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PIL potenziale: cosa cavolo è?

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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda pianogrande il 16/03/2018, 13:44

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:in altre parole, se noi puzziamo, la colpa è di chi profuma.

No, no. Ovviamente ci sono differenze per cui c'è chi amministra bene la propria nazione e chi no ma se noi "puzziamo" è colpa nostra, perché non ci laviamo, non di chi fa la doccia tutti i giorni.
Strana comunque questa allegoria con la puzza.


Voleva essere ironica nei confronti di flaviomob.

La parola "puzza", comunque e in qualche parte d'Italia, sa più di simpatia che di dispregio (al massimo di sospetto "tu puzzi...").
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda flaviomob il 17/03/2018, 0:30

sempre a cercare un colpevole esterno! la perfida albione allora, la germania oggi.


Perché colpevole? La Germania difende legittimamente i suoi interessi e spinge per tassi più elevati. Ci sono decine di articoli a riguardo, lo sanno anche i tassi, ooops, i sassi. 8-)

La condizione "eccezionale" è quella attuale, con tassi bassi. In Germania vi sono stati casi di tassi negativi per i correntisti con depositi oltre una certa soglia.

Il mandato di Draghi scade nell'ottobre 2019.

http://www.linkiesta.it/it/article/2017 ... -dr/32938/

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... id=AELb8Ok

https://www.investireoggi.it/economia/b ... eoccupata/


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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda franz il 17/03/2018, 9:40

Ci stiamo allontanando dal tema che ho posto sotto il titolo del pil potenziale, e cioè il coacervo di misure dannose per i conti pubblici e per l'economia che il ministro del lavoro in pectore (pardon "potenziale") ha presentato sul Blog delle 5 stelle, ripreso poi dai vari organi di stampa.

Ricominciamo dall'inizio:
grazie alla nostra misura almeno 1 milione di persone che attualmente non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (i cosiddetti ‘inattivi’ e scoraggiati) verranno spinti alla ricerca del lavoro attraverso l’iscrizione ai Centri per l’Impiego e andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro", spiega Tridico: "Questo ci permetterà di rivedere al rialzo l’output gap, cioè la distanza tra il Pil potenziale dell’Italia e quello effettivo, perché 1 milione di potenziali lavoratori saranno di nuovo conteggiati nelle statistiche Istat. Se aumenta il Pil potenziale possiamo mantenere lo stesso rapporto deficit/Pil potenziale, cioè il cosiddetto ‘deficit strutturale’, spendendo circa 19 miliardi di euro in più di oggi. Il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi complessivi, compresi i 2,1 miliardi per rafforzare i centri per l’impiego, e potrebbe quindi finanziarsi interamente grazie ai suoi effetti sul tasso di partecipazione della forza lavoro".

Qui è tutto potenziale (oltre al ministro stesso)
1) il PIl è potenziale
2) il lavoro è potenziale
3) il rapporto deficit/Pil potenziale

In realtà il PIL vero aumenterebbe solo se quel milione lavorasse veramente e non si vede perché dovrebbe farlo.
Solo perché è scoraggiato? Si vede che non ha bisogno di lavorare (quindi ha altre fonti di reddito, anche in nero, oppure vive con i genitori pensionati). Ma anche se cercasse lavoro, il problema non è solo l'offerta ma anche la domanda.
Parlo di domanda e offerta vera, non potenziale. Il sintesi il pil aumenterebbe se quel milione lavorasse, ma allora non ci sarebbe bisogno del reddito di cittadinanza (e non ci sarebbe il costo) mentre se quel milione non lavorasse il pil non aumenterebbe ma il costo del reddito di cittadinanza c'è e si va in deficit, visto che apertamente si dice sarà finanziato dall'aumento di un PIL potenziale che non esiste.

Tra l'altro, il concetto di PIL potenziale esiste (pur decisamente metafisico, visto che non c'è accordo su come calcolarlo) ed è anche abbastanza ovvio che l'Italia ha ampi spazi di crescita.

