PIL potenziale: cosa cavolo è?

Dopo l'infazione soggettiva e la tempeatura percepita, un nuovo spettro si aggira per l'Italia:
Il PIL potenziale. Quello che non c'è ma potrebbe esserci.
Una sorta di tesoretto che non c'è ma si cominica subito a spenderlo.
CE lo spiega Tridico:
1. Reddito di cittadinanza
"Il reddito di cittadinanza, che è tecnicamente un reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento lavorativo [...] In sintesi il meccanismo è questo: grazie alla nostra misura almeno 1 milione di persone che attualmente non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (i cosiddetti ‘inattivi’ e scoraggiati) verranno spinti alla ricerca del lavoro attraverso l’iscrizione ai Centri per l’Impiego e andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro", spiega Tridico: "Questo ci permetterà di rivedere al rialzo l’output gap, cioè la distanza tra il Pil potenziale dell’Italia e quello effettivo, perché 1 milione di potenziali lavoratori saranno di nuovo conteggiati nelle statistiche Istat. Se aumenta il Pil potenziale possiamo mantenere lo stesso rapporto deficit/Pil potenziale, cioè il cosiddetto ‘deficit strutturale’, spendendo circa 19 miliardi di euro in più di oggi. Il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi complessivi, compresi i 2,1 miliardi per rafforzare i centri per l’impiego, e potrebbe quindi finanziarsi interamente grazie ai suoi effetti sul tasso di partecipazione della forza lavoro".
Riassunto:

Nota: è doveroso indicare la fonte delle cinque castronerie: https://www.agi.it/economia/reddito_di_ ... 018-03-12/
Nei prossimi giorni affronto le altre quattro
Il PIL potenziale. Quello che non c'è ma potrebbe esserci.
Una sorta di tesoretto che non c'è ma si cominica subito a spenderlo.
CE lo spiega Tridico:
1. Reddito di cittadinanza
"Il reddito di cittadinanza, che è tecnicamente un reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento lavorativo [...] In sintesi il meccanismo è questo: grazie alla nostra misura almeno 1 milione di persone che attualmente non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (i cosiddetti ‘inattivi’ e scoraggiati) verranno spinti alla ricerca del lavoro attraverso l’iscrizione ai Centri per l’Impiego e andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro", spiega Tridico: "Questo ci permetterà di rivedere al rialzo l’output gap, cioè la distanza tra il Pil potenziale dell’Italia e quello effettivo, perché 1 milione di potenziali lavoratori saranno di nuovo conteggiati nelle statistiche Istat. Se aumenta il Pil potenziale possiamo mantenere lo stesso rapporto deficit/Pil potenziale, cioè il cosiddetto ‘deficit strutturale’, spendendo circa 19 miliardi di euro in più di oggi. Il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi complessivi, compresi i 2,1 miliardi per rafforzare i centri per l’impiego, e potrebbe quindi finanziarsi interamente grazie ai suoi effetti sul tasso di partecipazione della forza lavoro".
Riassunto:

Nota: è doveroso indicare la fonte delle cinque castronerie: https://www.agi.it/economia/reddito_di_ ... 018-03-12/
Nei prossimi giorni affronto le altre quattro