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la pluri tax,tassa plurima

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la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda Robyn il 04/03/2018, 15:46

Sull'imposta piatta la propaganda è riuscita a trovare una frase sexy e ingannevole per i suoi effetti negativi la flat tax.L'imposta progressiva che rappresenta l'intelaiatura della liberal democrazia ha bisogno di un nuovo nome perche il vecchio è stantio.Ad ex pluri tax che stà ad indicare più aliquote marginali in genere cinque,tassa plurima tradotta in italiano
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Re: la pluri tax

Messaggioda franz il 04/03/2018, 16:18

Sarà che rappresenta l'intelaiatura ma oggi in Italia solo IRPEF è progressiva, tutto il resto (IVA, Accise, indirette, IRES, IRAP ... ) è proporzionale (quindi flat).

Per le sole entrate tributarie (512'409 milioni di Euro nel 2017) l'IRPEF rappresenta il 35.8%. Poco più di 1/3.
http://www.francomostacci.it/?page_id=753
Ma se andiamo a prendere in considerazione anche i contributi, che come noto sono proporzionali, allora la parte di prelievo progressivo si riduce al 25%. Un quarto. E qualcuno vorrebbe tutto"flat"?

Il problema è che essendo IRPEF l'unica imposta progressiva hanno esagerato con la progressività tassando esageratamente gli alti redditi e quindi la reazione ovvia è quella di proporre soluzioni "flat" che tra l'altro nessun paese evoluto ha. Invece la soluzione è ridurre le necessità di gettito (riducendo la spesa pubblica e previdenziale) e rimodulando le imposte, sia abbassando le aliquote fisse eccessive, iniziando dai contributi, sia diminuendo le aliquote progressive.

Ma questo nessun partito vuole proporlo.

Pare quindi che in Italia di tutto si possa parlare tranne che di liberal-democrazia, iniziando dall'inesistenza di qualsiasi cosa che sia liberal-XXXXX.
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Re: la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda Robyn il 04/03/2018, 17:40

L'IVA anche in alcuni casi presenta la progressività sui beni di lusso cioè è plurima l'IRES e l'IRAP non si sà che tasse siano e probabilmente si possono eliminare eliminando buona parte dei 175mld di euro di deduzioni e quindi far far rimanere solo l'IVA e l'IRPEF e quindi un fisco più semplice.Per l'IRPEF l'aliquota marginale massima potrebbe essere del 36% ma mantenendo le cinque aliquote per ragioni di giustizia sociale.L'IVA in genere ha un'aliquota costante perche non si possono presentare le dichiarazioni dei redditi ad ogni bene acquistato cioè è un'imposta indiretta.L'IRES e l'IRAP mi pare che gravino sul costo del lavoro facendolo aumentare.La tassa plurima cioè ex progressiva evita la concentrazione della ricchezza la flat tax invece non fà che aumentare le diseguaglianze sociali fra chi ha tanto e chi niente e favorisce la nascita di monopoli cancellando di fatto la capillarità della ricchezza la pluralità delle piccole e medie aziende perche è una tassa piatta
Ultima modifica di Robyn il 04/03/2018, 18:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda franz il 04/03/2018, 18:04

l'IVA sui beni di lusso è stata abolita mi pare nel 1992 o 1993.
Era comunque un'idiozia totale che uccise diversi mercati (nautica, auto di lusso etc).

In diversi paesi i contributi invece di essere ad aliquota fissa hanno una certa progressione iniziale ed una no-tax area sotto certi importi. Anche IVA dovrebbe avere un minimo di imponibilità.
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Re: la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda Robyn il 04/03/2018, 18:08

Sarebbe interessante capire quali tasse gravano sul costo del lavoro.L'IRAP a che serve?si può eliminare trovando le coperture?quali altre tasse si possono eliminare sul costo del lavoro?
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Re: la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda franz il 04/03/2018, 19:40

Robyn ha scritto:Sarebbe interessante capire quali tasse gravano sul costo del lavoro.L'IRAP a che serve?si può eliminare trovando le coperture?quali altre tasse si possono eliminare sul costo del lavoro?

A gravare sul costo del lavoro sono contributi e imposte ma ci sono anche altre imposte che gravano sui costi societari e che vengono traslate sui prezzi di vendita. Quando compri il pane, il latte, una maglietta, un computer, paghi tutta una serie di cose che sono per esempio il costo dell'assicurazione che l'azienda ha firmato sullo stabile e l'eventuale imposta di bollo, paghi per tutte le pratiche burocratiche, che sono una tassa occulta, paghi anche il tempo dedicato a pagare le tasse a compilare moduli. Fare questo calcolo non è facile. La stima è che per l'Italia siamo attorno al 67% dei profitti commerciali (sono escluse le tasse dei lavoratori e l'IVA). Ultimamente il dato italiano è sceso verso il 48% ma si tratta, mi dicono di un valore valido per le nuuove aziende costituite, che hanno agevolazioni.
Treovi questi dati come TTR (Total Tax Rate) https://data.worldbank.org/indicator/IC ... ions=IT-XC

Per il carico sul costo del lavoro devo cercare nel database OECD, appena ho tempo.
Trovato subito: https://www.oecd.org/eco/surveys/italy- ... talian.pdf

Cercare "costi del lavoro per unità di prodotto" e "Tasso medio di oneri sociali" (pag. 25 di 71)
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Re: la pluri tax,tassa plurima

Messaggioda Robyn il 04/03/2018, 20:32

Sull'assicurazione che paga l'azienda e che viene traslata sul costo del lavoro non possiamo farci niente di sicuro la burocrazia incide ed è da diminuire drasticamente,incidono gli sprechi nella Pa che si trasferiscono sui contributi sociali.In genere si tratta di fare un taglio selettivo ed intelligente senza toccare le prestazioni sociali necessarie.Altro modo per diminuire il costo del lavoro è l'innovazione tecnologica,che permette di produrre più beni a parità di tempo cioè diminuisce il costo unitario nell'unità di tempo.Ad ex è estremamente interessante l'esempio della levis sull'uso del laser e questo senza che si sia diminuito il personale.Per essere più competitivi è necessario puntare sull'innovazione è bene avere un'industria altamente competitiva grazie ad investimenti nelle linee di produzione e alla ricerca scientifica sull'innovazione di un bene su materiale in lega,resistente,leggero,biodegradabile etc.La diminuzione del cuneo fiscale è legata per lo più a mantenere produzioni che non sono ad alto valore aggiunto perche ci sono anche quelli che fanno fatica a formarsi per ragioni diverse e potrebbero rappresentare gli esclusi di domani,ma il cuneo fiscale riguarda anche le industrie altamente competitive che producono beni ad alto valore aggiunto
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