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Boicottiamo Whirlpool

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda flaviomob il 19/02/2018, 15:40

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... u/4170150/

...
Li chiama “gentaglia” e annuncia di non avere più intenzione di riceverli. Salta la trattativa tra il governo ed Embraco, l’azienda brasiliana che aveva annunciato 497 licenziamenti tra i 527 dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri , in provincia di Torino. “Ho parlato per telefono con l’azienda e ho spiegato che la loro proposta, sul passaggio dei lavoratori al part-time, non è accettabile”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a margine di una conferenza stampa spiegando di aver fatto a Embraco una controproposta “sul ritiro dei licenziamenti e il passaggio alla cassa integrazione per avviare un processo di reindustrializzazione” dicendosi anche disponibile “a scrivere una lettera di mio pugno rassicurandoli se hanno dubbi”.

E invece dai vertici di Whirlpool (che controlla Embraco) è arrivato il pollice verso.“Embraco ha risposto negativamente, si conferma un atteggiamento di totale irresponsabilità dell’azienda. Le loro motivazioni dimostrano una mancanza di attenzione al valore delle persone e alla responsabilità sociale dell’impresa”, ha detto Calenda. “Adesso – ha aggiunto il ministro – non ricevo più questa gentaglia perché onestamente ne ho avuto fin sopra i capelli di loro e dei loro consulenti del lavoro italiani che sono qua”.

Ma perchè la multinazionale che produce compressori per i frigoriferi della Whirlpool non intende trattare sui quasi 500 licenziamenti annunciati nelle scorse settimane? “Dicono – spiega sempre il ministro dello Sviluppo economico – che devono per forza licenziare ora perché altrimenti hanno un problema con la borsa: non mi era mai capitato di sentirlo. Ci troviamo di fronte al peggior caso di una multinazionale che dimostra totale mancanza di sensibilità nei confronti del lavoratori e totale mancanza di rispetto nei confronti del governo. Ne prendiamo atto ed agiremo di conseguenza. Nel frattempo attiviamo urgentemente un lavoro con Invitalia per cercare di trovare un percorso di reindustrializzazione in tempi molto brevi perché abbiamo poco piu di un mese di tempo”. Domani Calenda sarà sarà Bruxelles per incontrare il Commissario Ue Vestager.

...


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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda pianogrande il 19/02/2018, 15:54

Qui diventa importante anche chiarire se ci sono di mezzo aiuti di stato.

Molto importante ma ormai paghiamo con l'abbandono del nostro territorio il fatto che l'unico elemento decisivo della bassa tecnologia a cui ci ha portato una classe imprenditoriale di furbi, falliti e mantenuti è il costo del lavoro.

Tecnologie facilmente esportabili verso paesi a costo più basso non vedo perché non dovrebbero traslocare.

Il rimedio non è fare i duri arrabbiati sdegnati ma incoraggiare la ricerca, incoraggiare le aziende che investono per l'ammodernamento, per la razionalizzazione... per il nuovo.

La classe/l'attività imprenditoriale va selezionata anche dalla politica (oltre che, ovviamente, dal mercato).

Diversamente e lasciando fare all'inventiva furbesca e malandrina e clientelare, questi sono i risultati.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda Robyn il 20/02/2018, 14:42

Quello che serve è qualcosa contro i processi di delocalizzazione industriale e Calenda fà bene ad operare in tal senso già le norme antidumping le contrastano ma non sono sufficenti.Che cosa fare?come evitare che avvengano processi di delocalizzazione?Che cosa è il fondo per evitare le delocalizzazioni industriali?
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda franz il 20/02/2018, 18:57

Premesso che il boicottaggio è un reato previsto dal codice penale, per chi lo propaganda, non per chi lo applica, ha senso boicottare produttori di beni di largo consumo, che si comprano spesso .... ma un frigorifero si compra, se si è sfortunati, ogni 10 anni. Ho appena cambiato il mio che durava da 22. ;)

Chiarito questo l'aspetto politicamente importante nei due casi in questione (Wirpool e Honeywel) è, come diceva pianogrande, vedere se ci sono stati aiuti di stato slovacchi. Per questo Calenda va a Bruxelles.

Un'azienda ha diritto di trasferirsi dove vuole e nei paesi civili ci sono i sussidi di disoccupazione per sostenere il reddito di chi perde il lavoro. In Italia abbiamo la Cassa Integrazione ma è una cosa completamente diversa. Funziona se l'azienda attraversa un periodo di crisi e vuole mantenere l'organico, in attesa di una riconversione. Non è il caso in questione. Quelle due aziende se ne vogliono semplicemente andare in un altro paese membro della UE.

