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liberi di partire liberi di rimanere

MessaggioInviato: 14/01/2018, 15:05
da Robyn
Per gestire l'immigrazione servono intese di partnership con i paesi di provenienza dei migranti programmi di sviluppo interagire con le grandi organizzazioni internazionali Fao,Unchr,Fmi ,Nazioni Unite,Unesco,fermare il traffico di armi e i regimi sanguinari serve un programma di contracezzione per l'eccesso di natalità cioè è necessaria una procreazione responsabile in Africa.Solo così si potrà stabilire il principio liberi di rimanere liberi di partire.La cosa è differente per i rifugiati ed è normale che dobbiamo farcene carico è una cosa più che scontata chi nel suo paese non usufruisce delle libertà ed è perseguitato ha diritto d'asilo nel nostro paese e usufruire delle libertà garantite dalla nostra costituzione.Altra cosa da sottolineare a Francesco è la cristianità che per essere vivescente deve vivere nel paese.Ad ex ci sono delle suore che sono assunte attraverso diversi tipi di contratti regolari nelle aziende attraverso l'agenzia per l'impiego e agenzie interinali altri sono laici della chiesa in borghese altri sono laici cristiani suore in abito o in borghese che per loro libera scelta vivono in carcere per capirne le sofferenze ma naturalmente è una libera scelta che può essere solo sperimentale e per alcuni giorni perche non si può stare in carcere senza aver commesso i reati.Solo così la chiesa cattolica vivendo nel paese può capirne le difficoltà,che non significa uniformarsi alle mode e ai dogmi del momento,cioè stando nel paese può capire le difficoltà che vive chi è detenuto di cosa è la precarietà cioè diventa una chiesa vivescente

Re: liberi di partire liberi di rimanere

MessaggioInviato: 14/01/2018, 20:56
da Robyn
Forse si è malcapito che cosa significa liberi di restare liberi di partire.Pensare ai flussi significa pensare a non sviluppare l'Africa Subhshariana affinche ci siano i flussi,significa fare dell'extracomunitario una persona usa e getta ,cioè quando il lavoro non c'è più si dice tornatene al tuo paese.La concezione liberi di restare liberi di partire è differente e ricostruisce la libertà di circolazione.Per farlo la prima cosa è sviluppare quei paesi,liberarli dal gioco delle guerre civili,del commercio delle armi,dalle dittature sanguinarie affinche ci siano tutte le libertà e siano garantiti standart di vità più che sufficenti.In quest'ambito non si è costretti ad andare via per necessità ma si è liberi di rimanere benissimo nella propria terra di origine ,ma allo stesso può esserci chi in un'ambito di libertà e di benessere di quei paesi decida di andare via,cioè di andare dove ti porta il cuore il che significa laicamente la libertà di circolazione che c'è in ambito europeo

Re: liberi di partire liberi di rimanere

MessaggioInviato: 14/01/2018, 23:32
da flaviomob
Collegandoci al tema dell'università, una sorpresa:

http://www.truenumbers.it/immigrati-istruzione/

Gli immigrati di seconda generazione in Europa hanno un elevato livello d’istruzione, addirittura superiore a quelli dei non immigrati. Possibile? Si, lo dicono i numeri.

Il grafico mostra il tasso di istruzione terziaria, cioè la laurea, degli immigrati di prima e seconda generazione, di età compresa tra i 25 e i 54 anni, paragonato a quella dei “nativi” europei. Risultato: il 37,5% degli immigrati ha una laurea contro il 30,9% dei nativi europei.

Re: liberi di partire liberi di rimanere

MessaggioInviato: 14/01/2018, 23:36
da Robyn
Non si può che essere lieti.Anche i giovani russi per la maggior parte hanno tutti una laurea