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no al salario minimo

MessaggioInviato: 14/01/2018, 13:31
da Robyn
Fissare un minimo retributivo porta al rischio concreto del lavoro nero.Altra cosa è invece l'integrazione al minimo realizzata con l'imposta negativa e può essere utile per il lavoro intermittente per altri minimi tabellari del ccnl dove non si raggiunge un minimo sufficente di retribuzione.Anche questo tipo di soluzione può presentare il rischio degli abusi perche le aziende possono usare l'integrazione al minimo per far scendere il costo del lavoro con la conseguenza di aumentare i costi sulla fiscalità generale.La soluzione può essere fissare dei limiti ad alcune formule flessibili che non sono limiti rigidi ,ma che se sforati dalle aziende comportano delle maggiorazioni di costo.Sappiamo che gli abusi dipendono dal fatto che le aziende in Italia a differenza di altri paesi non usano le formule flessibili in relazione alle reali esigenze aziendali,ma ne fanno un abuso illogico e irrazionale.Poi c'è il capitolo contributi e per le formule flessibili parte o tutto i contributi possono essere figurativi

Re: no al salario minimo

MessaggioInviato: 15/01/2018, 3:47
da flaviomob
Sì al salario minimo. Per combattere il nero servono leggi concrete e controlli, mica paghe da fame.

Re: no al salario minimo

MessaggioInviato: 15/01/2018, 6:00
da Robyn
si al minimo retributivo che sò di 1000 euro però realizzato in modo diverso con l'integrazione al minimo attraverso l'imposta negativa e non semplicemente elevano il minimo dei ccnl ,basta con le ricette degli anni 70

Re: no al salario minimo

MessaggioInviato: 15/01/2018, 11:54
da franz
Il problema non è tanto il concetto di salario minimo (orario) ma l'importo che la legge vorrà stabilire.
Mi pare (ma chi ha dati piu' esatti li riferisca) che l'importo previsto dal PD sia superiore al salario minimo tedesco, cosa che considerando che là le paghe sono molti piu' alte, è un errore. Avevo letto male?

Un salario minimo troppo basso non serve a nulla, uno troppo alto si ritorce contro il personale poco qualificato (perdita del lavoro) e si trasforma, nel tempo in un notevole appiattimento salariale (verso il minimo) e quindi va contro i lavoratori.

Tutto dipende dall'importo.
Per me dovrebbe variare a seconda della zona e della categoria di lavori. Ma poi diventa troppo complicato.

Re: no al salario minimo

MessaggioInviato: 15/01/2018, 14:08
da franz