramente bravo a fornire prodotti e servizi, è normale e giusto che sia il primo e che sia un monopolio di fatto. Questo vale per google, facebook, amazon mentre per Microsoft c'è un ulteriore fattore, quello dello standard del sistema operativo. Avere un sistema operativo dominante è tutto sommato di buon senso, perché facilità la scrittura dei programmi. Il 90% delle workstaton è windows, i 2*3 dei server è Unix o Unix/like. Non esiste un fattore per cui uno sia migliore dell'altro (io preferisco linux anche sul PC ma solo 1,5% degli utenti la pensa come me).

Piuttosto bisogna vedere come microsoft sia riuscita a diventare dominante.
Per me hanno barato un po'. Lasciandosi scopiazzare le licenze (negli anni 90 quasi tutte le installazioni di windows 3.1 e di office erano craccate) hanno raggiunto la massa critica per diventare dominanti.
Ora è difficile tornare indietro perché in ambiente windows ci sono diverse centinaia di migliaia di programmi (in linux circa 70'000) a cui difficilmente si rinuncia per passare a mac o linux.

IL problema non è la posizione dominante (se uno è bravo è giusto che abbia quel ruolo) ma il suo abuso.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda gabriele il 28/03/2018, 9:23

franz ha scritto:
Avere un sistema operativo dominante è tutto sommato di buon senso, perché facilità la scrittura dei programmi.


Dissento. La scrittura dei programmi è legata alla disponibilità e all'accessibilità delle API e quindi agli strumenti messi a disposizione dei programmatori. Non a caso Microsoft da pochi anni ha aperto a GNU/Linux con l'importazione della relativa shell nelle sue app tramite una stretta collaborazione con Canonical. La filosofia di MS è passata in uno schiocco di dita da "linux è un cancro" a "Microsoft love Linux!".

Nel mercato dell'informatica non conta la bravura o la velocità di una app a svolgere funzioni, semmai conta il concetto di chi sa soddisfare le richieste dell'utente meglio in un gioco del "chi prima arriva meglio alloggia" e tutto è basato sulla velocità di imposizione sull'utenza al fine di saturare il mercato. Ne ha fatte le spese anche MS quando ha provato a penetrare il mercato mobile e si è travata con un bel buco di bilancio in tasca.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda franz il 28/03/2018, 9:43

Ovviamente se ci fossero 20 sistemi operativi dovresti avere 20 versioni diverse del tuo programma (e questo appesantisce il lavoro del programmatore che deve conoscere 20 API diverse) oppure un programma unico che agisce diversamente in base al tipo di sistema operativo in cui si trova e quindi un programma piu' grande e complicato, da compilare comunque verso il sistema target. È un po' quello che succede oggi con le app su smartphone e tablet.
È del tutto naturale che un sistema prenda il sopravvento. In questo caso Android, che sotto è linux embebded ed ora viaggia attorno all'85% del mercato. E che è Google.
Va da se come come sai, a meno di sforzi particolari e programmi di emulazione, un programma scritto per windows non gira in modo nativo su linux . E per fortuna, direi, così per un po' sono al riparo da virus di ogni genere.
La cosa opposta (linux sotto windows) è cosa recente in win 10 e mi pare solo in versione beta.

Il concetto è che per ogni ambiante tende ad esserci un sistema operativo dominante ed è abbastanza normale, direi.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda gabriele il 28/03/2018, 10:01

franz ha scritto:
Il concetto è che per ogni ambiante tende ad esserci un sistema operativo dominante ed è abbastanza normale, direi.


Certo.

Quello che affermo io è che nel mondo dell'informatica il primo che arriva, meglio alloggia. Nulla di più.

Windows, con tutti i problemi di stabilità che aveva inizialmente, ha sfondato un mercato che ancora doveva nascere. Lo ha saturato fin da subito e non ha lasciato scampo agli altri, se non per una fetta di mercato di nicchia rappresentata da Apple.
Uno schema simile ma molto più accentuato si è riproposto con i motori di ricerca, fra i quali Google ormai la fa da padrona, e i social network: Whatsapp e Facebook.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda franz il 28/03/2018, 12:41

gabriele ha scritto:
franz ha scritto:
Il concetto è che per ogni ambiante tende ad esserci un sistema operativo dominante ed è abbastanza normale, direi.


Certo.

Quello che affermo io è che nel mondo dell'informatica il primo che arriva, meglio alloggia. Nulla di più.

Windows, con tutti i problemi di stabilità che aveva inizialmente, ha sfondato un mercato che ancora doveva nascere. Lo ha saturato fin da subito e non ha lasciato scampo agli altri, se non per una fetta di mercato di nicchia rappresentata da Apple.
Uno schema simile ma molto più accentuato si è riproposto con i motori di ricerca, fra i quali Google ormai la fa da padrona, e i social network: Whatsapp e Facebook.

