Trump: Via barriere su nostri prodotti o tassiamo le auto

Dazi, Trump minaccia la Ue: "Giù barriere o tassiamo auto e altro"
http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 190946483/
Letto l'articolo mi sono chiesto quali dazi e quali barriere la UE applica agli USA.
Non è stato facile trovare il bandolo della matassa perché in questi giorni si parla solo dei dazi sull'acciaio e sull'alluminio e quindi motori di ricerca riportano pagine che ne parlano di questi dazi, non di quanto la UE fa verso gli USA.
Ma alla fine ci sono riuscito. Ecco un articolo dell'anno scorso.
Usa, dazi del 100% sui prodotti Ue
Il caso della carne agli ormoni dietro il rischio dello scontro commerciale
Il contenzioso tra America ed Europa sull’importazione di manzo statunitense nel Vecchio Continente può essere la causa delle mosse di Trump
di Giuseppe Sarcina, corrispondente da Washington

WASHINGTON -Una vecchia storia, «la carne agli ormoni», può innescare un pericoloso scontro commerciale tra Unione europea e Stati Uniti. L’amministrazione americana sta valutando se imporre tariffe del 100% su alcune merci d’Oltreoceano. Si parla degli scooter Vespa, del formaggio francese Roquefort. Ma anche dell’acqua minerale Perrier e forse San Pellegrino, prodotti in Francia e in Italia, ma marchi commercializzati da Nestlè, un’industria svizzera e quindi fuori dall’Unione europea. E già questo segnala una certa confusione.
Il caso del 2009
Nel 2009 Bruxelles e Washington si accordarono per chiudere anni di contenzioso su fettine, hamburger e dintorni. Gli europei si rifiutavano, e tuttora mantengono questa posizione, di importare carne di manzo americana trattata con gli ormoni. Una tecnica utilizzata, si stima, da un terzo degli allevatori Usa per aumentare la produzione. Per il legislatore americano non ci sono pericoli per la salute dei consumatori, per quello europeo, invece, ci sono seri dubbi e quindi meglio non rischiare. È un caso classico di applicazione diversa del principio giuridico di precauzione. Negli Stati Uniti, per vietare una sostanza bisogna provarne la pericolosità; nell’Unione europea, invece, ogni sostanza è ammessa solo se si dimostra che non metta a rischio la salute. È lo stesso criterio applicato anche nel dossier Ogm, gli organismi geneticamente modificati. Negli Usa sono ammessi, nell’Unione europea sono consentiti solo alcuni semi, dopo vagli estremamente complessi. Con un risultato paradossale anche per l’Italia: gran parte del mangime utilizzato nelle stalle è importato e quindi contiene ogm. Un solo esempio: l’87% della soia, alimento principe dei suini, contiene organismi geneticamente modificati.
Le lobby
La vittoria di Donald Trump ha scatenato le lobby che si sentono penalizzate da accordi e regole internazionali. I grandi allevamenti dell’America profonda, una delle componenti del blocco elettorale trumpiano, spingono per liberarsi dai vincoli. L’Unione europea ha già accettato l’importazione di carne americana non trattata con gli ormoni. Ma ai produttori degli Stati Uniti non basta. Esportano nell’intero mercato Ue l’equivalente di 250 milioni di dollari: carne senza ormoni appunto. Ma è solo un quarto rispetto al venduto, con o senza ormoni, nella sola Corea del Sud. Trump sembra pronto a spalleggiare le richieste degli allevatori. È disposto anche ad aprire una guerra commerciale con l’Unione europea? Se lo chiedono, naturalmente, gli industriali del Vecchio Continente, ma anche le imprese americane. La spirale delle ritorsioni non fa che allargare la contrapposizione. All’Harley Davidson, per esempio, temono che ai super dazi sulla Vespa, gli europei possano rispondere penalizzando le loro moto, costruite nel Wisconsin, uno degli Stati del Nord che la sera dell’8 novembre spinse Trump verso la Casa Bianca.
30 marzo 2017 (modifica il 30 marzo 2017 | 20:00)
http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_ ... 75cc.shtml
http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 190946483/
Letto l'articolo mi sono chiesto quali dazi e quali barriere la UE applica agli USA.
Non è stato facile trovare il bandolo della matassa perché in questi giorni si parla solo dei dazi sull'acciaio e sull'alluminio e quindi motori di ricerca riportano pagine che ne parlano di questi dazi, non di quanto la UE fa verso gli USA.
Ma alla fine ci sono riuscito. Ecco un articolo dell'anno scorso.
Usa, dazi del 100% sui prodotti Ue
Il caso della carne agli ormoni dietro il rischio dello scontro commerciale
Il contenzioso tra America ed Europa sull’importazione di manzo statunitense nel Vecchio Continente può essere la causa delle mosse di Trump
di Giuseppe Sarcina, corrispondente da Washington

