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Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda Giovigbe il 09/03/2018, 16:32

mariok ha scritto:sentire pontificare di risultati elettorali persone che non hanno mai vinto un'elezione in vita propria sta diventando imbarazzante

frase che, soprattutto se detta da un ministro espressione di quella che doveva essere la nuova classe dirigente, la dice lunga sui limiti del renzismo e su almeno parte delle cause che hanno portato il PD nella situazione attuale.

Se l'ironia a volte sferzante (tipicamente toscana) dell'originale all'inizio della sua ascesa poteva avere un senso per dissacrare vecchi tabù e l'intoccabilità di mostri sacri del passato, successivamente e soprattutto se scimmiottata malamente da quello che ha preteso di essere il nuovo gruppo dirigente, è divenuta solo arroganza infantile e demenziale.

E credo che anche questo gli elettori con il loro voto hanno voluto punire sonoramente.


ohhhh ma adesso ve svejate????
ma n'dove stavate un anno e mezzo fa quando molti indicavano nell'arroganza di Renzi il maggior problema del PD e invece tutti a difenderlo su questo forum ???
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda pianogrande il 09/03/2018, 17:23

Giovigbe ha scritto:
mariok ha scritto:sentire pontificare di risultati elettorali persone che non hanno mai vinto un'elezione in vita propria sta diventando imbarazzante
............................
ohhhh ma adesso ve svejate????
ma n'dove stavate un anno e mezzo fa quando molti indicavano nell'arroganza di Renzi il maggior problema del PD e invece tutti a difenderlo su questo forum ???


Bella forza il vantarsi di aver parlato male di Renzi da subito.

E' comunque uno che ci ha provato e merita grande rispetto per questo più che la rivincita di chi lo aveva detto.
Fermo restando che il suo tempo è ampiamente scaduto.

Se ogni personaggio che si affaccia sulla scena desse retta a chi ne parla male subito, avremmo ancora al potere Giulio Cesare o Numa Pompilio.

Non è finita bene come non è finita benissimo per Bersani, D'Alema e altri che non meritano neanche la menzione.

Anche di loro si parlava piuttosto male da subito ma hanno tirato dritto.

Il PD sta pagando la sua improduttività e le sue lotte intestine assolutamente suicide e di cui (molto evidentemente) la gente era davvero stufa.

La sta pagando sia chi è rimasto sia chi se ne è andato dopo aver immerso il dentino avvelenato nello Champagne.

Adesso e per sempre è colpa degli altri ma i protagonisti della disgraziatissima sequela di giravolte e tradimenti non è che se la passino bene anche loro e anche io lo avevo detto.

E' questa la tipica immagine dei contenti e cojonati; come si dice dalle mie parti.
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda mariok il 09/03/2018, 17:47

Molti di coloro che hanno sostenuto Renzi gli hanno riconosciuto tra gli altri il merito di aver spazzato via una zavorra che ha condizionato per decenni l'Ulivo prima e il PD poi.
Che fosse zavorra lo ha dimostrato anche questo risultato, che ha visto sì il PD drasticamente ridimensionato (rimanendo comunque il secondo partito) ma anche praticamente cancellati dalla scena politica personaggi che hanno dettato legge nel partito per oltre 20 anni e pretendevano ancora di dettarla.
È altrettanto evidente che alla vecchia classe dirigente ampiamente scaduta non ne è succeduta un'altra all'altezza (tranne alcune troppo poche eccezioni).
Suo demerito ed incapacità, ma anche, evidentemente, insufficienza della materia prima, che è peraltro naturale scarseggiase dopo lunghissimi anni di gestione di capibastone e di cooptati.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda pianogrande il 09/03/2018, 17:50

mariok ha scritto:Molti di coloro che hanno sostenuto Renzi gli hanno riconosciuto tra gli altri il merito di aver spazzato via una zavorra che ha condizionato per decenni l'Ulivo prima e il PD poi.
Che fosse zavorra lo ha dimostrato anche questo risultato, che ha visto sì il PD drasticamente ridimensionato (rimanendo comunque il secondo partito) ma anche praticamente cancellati dalla scena politica personaggi che hanno dettato legge nel partito per oltre 20 anni e pretendevano ancora di dettarla.
È altrettanto evidente che alla vecchia classe dirigente ampiamente scaduta non ne è succeduta un'altra all'altezza (tranne alcune troppo poche eccezioni).
Suo demerito ed incapacità, ma anche, evidentemente, insufficienza della materia prima, che è peraltro naturale scarseggiase dopo lunghissimi anni di gestione di capibastone e di cooptati.


