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ONG

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

ONG

Messaggioda flaviomob il 18/02/2018, 1:48

La caccia alle streghe contro le Ong

Una legge le strangola in Ungheria, patria di Soros. In Italia un controverso codice le prende di mira. E gli Usa le bombardano «per errore». Analisi di un'ossessione globale.

BARBARA CIOLLI

La guerra alle Ong è legge. In Ungheria, dove l'8 aprile 2018 si voterà per le Legislative, il premier demagogo Viktor Orban ha fatto approdare in parlamento un pacchetto largamente annunciato contro le organizzazioni umanitarie che aiutano i migranti. Nomen omen: il piano viene chiamato «Stop Soros!», lo slogan che presto campeggerà su migliaia di cartelloni di propaganda del partito Fidesz, a Budapest e in tutte le campagne magiare. Il bersaglio è sempre lui: l'investitore e filantropo multimilionario pro globalizzazione, americano di origine ungherese, George Soros accusato di foraggiare tutte le Ong del mondo.

LA LEGGE UNGHERESE. Orban non ha dubbi: è Soros che scatena le rivolte (negli ex Paesi sovietici, in Medio Oriente, in Nord Africa) e che vuol far accogliere centinaia di migliaia di profughi, più di 1 milione dal 2015, all'Ue. La proposta di legge in via d'approvazione dai deputati di Fidesz, partito cristiano-conservatore diventato xenofobo per cavalcare lo Zeitgeist, in maggioranza per oltre due terzi in parlamento, incatena le Ong: già obbligate a registrarsi, per agire avranno bisogno dell'autorizzazione del governo revocabile per motivi di sicurezza. Dovranno tenersi a distanza dalle frontiere e, come nel fascismo, potranno essere sciolte dalle autorità.

Per le Ong in Ungheria è introdotta anche una tassa del 25% sulle donazioni dall'estero, la cosiddetta «tassa Soros» contro gli «agenti stranieri», ritenuti intenzionati a rovesciare governi e mischiare popoli e nazioni. Nulla di nuovo sotto il gelido sole di Budapest: Orban è il premier che ha caricato migliaia di profughi su treni e pullman verso l'Austria e la Germania, murando poi i confini meridionali dell'Ungheria con chilometri di barriere di filo spinato presidiate da esercito, polizia e bande di picchiatori neonazi. Il problema è che la caccia alle streghe contro Soros e le Ong ormai è ovunque. Come se ogni male venisse da loro.

LE ACCUSE ALLE ONG. Nessuno può negare che Soros sia un grande finanziatore di organizzazioni umanitarie e reti di attivisti, specialmente in Ungheria dove ha fondato la prestigiosa Central European University che Orban vuole far chiudere. Né si possono minimizzare gli abusi e molestie emerse o confessate da grandi Ong quali Oxfam, Medici senza frontiere e Save the Children. Com'è vero che alcune Ong siano vicine da sempre a intelligence e ambienti diplomatici, se non addirittura loro strumento. Che dei cooperanti, specie di alto grado, vivano strapagati nel lusso. E che anche nelle Ong da che mondo è mondo qualche volta si rubi, anche in Italia.

Ma pensare e legiferare che Soros sia il deus ex machina di reporter che narrano i drammi dei migranti o delle Ong che strappano civili (migliaia le donne e i bambini) dalla morte nel Mediterraneo dove papa Francesco ha gettato corone di fiori è la retorica del complotto assurta a realtà. A gennaio Save the Children è stata attaccata dall'Isis in Afghanistan, dove nel 2015 un ospedale di Medici senza frontiere fu target di un raid «per errore» degli Usa, un altro ancora prima lo era stato nella Striscia di Gaza di un missile israeliano. Ciò nonostante, decine di medici e operatori anche italiani di Ong continuano – alcuni da volontari – a salvare vite sotto le bombe.