WASHINGTON -Una vecchia storia, «la carne agli ormoni», può innescare un pericoloso scontro commerciale tra Unione europea e Stati Uniti. L’amministrazione americana sta valutando se imporre tariffe del 100% su alcune merci d’Oltreoceano. Si parla degli scooter Vespa, del formaggio francese Roquefort. Ma anche dell’acqua minerale Perrier e forse San Pellegrino, prodotti in Francia e in Italia, ma marchi commercializzati da Nestlè, un’industria svizzera e quindi fuori dall’Unione europea. E già questo segnala una certa confusione.
Il caso del 2009
Nel 2009 Bruxelles e Washington si accordarono per chiudere anni di contenzioso su fettine, hamburger e dintorni. Gli europei si rifiutavano, e tuttora mantengono questa posizione, di importare carne di manzo americana trattata con gli ormoni. Una tecnica utilizzata, si stima, da un terzo degli allevatori Usa per aumentare la produzione. Per il legislatore americano non ci sono pericoli per la salute dei consumatori, per quello europeo, invece, ci sono seri dubbi e quindi meglio non rischiare. È un caso classico di applicazione diversa del principio giuridico di precauzione. Negli Stati Uniti, per vietare una sostanza bisogna provarne la pericolosità; nell’Unione europea, invece, ogni sostanza è ammessa solo se si dimostra che non metta a rischio la salute. È lo stesso criterio applicato anche nel dossier Ogm, gli organismi geneticamente modificati. Negli Usa sono ammessi, nell’Unione europea sono consentiti solo alcuni semi, dopo vagli estremamente complessi. Con un risultato paradossale anche per l’Italia: gran parte del mangime utilizzato nelle stalle è importato e quindi contiene ogm. Un solo esempio: l’87% della soia, alimento principe dei suini, contiene organismi geneticamente modificati.
Le lobby
La vittoria di Donald Trump ha scatenato le lobby che si sentono penalizzate da accordi e regole internazionali. I grandi allevamenti dell’America profonda, una delle componenti del blocco elettorale trumpiano, spingono per liberarsi dai vincoli. L’Unione europea ha già accettato l’importazione di carne americana non trattata con gli ormoni. Ma ai produttori degli Stati Uniti non basta. Esportano nell’intero mercato Ue l’equivalente di 250 milioni di dollari: carne senza ormoni appunto. Ma è solo un quarto rispetto al venduto, con o senza ormoni, nella sola Corea del Sud. Trump sembra pronto a spalleggiare le richieste degli allevatori. È disposto anche ad aprire una guerra commerciale con l’Unione europea? Se lo chiedono, naturalmente, gli industriali del Vecchio Continente, ma anche le imprese americane. La spirale delle ritorsioni non fa che allargare la contrapposizione. All’Harley Davidson, per esempio, temono che ai super dazi sulla Vespa, gli europei possano rispondere penalizzando le loro moto, costruite nel Wisconsin, uno degli Stati del Nord che la sera dell’8 novembre spinse Trump verso la Casa Bianca.
30 marzo 2017 (modifica il 30 marzo 2017 | 20:00)
http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_ ... 75cc.shtml