Applauso.
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda mariok il 09/03/2018, 18:40

Spero che il congresso si faccia e che l'assemblea nazionale non decida, come si vocifera) di eleggere lei il nuovo segretario (cosa possibile per statuto).
Potrebbe essere il primo vero congresso della pur breve storia del PD.

Magari con una competizione tra Gentiloni e Zingaretti, espressioni polticamente diverse, ma entrambe dignitose.

Zingaretti: “Ora la rigenerazione del PD e di tutta la sinistra”
Interviste a Nicola Zingaretti di Francesco Merlo – La Repubblica


Pubblicato il 9 marzo 2018 in Politiche 2018
Nicola Zingaretti Roma LazioNicola Zingaretti / Foto di Imagoeconomica

«Io ci sarò».


Anche alle primarie?
«Anche alle primarie, non escludo nulla».


Caro Zingaretti, è questa la tua ‘mossa del cavallo’?

«Parli del libro di Vittorio Foa?».


No, parlo del libro di Camilleri. Il cognome Zingaretti è un logo italiano, due fratelli con una sola faccia: rotonda, bonaria e rassicurante. Anche se la pelata, che nel commissario Montalbano è la calvizie virile scolpita dal barbiere, in te è ancora circondata dai capelli, come un pensiero che si sta facendo strada. Non sarà il coraggio che a poco a poco ha la meglio sulla tua famosa, proverbiale prudenza? Mi avevano detto: il presidente Nicola Zingaretti non risponderà alle tue domande; è bravissimo a scivolare via: lo chiamano er saponetta
.

«La metafora del sapone va però completata: il sapone scivola, è vero, ma soprattutto pulisce, lava. Io non considero prudenza, ma dignità il tenermi lontano dalla politica che sporca, scivolare via dalle risse, dalle cattiverie, dagli insulti personali, da quello che io chiamo il ritorno al Colosseo: in Italia non ragioniamo più, ma giudichiamo e condanniamo spingendo il pollice in giù. Io invece cerco, sin quando è possibile, di trovare i lati positivi delle cose. Del resto in tutti questi anni non sono stato in un collegio svizzero. Ho fatto politica in un mondo sporco. Ti ricordo che questa era la Regione di Fiorito, er Batman».


Hai avuto ben 341 mila voti in più di quelli che il tuo partito ha preso alle politiche. Perché?

«Non penserai che io faccia le mie lodi, spero. Mi limito a farti notare che quei miei elettori non sono perduti per il Pd; che insieme possiamo riconquistarli. Gli elettori che alle politiche sono emigrati verso i 5stelle, verso la destra e verso l’astensione, sono la sofferenza del Pd».


Nella disfatta del Pd, tu sei il solo che ha vinto. Già nel 2008 quando Veltroni perse alle politiche tu vincesti con 60mila voti in più di Rutelli che fu battuto da Alemanno. E ancora nel 2013 hai preso 300mila voti in più del Pd di Bersani alle politiche. È merito della buona amministrazione?

«Certo, ma anche di un progetto politico che nel Lazio ha unito tutta la sinistra. Abbiamo fatto l’accordo con Liberi e Uguali, avevamo con noi i sindaci, le liste civiche e, soprattutto, i giovani. È un modello che rilancia lo spirito dell’Ulivo. Ed è il modello che vorrei proporre a livello nazionale».


Ancora l’Ulivo?

«Non quell’Ulivo, che è il passato, ma la sua ambizione sì, lo spirito innovativo, la voglia di stare insieme e di vincere insieme».


Non sarà anche merito del logo Zingaretti? È vero che cambia la statura perché il commissario Montalbano è brevilineo e tu sei longilineo, ma l’acuto sondaggista Nicola Piepoli sostiene che quelle puntate record in piena campagna elettorale ti hanno aiutato.

«Vuoi dire che gli italiani pensano a me come al fratello di un commissario che combatte i cattivi e dunque che anche io combatto i cattivi?».


Voglio dire che il commissario Montalbano è un bene rifugio degli italiani, l’eroe di un mondo perfetto, il più grande successo letterario e televisivo d”Italia, e che tu sei suo fratello. Qualche anno fa uscì un interessante libro intitolato “Lei non sa chi è mio fratello!” che Claudio Magrìs definì “borgesiano”.

