Una parte dell'editoriale di oggi su Repubblica
La verità è che il problema della governabilità non è ancora risolto e non lo sarà dopo le elezioni del 4 marzo. Se nessun partito raggiunge con le sue alleanze la maggioranza, ma ne resta ben distante (le valutazioni del centrodestra sono date dai sondaggi odierni che lo portano fino al 35) la soluzione sarà soltanto una: il presidente Mattarella manterrà al governo Paolo Gentiloni almeno per quattro mesi, forse per sei e forse addirittura per un anno. Sarà probabilmente qualificato come governo di ordinaria amministrazione, il che significa per fortuna ben poco poiché quella definizione non precisa il contenuto dell’amministrazione ordinaria: tutto è ordinaria amministrazione nei governi democratici i quali hanno l’obbligo d’intervenire tutte le volte che l’ordinaria amministrazione richiede interventi di contenuto della massima importanza.
Questo è il futuro. Nel frattempo la legge elettorale dovrà esser cambiata e secondo me l’ideale sarebbe quello della legge De Gasperi che fu chiamata legge truffa mentre non lo era affatto. Gentiloni, l’ho già detto varie volte ma mi fa piacere ripeterlo, ha un governo di prim’ordine e di prim’ordine sono soprattutto lui e i suoi ministri che abbiamo già indicato. Un partito aperto e un governo efficiente possono porre le premesse di nuove elezioni quando Gentiloni avrà esaurito il suo compito e queste nuove elezioni con una legge opportunamente modificata potrebbero farci uscire dall’ingovernabilità.