uno degli elementi di successo dell'economia cinese viene attribuito alle mamme e ai genitori cinesi, che a cominciare dalla scuola pretendono moltissimo dai figli. Non come i genitori italiani che vanno a litigare con il professore se quel somaro del figlio prende un brutto voto
Mah. Il modello educativo cinese è molto discutibile. Molti genitori cinesi usano mezzi coercitivi che in occidente non sono più ammessi dalla legislazione e violano quelli che noi diamo per assodati diritti dei bambini. Inoltre la tanto decantata economia cinese, a parte che si trova sotto la cappa di un regime monopartitico dirigista che applica in maniera diffusa la pena di morte con numeri record (nel 1998 una condanna a morte per un furto equivalente a 7,85 euro), produce un pil pro capite inferiore alla media mondiale (84 posto su 185, l'Italia è trentunesima).
https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_PIL_(PPA)_pro_capite
Una particolarità di molte famiglie cinesi presenti sul territorio milanese è il ritmo lavorativo forsennato degli adulti del nucleo (genitori, figli maggiorenni) 14-15 ore al giorno, mentre i figli minori vivono di fatto in solitudine, cucinano da soli etc senza vedere i genitori fino alle 22-23 di sera e in alcuni casi (segnalati ai servizi sociali) in case in condizione igieniche precarie, non per cattiva volontà ma perché il ritmo lavorativo non permette ai genitori di trovare il tempo per pulirle (domeniche e festivi ovviamente non esistono). Talvolta i figli adolescenti escono di casa tutto il giorno, finita la scuola e nessuno sa cosa fanno fin quasi a notte inoltrata.
Il modello (anti)educativo italiano, d'altra parte, si è effettivamente involuto con un'esplosione di casi di genitori che denunciano gli insegnanti. Non dimentichiamoci però che le riforme del sistema scolastico hanno favorito una concorrenza al ribasso tra scuole simili, per cui i dirigenti scolastici sono più attenti al numero di iscrizioni e al giudizio di (certi) genitori che alla qualità dell'insegnamento e del metodo educativo. Inoltre aumentano i casi di studenti di scuole private promossi a colpi di... generose "donazioni" del papi (clamoroso un caso milanese di una studentessa ammessa alla maurità dopo essersi assentata per quasi tutto l'anno scolastico).