«Diciamo che sono il fratello di un attore amatissimo che mi ha sempre aiutato in ogni campagna elettorale. Noi Zingaretti offriamo un’idea di famiglia molto unita e molto italiana. Non credo che dipenda dal momento in cui Luca va in onda, ma certo è vero che siamo percepiti come `gli Zingaretti’, uniti come una canzone: uno è la musica e l’altro le parole».


Dopo la vittoria hai ringraziato mamma e papà.

«È a loro che dobbiamo il rispetto verso gli altri. In Italia la famiglia è il valore prezioso che sta alla base di ogni comunità. Non c’è solo il familismo amorale».


C’è anche una sorella, Angela. Ma non avete un erede maschio. Ognuno di voi ha due figlie: sei femmine.

«È un problema per Camilleri, che dovrà inventarsi una commissaria».


Tuo fratello è meno saponetta?

«È più collerico. E da piccolo era un po’ estremista».


Tu invece sei stato sempre istituzionale. E ora sogni la rifondazione del Pd.

«La parola rifondazione è un altro déjà vu. La mia parola è rigenerazione: non solo del Pd, ma di tutta la sinistra. E senza accordi calati dall’alto, ma aprendo un grande confronto, vero e forte».


E intanto? Pensi che il Pd debba appoggiare un governo dei 5 stelle?

«Dobbiamo stare all’opposizione. Non siamo stati noi a deciderlo, ma gli elettori. Chi ha vinto provi a governare. Mi pare che i 5 stelle, in quella che io chiamo la loro istituzionalizzazione, abbiano capito che il vaffa non è un buon metodo di governo: hanno cavalcato la rabbia, vedremo se sanno anche governarla. La destra pensa invece che la rabbia abbia bisogno di un colpevole da punire: il nero, l’immigrato, il diverso. Noi dobbiamo stare all’opposizione per elaborare una proposta rigenerante che torni ad offrire un orizzonte alla rabbia, la trasformi in progetto politico, in una nuova speranza».


Credi che, pur stando all’opposizione, sia giusto cercare l’accordo per le presidenze di Camera e Senato?

«Penso che si dovrebbero tenere lontane queste nomine dalla trattativa per il governo, evitare accordi sotto banco. Io ho già il mio da fare per la presidenza del Consiglio regionale».


In Regione non hai la maggioranza.

«Fisserò quattro punti: rifiuti, sanità, fiscalità e sviluppo economico. Se ci stanno, bene».


Altrimenti?

«Non sono attaccato alla poltrona. Arriverei più libero al congresso del Pd».


Roberta Lombardi, che in campagna elettorale ti aveva dato del mafioso, ieri con un’ intervista al Messaggero ha `aperto’ al tuo programma. Del resto i 5 stelle, ora che hanno bisogno, hanno scoperto De Gasperi e persino Andreotti. La sindaca Raggi prima si è negata al telefono ma poi ti ha richiamato. Segnali di fumo?

«Sì, penso anch’io che ci possa essere un calcolo e che possa trattarsi di segnali. Ma la politica locale rimarrà locale».


Conosci Grillo? Conosci Di Maio?

«No. Solo i dirigenti locali. Evidentemente non stavo nel loro orizzonte».


Dunque al Pd proponi: opposizione e congresso.

«E ti dico subito quel che dovrebbe essere il tema del congresso: l’articolo 3 della Costituzione».


Un congresso sull’uguaglianza: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge…”.

«…ma io metterei l’accento sul secondo paragrafo dell’art.3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese“».


Un congresso anche con Liberi e Uguali?

«Un congresso aperto e unitario».


E Renzi?

«Non l’ho mai votato, ma ho avuto con lui un rapporto di franchezza e di lealtà. Gli riconosco che, con grande energia e a modo suo, ci ha provato. È un’esperienza che non possiamo liquidare. Sia pure in posizioni diverse sarebbe bello se anche Renzi spingesse verso la rigenerazione».


Non senti nascere una certa simpatia verso il Pd? La sconfitta si addice al Pd come i lutto ad Elettra?

«Solo in questo senso paradossale si possono vincere le elezioni che si perdono. Forse l’Italia comincia già ad accorgersi che non si può fare a meno del Pd del luogo in cui la sinistra pensa, organizza la sua passione, si rigenera».


Calenda ha chiesto la tessera.

«Lo conosco bene, sarà una ricchezza».


Anche Oliviero Toscani ha annunziato che si iscriverà al Pd.