Vero che prima arriva meglio alloggia ma nel campo dei motori di ricerca o del browser google è arrivato molto dopo.
Usavo netscape come browser (era il piu' usato, mi pare) ed anche opera. Per la posta usavo eudora.
E come motore di ricerca non ricordo cosa usassi prima (edit: mi sono ricordato: altavista) ma le ricerche si facevano lo stesso anche senza google.
Google caso mai è l'esempio di di un competitor che pur arrivando in ritardo riesce, facendo buoni prodotti, ad avanzare.
Nei sistemi operativi però la cosa è molto diversa. Chi arriva per primo difficilmente viene scalzato.
Per me FB potrebbe facilmentente essere scalzato da un competitor ed il passaparola avverrebbe proprio su FB (ironia della sorte). PIu' difficile cambiare sistema operativo.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda gabriele il 28/03/2018, 13:03

franz ha scritto:Google caso mai è l'esempio di di un competitor che pur arrivando in ritardo riesce, facendo buoni prodotti, ad avanzare.


Nel 1998 internet era appena nato. Google non era arrivato poi così in ritardo.
Erano comunque presenti competitor e ciò ha influito anche nel suo successo. Infatti non si era affermato fin da subito un prodotto che aveva portato a saturazione e ad un monopolio. Quindi il fattore decisivo in tale contesto deve ricercarsi nella bontà del prodotto e nel fatto che fin dall'inizio non è stata mai usata pubblicità nella home.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda franz il 30/03/2018, 13:54

Sempre da Paolo Attivissimo, ulteriori info su come scaricare di dati che FB sa di noi.

https://attivissimo.blogspot.ch/2018/03 ... ssier.html

Come scaricare una copia del vostro dossier Facebook
Prosegue da qui la sintesi della serie di tweet che Dylan Curran, un consulente tecnico e sviluppatore web, ha pubblicato per descrivere cosa sanno di noi social network e motori di ricerca. Questa è la parte dedicata a Facebook.

Per scaricare una copia del vostro dossier, andate nelle impostazioni di Facebook e cliccate su Scarica una copia dei tuoi dati di Facebook. Troverete per esempio:

Ogni messaggio, ogni file e ogni messaggio audio mai mandato o ricevuto.
Tutti i contatti che avete sul telefonino.
Quello che Facebook pensa che vi interessi, sulla base dei vostri “Mi piace” e delle cose di cui avete scritto insieme ai vostri amici.
Tutti gli sticker che avete mai mandato.
Data e ora di ogni volta che vi siete collegati a Facebook, da dove l’avete fatto e con quale dispositivo l’avete fatto.
Tutte le applicazioni che avete mai collegato al vostro account Facebook.
Un altro informatico, Dylan McKay, ha scoperto che se avete un dispositivo Android e usate Facebook, in molti casi Facebook ha generato un registro di tutte le telefonate fatte e ricevute: non l’audio delle chiamate, ma tutti i dati di contorno, quindi chi avete chiamato, chi vi ha chiamato, a che ora e per quanto tempo.

Questo è l’elenco dei dati raccolti, secondo la guida di Facebook:

Le informazioni che hai aggiunto alla sezione Informazioni del tuo diario, come la situazione sentimentale, il lavoro, il livello d'istruzione, il luogo dove vivi e altro ancora. Sono inclusi eventuali aggiornamenti o modifiche che hai apportato in passato e il contenuto attuale della sezione Informazioni del tuo diario.
Le date in cui il tuo account è stato riattivato, disattivato, disabilitato o eliminato.
Tutte le sessioni attive memorizzate, compresi data, ora, dispositivo, indirizzo IP, cookie e informazioni sul browser.
Date, orari e titoli delle inserzioni cliccate (periodi di conservazione limitato).
Il tuo indirizzo attuale o gli indirizzi passati che hai avuto sul tuo account.
Una lista di argomenti che possono essere destinati a te e che vengono definiti in base a "Mi piace", interessi e altri dati inseriti nel diario.
Qualsiasi nome alternativo che hai sul tuo account (ad esempio il cognome da ragazza o un soprannome).
Tutte le applicazioni che hai aggiunto.
Il modo in cui il tuo compleanno è visualizzato nel tuo diario.
Una cronologia delle conversazioni che hai avuto sulla chat di Facebook (la cronologia completa è disponibile direttamente nella tua casella di posta).
I luoghi in cui ti sei registrato.
Il numero di persone che hanno cliccato su "Mi piace" nella tua Pagina o Luogo, hanno confermato la partecipazione al tuo evento, hanno installato la tua applicazione o si sono registrate nel tuo luogo entro le 24 ore dopo avere visualizzato o cliccato sull'inserzione
Se hai fatto acquisti su Facebook (es.: nelle applicazioni) e hai fornito il tuo numero di carta di credito a Facebook.
La tua valuta preferita su Facebook. Se utilizzi i pagamenti di Facebook, questa è la valuta utilizzata per mostrare i prezzi e addebitare la tua carta di credito.
La città che hai aggiunto nella sezione Informazioni del tuo diario.
La data di nascita che hai aggiunto nella sezione Informazioni del tuo diario.
Persone che hai rimosso dagli amici.
Tutte le informazioni che hai aggiunto al campo Istruzione nella sezione Informazioni del tuo diario.
Indirizzi e-mail aggiunti al tuo account (anche quelli che potresti avere rimosso).
Eventi a cui hai partecipato o a cui sei stato invitato.
Dati di riconoscimento facciale - Un numero univoco basato sul confronto fra le foto in cui sei taggato. Utilizziamo questi dati per aiutare gli altri a taggarti nelle foto.
Amici che hai indicato come membri della famiglia.
Le informazioni che hai aggiunto come citazioni preferite nella sezione Informazioni del tuo diario.
L'elenco delle persone che ti seguono.
L'elenco delle persone che segui.
Le richieste di amicizia inviate e ricevute, ancora in sospeso.
L'elenco dei tuoi amici.
Il sesso che hai specificato nella sezione Informazioni del tuo diario.
L'elenco dei gruppi su Facebook a cui appartieni.
Gli amici, le applicazioni o le Pagine che hai nascosto dalla tua sezione Notizie.
Il luogo che hai aggiunto come città natale nella sezione Informazioni del tuo diario.
Un elenco di indirizzi dai quali hai effettuato l'accesso al tuo account Facebook (non sono inclusi tutti gli indirizzi IP storici, in quanto questi vengono eliminati in base al piano di conservazione).
L'ultima posizione associata a un aggiornamento.
Post, foto o altri contenuti per cui hai selezionato "Mi piace".
"Mi piace" sui tuoi post, foto e altri contenuti.
"Mi piace" che hai selezionato sui siti fuori da Facebook.
Un elenco di account che hai collegato al tuo account Facebook
La lingua in cui hai scelto di usare Facebook.
Indirizzo IP, data e ora associati ai tuoi accessi al tuo account di Facebook. Indirizzo IP, data e ora associati alle tue uscite dall'account di Facebook. Messaggi che hai inviato e ricevuto su Facebook. Tieni presente che i messaggi eliminati non sono compresi nel download, in quanto sono stati rimossi dal tuo account.
Il nome del tuo account Facebook.
Tutte le modifiche che hai apportato al nome originale che hai utilizzato quando ti sei registrato su Facebook.
Reti (affiliazioni con scuole o luoghi di lavoro) a cui appartieni su Facebook.
Le note che hai scritto e pubblicato sul tuo account.
L'elenco delle preferenze per tutte le notifiche e se hai attivato per ciascuna l'e-mail o gli SMS.
L'elenco delle Pagine che amministri.
Le richieste di amicizia inviate e ricevute, ancora in sospeso.
Numeri di telefono cellulare che hai aggiunto al tuo account, compresi numeri di cellulare verificati che hai aggiunto per motivi di sicurezza.
Le foto che hai caricato sul tuo account.
Qualsiasi metadato che viene trasmesso con le foto caricate.
Badge che hai aggiunto al tuo account.
Un elenco delle persone che ti hanno mandato un poke e a cui hai mandato un poke. I contenuti poke della nostra applicazione poke per cellulari non sono inclusi perché sono disponibili solo per un breve periodo di tempo. Il contenuto già visualizzato dal destinatario viene eliminato in modo permanente dai nostri sistemi.
Tutte le informazioni che hai aggiunto per Orientamento politico nella sezione Informazioni del tuo diario.
I contenuti che hai pubblicato sul tuo diario, ad esempio foto, video e aggiornamenti di stato.
I contenuti pubblicati sul tuo diario da qualcun altro, come i post della bacheca o i link condivisi sul tuo diario dagli amici.
I contenuti che hai pubblicato sul diario di qualcun altro, ad esempio foto, video e aggiornamenti di stato.
Informazioni scaricate sulle impostazioni sulla privacy.
Azioni che hai eseguito e interazioni che hai avuto di recente.
La data in cui ti sei iscritto a Facebook.
Le informazioni attuali che hai aggiunto per Orientamento religioso nella sezione Informazioni del tuo diario.
Persone che hai rimosso dagli amici.
I nomi visualizzati che hai aggiunto al tuo account e il servizio a cui sono associati. Puoi anche vedere se sono nascosti o visibili sul tuo account.
Le ricerche che hai eseguito su Facebook.
Condivisioni Contenuti (es.: un articolo) che hai condiviso con altri su Facebook utilizzando il pulsante o link Condividi.
Le lingue che hai specificato nella sezione Informazioni del tuo diario.
Qualsiasi aggiornamento di stato che hai pubblicato.
Tutte le informazioni attuali che hai aggiunto per Lavoro nella sezione Informazioni del tuo diario.
URL personalizzato Il tuo URL di Facebook (es.: nome utente o personalizzato per il tuo account).
I video che hai pubblicato sul tuo diario.
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Re: Dr. Facebook e Mr. Hide

Messaggioda mauri il 31/03/2018, 21:08

se vogliamo stare al passo è così altrimenti siamo tagliati fuori, anche da figli e nipoti
ciao mauri

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AEuQKBQE
mauri
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