Invece è giusto chiedersi se il trasferimento delle due aziende in Slovacchia sia stato originato da indebiti aiuti di stato.
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda Robyn il 20/02/2018, 19:31

I fondi europei non possono essere utilizzati per diminuire il costo del lavoro altrimenti ci sarebbe il dumping fra paesi dell'eurozona.Poi per evitare delocalizzazioni serve un fondo che aiuti le aziende in crisi negli investimenti ad essere più competitive.Infatti la moda degli ultimi anni è che le multinazionali spesso rilevano pezzi della nostra industria in crisi stanno un pò e poi trasferiscono le produzioni in paesi che praticano situazioni di vantaggio.Le multinazionali operano in più paesi ed hanno una grande capacità finanziaria perche vanno in paesi in cui è bassa la tassazione e il costo del lavoro.Il punto centrale non sono gli investimenti esteri ma quali multinazionali si attraggono in Italia.Se si fanno legislazioni cattive sul lavoro si attraggono cattivi investimenti che successivamente fanno la spoliazione.La spoliazione significa impoverimento generale perche le industrie che se vanno non contribuiscono più al gettito fiscale con progressivo impoverimento.Anche vero però che in Italia dobbiamo diminuire il cuneo fiscale al 30% per essere più competitivi e non possiamo più essere latitanti
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda flaviomob il 20/02/2018, 20:16

Il boicottaggio tramite propaganda è un reato istituito durante il fascismo ed è in palese contrasto con il diritto alla libertà di espressione e di pensiero sancita dalla Costituzione repubblicana. L'articolo del codice penale rimane oggi in vigore ma è sostanzialmente inapplicabile, dato che si dovrebbe dimostrare come il boicottaggio leda nel suo insieme l'economia nazionale, oggetto del reato, che peraltro si imputerebbe a chi svolge attività sindacale.

Se Whirlpool non vuole produrre in Italia, liberissimi gli italiani di non acquistare prodotti Whirlpool. E' il libero mercato.


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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda Robyn il 20/02/2018, 21:24

Il fondo per aiutare le aziende in crisi può essere realizzato sotto forma assicurativa da tutte le aziende.In questo modo quando un'azienda è in crisi anziche essere rilevata da una multinazionale si può attingere liquidità per fare investimenti in quell'azienda.Poi c'è sempre il tema del cuneo fiscale che non può più aspettare
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda franz il 21/02/2018, 8:17

Quelle due aziende non sono in crisi. Vogliono solo trasferire altrove la produzione.
Chiaro che io sono libero di comprare il prodotto di un'azienda invece di un'altra e che questo non è reato.

Il reato insorge nelle seguenti fattispecie:
Dispositivo dell'art. 507 Codice penale
Fonti → Codice penale → LIBRO SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo VIII - Dei delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio → Capo I - Dei delitti contro l'economia pubblica

Chiunque, per uno degli scopi indicati negli articoli 502, 503, 504 e 505, mediante propaganda(1) o valendosi della forza e autorità di partiti, leghe o associazioni, induce una o più persone a non stipulare patti di lavoro o a non somministrare materie o strumenti necessari al lavoro, ovvero a non acquistare gli altrui prodotti agricoli o industriali, è punito con la reclusione fino a tre anni.
Se concorrono fatti di violenza o di minaccia, si applica la reclusione da due a sei anni [510-512].

https://www.brocardi.it/codice-penale/l ... rt507.html
In effetti per come è configurato questo dispositivo si tratta di reprimere un tentativo di ostacolare il libero mercato, tramite la forza, l'autorità a di gruppi organizzati. In effetti è un reato contro la libertà economica.
La sola propaganda non è però piu' perseguibile salvo che "non raggiunga un grado di intensità e di efficacia tali da superare i limiti democratici della libera manifestazione del pensiero".

Piuttosto solo nella sinistra estrema (e anche nella destra salviniana e sovranista) girano queste idee di risolvere il tutto con un boicottaggio. Il vero problema da discutere e affrontare è quello degli (eventuali) aiuti di stato.

Il problema è definire il concetto di aiuto di stato.
Per me è abbastanza chiaro. Se lo stato slovacco predispone un incentivo economico o altri incentivi che hanno valore economico solo per l'azienda X (che sia Embraco e/o Honeywell) è sicuramente un aiuto di stato.
E questo vale sia se l'aiuto economico all'azienda X è dato per non farla andare via.

Se tuttavia uno stato predispone incentivi generalizzati per tutte le imprese neonate, per le startup, per chi si insedia, se per esempio garantisce per un certo numero di anni una riduzione di tasse e contributi per il personale neo assunto, per i giovani, se predispone riduzione per l'acquisto del terreno e/o la costruzione dello stabilimento, allora l'aiuto è giustificato come aiuto allo sviluppo. L'Italia lo ha fatto e mi pare lo faccia ancora nel Mezzogiorno. È un aiuto di Stato che la UE ammette e supporta essa stessa con dei fondi verso regioni disagiate.
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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda flaviomob il 21/02/2018, 13:47

Quindi tu franz eri di sinistra o di destra estrema, quando invitare a boicottare i distributori Esso?


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Re: Boicottiamo Whirlpool

Messaggioda pianogrande il 21/02/2018, 14:45

flaviomob ha scritto:Quindi tu franz eri di sinistra o di destra estrema, quando invitare a boicottare i distributori Esso?


E' così importante stabilirlo per questo dibattito?
Fotti il sistema. Studia.
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