«Ma le iscrizioni non erano già chiuse? (Lo dico a un simpatico provocatore)».
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda flaviomob il 10/03/2018, 9:06

Chi ha esultato per la vittoria di Renzi alle primarie è semplicemente stata la "destra" del PD, ovvero in gran parte gli ex democristiani e qualche protoliberista dell'ultima ora.

Chi fosse era chiaro dallo scandalo delle spese pazze di rappresentanza della provincia di Firenze: i numeri non mentono mai. Chi voleva vedere ha visto, gli altri hanno chiuso gli occhi. Comunque, quando la tigre è in auge sono tutti renziani, dopo spariscono. Ricordo ai tempi che persino Civati partecipava alla Leopolda e che dopo le primarie Vendola stesso espresse apprezzamento per il Grande Statista di Rignano.

Gli Italiani non cambiano mai e sul carro del vincitore si sta sempre stretti. :lol: :mrgreen:

Chissà se ora partirà un altro bel carrozzone... Avanti Savoia! 8-)

MANOVRE POST VOTO
Il piano di Renzi: ciao Pd, nuovo movimento


di Luigi Ambrosio

Venerdì 09 marzo 2018 ore 19:23

Matteo Renzi sta valutando l’ipotesi di abbandonare il Partito Democratico.

Lo farebbe se non riuscisse a mantenere il controllo del Pd.

Il piano è concreto: uscire dal partito, fondare un nuovo movimento, portare con sé quanti più deputati e senatori possibile per formare gruppi parlamentari alla Camera e al Senato.

Renzi non ha alcuna intenzione di mollare. Le dimissioni dalla segreteria del Pd sono un atto formale ma la sua volontà è di continuare a essere protagonista della scena politica.

Il progetto di un nuovo movimento è un’arma in grado di produrre diversi effetti. In prima istanza, quello di intimorire gli avversari nella battaglia dentro al Pd.

Se poi il Pd fosse perso, si darebbe attuazione all’idea alternativa. L’ex rottamatore si ‘metterebbe in proprio’ sulla scia di quanto fatto da Emmanuel Macron in Francia.

In questo modo, è il calcolo, garantirebbe un ruolo a se stesso e ai suoi fedelissimi e si giocherebbe una nuova scommessa per il futuro. Indebolendo al tempo stesso il Pd fino a rischiare di farlo implodere.

Tra i consiglieri di Renzi, Luca Lotti sarebbe il più scettico, mentre il progetto avrebbe il consenso del tesoriere del partito, Francesco Bonifazi e soprattutto di Maria Elena Boschi, componente fondamentale del ‘giglio magico‘ nonché segretaria della Fondazione Open, centro di elaborazione politica e cuore delle relazioni e del potere del renzismo.

Quanti parlamentari lo seguirebbero? Molti tra gli eletti oggi considerati a lui fedeli non lascerebbero il Pd ma alla fine Renzi potrebbe contare su 20-25 deputati e su un numero di senatori tra i 10 e i 15.

Numeri sufficienti per formare gruppi autonomi sia alla Camera che al Senato.

A quel punto, Renzi potrebbe giocare da battitore libero, anche per partecipare alla formazione di un governo.

La partita del governo è complicatissima, il presidente della Repubblica vuole numeri certi a sostegno dell’esecutivo. Mattarella non ama formule ambigue e ballerine, non vuole sentire parlare, almeno in questa fase, di ‘sostegno esterno’.

L’avversione di Renzi per un appoggio del Pd a un governo del Movimento 5 Stelle è nota.

Formalmente il Pd è contrario anche a qualsiasi forma di collaborazione con un centrodestra egemonizzato da Salvini. Ma a taccuini chiusi i ragionamenti dei renziani sono più sfumati.

I voti degli ipotetici gruppi renziani non sarebbero sufficienti per la formazione di un governo guidato dal centrodestra ma potrebbero essere un tassello fondamentale.

Il nome del movimento? Sconosciuto. Renzi però chiude spesso i suoi comizi con una parola che è un’esortazione ed è anche uno slogan: Avanti

http://www.radiopopolare.it/2018/03/il- ... mocratico/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda mariok il 10/03/2018, 11:20

Non so se sia vera la storia di Renzi che starebbe preparando una nuova scissione.

Vedremo, sta di fatto che non è la prima volta che circola questa voce e pare che per coloro che la diffondono sia più un auspicio che un probabile dato di fatto.