Tuttavia nella sua definizione su wikipedia sta scritto subito che "I vincoli naturali (fisici, ecc.) e istituzionali impongono limiti alla crescita" (oppure in inglese: Natural (physical, etc) and institutional constraints impose limits to growth.) .

Ora l'Italia non ha vincoli fisici alla crescita. Non siamo al polo nord oppure in mezzo al deserto. Siamo in 'un ottima posizione, malgrado un'orografia tormentata e qualche terremoto (ma meglio del Giappone).

I nostri vicoli sono istituzionali e cioè le regole/leggi che l'Italia si è data, con la burocrazia e l'alta tassazione.
È qui che bisogna intervenire.

Cercare di intervenire potenziando la domanda oppure aumentando l'offerta (potenziale) di lavoratori mi pare proprio il caso del sopra citato barone, che per togliersi dalla sabbie mobili della palude cercava di sollevasi per il codino.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda pianogrande il 17/03/2018, 10:53

Con il livello culturale medio (e di media malafede) che gira nel nostro paese, basta mettersi un camice bianco o un prof davanti al nome ed ecco schiere di affamati mangiare PIL potenziale a pranzo e cena intanto che qualche diffusore di ignoranza si ritrova quattro volte più ricco dell'anno scorso.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda trilogy il 17/03/2018, 11:10

pianogrande ha scritto:..... intanto che qualche diffusore di ignoranza si ritrova quattro volte più ricco dell'anno scorso.


:lol: Per di più rifilando agli altri sermoni sulla fine del lavoro.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda trilogy il 17/03/2018, 12:23

Comunque a parte i trucchi contabili dei 5 stelle, il pil potenziale c'è ma il vincolo reale è nella testa della gente. Abbiamo paesi che non hanno nulla e sono potenze economiche, ad esempio il giappone; imprese come samsung la quale produceva ortaggi, oggi è un colosso dell' elettronica.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda pianogrande il 17/03/2018, 13:27

Mentre ormai le mitiche fantasia e creatività italiane si sono degradate a vili furberia e parassitismo.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda flaviomob il 17/03/2018, 17:28

Bisognerebbe poi capire, dato che i numeri sull'occupazione sono drogati da contratti di lavoro part-time a impiego orario risibile (anche una sola ora lavorata in una settimana definisce un "occupato" per Istat), in che modo ciò determinerebbe chi può accedere al reddito minimo. Se posso rifiutare fino a un massimo di tre proposte di lavoro e mi propongono per tre volte un impiego part-time molto ridotto, che faccio?

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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda franz il 17/03/2018, 19:34

Comincio ad accettare il partime.
Bisogna comunque vedere come funzionerà questa storia del rifiuto di tre offerte, che il ministro potenziale ha detto devono essere vicino a casa. Qui in CH se sono in assistenza o disoccupazione ed accetto un part-time (ad esempio al 50%) il sussidio, essendo integrativo, diminuisce ma non va certo a zero. Se cerco un 100% e mi offrono il 50% ne parlo con il consulente del cantone e si vede insieme come procedere (se accettare o rifiutare).
In assenza di una legge precisa e del suo regolamento di attuazione, questi sono dettagli che ora non possiamo affrontare.

Comunque per me l'accesso ad un reddito minimo avviene calcolando la differenza tra le necessità oggettive e gli introiti.
Quindi se per un famigia (marito e moglie con due figlio) le necessità calcolate fossero per esempio 1500 al mese ed ho guadagnato 30 ore nel mese al 20 euro all'ora vuol dire che ne ho guadagnati 600 e l'integrazione al minimo sarebbe di 900.

Se avete idee diverse, discutiamone.
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Re: PIL potenziale: cosa cavolo è?

Messaggioda pianogrande il 17/03/2018, 22:13

Allora, se rifiuto un lavoro, potrebbero detrarmi il il reddito potenziale (il reddito rifiutato).

Quindi e comunque 1.500 meno 600 (che non incamero per mia libera scelta).
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