AIUTARLI A CASA LORO. Agenti provocatori pagati dalla Cia per destabilizzare Paesi scomodi? Prima che in Ungheria, dal 2017 in Italia il controverso codice di condotta per le Ong del piano Minniti anti-migranti impone loro limitazioni e controlli della polizia sulle navi durante missioni che dovrebbero restare neutrali. Per spezzare il ponte dei salvataggi nel Mediterraneo era necessaria una guerra tra Ong, spaccarle tra firmatarie e non firmatarie del codice. E meno di un anno dopo il #metoo dilaga anche tra le organizzazioni umanitarie: solo Oxfam in tre giorni ha perso 1.200 donatori per versamenti di oltre 162 mila euro e a rimetterci davvero saranno migliaia di sfollati e indigenti da «aiutare a casa loro». Come chiede pure Orban.

Medici Senza Frontiere

Il 90% del campo d'azione di Oxfam, Medici senza frontiere o Save the Children, solo per citare le Ong coinvolte in vicende di abusi, non è sulle costose navi schierate per l'emergenza nel Mediterraneo ma nei campi e nei villaggi dei Paesi in guerra e in via di sviluppo: a combattere la povertà, educare e curare le popolazioni. E se sui vertici di Oxfam pende la grave accusa di aver insabbiato casi di abusi e festini con ragazze in miseria, Medici senza frontiere e Save the children balzano agli onori delle cronache nientemeno che per aver diffuso personalmente, in un'operazione di trasparenza, i dati sulle mele marce allontanate – poche decine, su decine di migliaia di operatori – per molestie o abusi denunciati.

OPERAZIONE TRASPARENZA. A Save the Children nessuna delle 31 molestie segnalate tra il 2016 e il 2017 era verso minori o beneficiari dei progetti. A Medici senza frontiere, vittima a febbraio in Siria di un raid su un centro sanitario, 19 persone dello staff su oltre 40 mila nel 2017 sono state rimosse per 40 abusi individuati, in due casi verso esterni. Da Budapest la Hungarian Helsinki Committee (finanziata anche da Soros, sì), unica Ong ad avere ancora accesso ai centri per richiedenti asilo e profughi svuotati da Orban, denuncia «l'offensiva contro le organizzazioni civili». Una legge che «non tassa i trafficanti ma le associazioni e le fondazioni che assolvono un importante ruolo sociale».

http://www.lettera43.it/it/articoli/mon ... ia/217972/


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Re: ONG

Messaggioda trilogy il 18/02/2018, 12:47

flaviomob ha scritto:La caccia alle streghe contro le Ong

Una legge le strangola in Ungheria, patria di Soros. In Italia un controverso codice le prende di mira. E gli Usa le bombardano «per errore». Analisi di un'ossessione globale.

BARBARA CIOLLI

[..]La guerra alle Ong è legge. In Ungheria, dove l'8 aprile 2018 si voterà per le Legislative, il premier demagogo Viktor Orban ha fatto approdare in parlamento un pacchetto largamente annunciato contro le organizzazioni umanitarie che aiutano i migranti. Nomen omen: il piano viene chiamato «Stop Soros!», lo slogan che presto campeggerà su migliaia di cartelloni di propaganda del partito Fidesz, a Budapest e in tutte le campagne magiare. Il bersaglio è sempre lui: l'investitore e filantropo multimilionario pro globalizzazione, americano di origine ungherese, George Soros accusato di foraggiare tutte le Ong del mondo....


Soros sarebbe bene tenerlo a parte. Le sue organizzazioni e le sue attività hanno finalità tutte da chiarire.