La cosa che colpisce è che siamo un paese che pare non accettare ciò che in altre democrazie mature è quasi normale.

Che un partito venga pesantemente punito alle elezioni, dopo aver prima appoggiato un governo "tecnico" lacrime e sangue ed aver poi governato in una delle più pesanti crisi economiche mai verificatesi dal dopoguerra in poi, per giunta senza avere la maggioranza ed essendo costretto ad un compromesso con una parte di suoi ex-avversari, se non è da considerare normale ed inevitabile, dovrebbe essere almeno fisiologico.

E' nella logica democratica che chi ha sbagliato o ha deluso, a torto o a ragione, gli elettori venga ridimensionato e passi la mano.

E invece qui da noi eminenti commentatori, esperti, professori ed opinion leaders, non fanno altro che cantare il de profundis ad un partito che è stato malgrado tutto votato da 6 milioni di elettori e che, pur dovendo attraversare un'nevitabile fase di crisi e di travaglio, ha tutte le carte, non meno almeno degli altri, per confrontarsi con i suoi 400 mila iscritti e riposizionare la sua linea politica e la sua leadership.

Siamo un paese in cui pare che siano pochi a sapere cosa sia la democrazia. Eppure potremmo imparare da nostri vicini come la Germania. Anche lì le elezioni hanno prodotto una situazione senza vincitori. Ma da persone serie, si sono seduti ad un tavolo ed hanno lavorato pre tre mesi, dopo altri tentativi falliti, per stilare un programma comune tra Cdu e Spd, per poi sottoporlo all'approvazione degli iscritti.

Qui da noi invece quelli che si considerano vincitori (più di uno, e già questa è una stranezza) pretendono che "i vinti" diano i loro voti non sulla base di un pur difficilissimo accordo su programma e struttura del governo, ma per "un obbligo morale" (parole di Pif molto apprezzate sui media). Il tutto condito da toni camorristici del tipo "devono passare per noi" ed altre finezze simili.

Finchè tali tesi bizzarre vengono sostenute da qualche comico, passi. Ma la cosa più triste e preoccupante è che vedono il sostegno di cosiddetti intellettuali e presunti custodi della democrazia, come il prof. Zagrebelsky ed altri.

Pare proprio che non diventeremo mai "un paese normale".
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda Robyn il 10/03/2018, 13:31

Prima del rmg bisogna far scendere la disoccupazione al 5% altrimenti il rmg costerebbe troppo.Fatta scendere la disoccupazione che attuialmente è febbrile si può pensare all'estensione dell'attuale rmg i cui importi devono essere comunque inferiori allla normale retribuzione per spingere a cercare lavoro.Inoltre l'estensione del rmg non comporterebbe neanche l'aumento di spesa se si fà una diversa distribuzione dell'attuale spesa per welfare cioè se si unificano il più possibile le varie prestazioni.E necessario inoltre diminuire la precarietà perche la precarietà costa e toglie altri servizi necessari come ad ex la formazione
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda franz il 10/03/2018, 14:52

Si fa in fretta a dire " far scendere la disoccupazione al 5%".
Non esiste mary Poppins e nemmeno Babbo Natale o Gesù Bambino.
E nemmeno la fatina dei denti.

Il direi che si dovrebbe passare da quello che dovremmo fare a come dovremmo farlo.
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Re: Il Pd faccia un gesto di dignità, si allei con i 5S

Messaggioda Robyn il 10/03/2018, 17:52

Naturalmente bisogna porsi prima l'obbiettivo e poi pensare a come fare se non ci si pone l'obbiettivo neanche c'è un programma non si sà da dove partire.La prima cosa è il cuneo fiscale ,poi bisogna capire che se si diminuisce la settimana lavorativa a cinque giorni dal lun al ven,eliminando straordinari e sabato si riesce a creare qualcosa.I surplus possono essere affrontati con il lavoro intermittente a tempo indeterminato è possibile una certa flessibilità funzionale ad ex entrare un'ora prima uscire un'ora prima e viceversa oppure fermo restando le 40 ore settimanali fare come in Germania in alcuni giorni si lavora 6 ore in altri 9.Poi è normale servirebbero investimenti ad alto moltiplicatore cioè in grado di stimolare tutta la filiera.Ad ex con la crescita il rischio è che il lavoro in più che si crea venga assorbito tutto dagli straordinari cioè è una ricchezza che non si redistribuisce in lavoro
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