OLTRE IL COMPLOTTISMO: SVELATA LA LISTA DEI 226 PARLAMENTARI EUROPEI CONSIDERATI ‘AFFIDABILI’ DAL MILIARDARIO.
I loro nomi compaiono in un documento interno della Open Society che è una mappa dettagliata fino alla maniacalità sul Parlamento Europeo e la sua struttura, le sue ramificazioni, al centro della quale ci sono 226 parlamentari sui 751 dell’intero Parlamento, 7 vicepresidenti, decine di coordinatori e di questori, i membri di 11 commissioni e 26 delegazioni, tutti definiti affidabili alleati già dimostratisi tali o che tali possono diventare, assieme al gruppo dei loro assistenti, collaboratori, funzionari e portaborse a titolo vario...........

fonte: http://m.dagospia.com/maglie-soros-svel ... rio-159870
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Re: ONG

Messaggioda franz il 18/02/2018, 13:03

A proposito di affidabilità, quanto lo è Dagospia?
Una testata di gossip e sesso. Come un tabloid inglese :-)
A me pare spazzatura ma forse in mezzo al pattume si nasconde, per caso, qualche cosa di vero.
Ma non è detto che riguardi un personaggio cosi chiacchierato come Soros.
Interessante l'articolo sui pomodori, tranne quello sui pomodori "eccitati". :lol:

http://www.dagospia.com/
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ONG ed ora anche ONU

Messaggioda franz il 27/02/2018, 16:56

SIRIA, “DONNE ABUSATE DALL’ONU IN CAMBIO DI CIBO”/

Operatori Ong coinvolti, nuovo scandalo aiuti umanitari Siria, nuovo scandalo ong: "donne abusate sessualmente in cambio di cibo e aiuti umanitari". Operatori Onu e di altre ong coinvolti nell'inchiesta-denuncia della Bbc, parla una cooperante

27 FEBBRAIO 2018 NICCOLÒ MAGNANI

Scandalo ong in Siria (LaPresse)
Nuovo scandalo che pesa come un macigno - qualora fosse confermato e verificato - attorno al mondo delle Ong: questa volta è la Siria il teatro degli orrori (non solo per la guerra) con operatori dell’Onu e di altre organizzazioni non governative che sono accusati di aver ricattato con prestazioni sessuali in cambio di cibo e aiuti umanitari. Lo ha rivelato in una intervista potenzialmente “bomba” una cooperante in Siria, tal Danielle Spencer. Che accusa senza freni: «Donne siriane sono state abusate da operatori dell’Onu e di altre ong che scambiavano cibo e altri aiuti con favori sessuali». L’indagine ha preso inizio circa tre ani fa dopo le prime denunce sparse arrivate, ma se secondo la tv britannica gli abusi non sono certo terminati: come rivela Repubblica, «operatori umanitari hanno riferito alla Bbc che lo sfruttamento delle donne era arrivato a un livello tale che molte siriane per lungo tempo hanno evitato di recarsi nei centri di distribuzione degli aiuti, perché era dato per scontato che chi aveva ricevuto aiuti aveva dato in cambio prestazioni sessuali».

L’INCHIESTA DELLA BBC
«Non consegnavano gli aiuti fino a che le donne non si concedevano», ha rivelato ancora la cooperante alla Bbc che dopo i recenti scandali di Oxfam e Save the Children, torna a smuovere le acque attorno al mondo delle ong. La Spencer parla di quanto visto e denuncia senza se e senza ma l’intera cooperazione di molte ong in territorio siriano: «Mi ricordo di una donna che piangeva in una stanza, stava molto male. Una donna che si trova in un centro e aspetta di ricevere cose essenziali per poter vivere come cibo o sapone deve essere protetta. L’ultima cosa di cui ha bisogno è un uomo che la ricatti chiedendole di fare sesso con lei in cambio di quegli aiuti». Il report dell’intera inchiesta è intitolati «Voci dalla Siria 2018» e si leggono orrori e drammi silenziati fino ad oggi all’opinione pubblica: si legge ad esempio, «Ci sono stati esempi di donne o ragazze che sposavano per un breve periodo di tempo i responsabili della distribuzione di aiuti per ricevere cibo. O di queste persone che chiedevano alle donne il numero di telefono prima di consegnare i pacchi. O le costringevano a farsi accompagnare a casa per avere qualcosa in cambio del cibo».

http://www.ilsussidiario.net/News/Ester ... ri/808954/
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