Il programma dei grillini

[ranvit]

http://www.lastampa.it/2018/01/05/italia/politica/cento-miliardi-di-spesa-in-pi-per-almeno-due-o-tre-anni-gUdPYQznoY7AuXSPf3HOuK/premium.html

“Cento miliardi di spesa in più per almeno due o tre anni”

Il programma dei grillini: “Debito giù solo in una seconda fase”. Taglio iniziale a tutte le pensioni, poi quelle superiori a 5000 euro

Mentre a Berlino l’orologio del debito pubblico ha iniziato ad arretrare per la prima volta in vent’anni, qui occorre prepararsi a veder crescere la montagna verso nuove vette. Alle 20.30 di ieri il contatore dell’Istituto Bruno Leoni calcolava 2.253 miliardi di euro. Cresce al ritmo di 2.100 euro al secondo, eppure non c’è partito che consideri la riduzione della spesa una priorità. Prendiamo il Movimento Cinque Stelle: il punto più qualificante del programma è un aumento della spesa di circa 1...continua
ALESSANDRO BARBERA

[pianogrande]

A pagare c’è sempre tempo.
Magari con un bel governo tecnico e poi si riparte.
Taglio delle pensioni che è la concretizzazione del conflitto generazionale perché di conflitti c’è un gran bisogno per comandare e nascondere la spazzatura sotto il tappeto.
Abbiamo purtroppo una classe politica così sputtanata che gli italiani votano anche per chi dichiara nelle promesse elettorali di portare a rovina il paese; l’importante è non votare per questi qua.
Una fase storica che porterà a una resa dei conti che molto difficilmente eviterà la violenza.

[gabriele]

A
Abbiamo purtroppo una classe politica così sputtanata che gli italiani votano anche per chi dichiara nelle promesse elettorali di portare a rovina il paese;

In questi ragionamenti ci si dimentica sempre che oltre la classe politica è anche il Paese ad essere sputtanato.
Questo ovviamente non giustifica assolutamente il voto di taluni piuttosto che di alcuni ma comprende il senso di tale voto. Un "senso" che fino ad ora i partiti odierni hanno solo provato a capire (alcuni neanche quello).

[ranvit]

E' il 60% del Paese ad essere sputtanato, in linea di massima, in gran parte, quello che ha votato NO al Referendum

[flaviomob]

Già, invece la serietà di Renzi...

ROMA - Scoppia lo scontro fra il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il segretario del Pd Matteo Renzi, che avrebbe in mente di abolire il canone Rai. Una mossa clamorosa da giocare in campagna elettorale.

Secondo una indiscrezione riportata da La Repubblica, confermata di fatto da un tweet dell'ex premier, Renzi sarebbe sul punto di proporre nella prossima direzione del partito l'abolizione del canone di servizio della tv pubblica. Una mossa volta a sfidare anche il potere di Berlusconi, perché salterebbero contestualmente i tetti alla pubblicità che finora hanno favorito Mediaset.

Di fronte a questa ipotesi, Calenda non ha esitato a reagire duramente su Twitter: "Spero che l'idea di abolire il canone Rai sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia la proposta del Pd per la campagna elettorale come riportato da Repubblica. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in) giro".

...

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P2-S1.8-T1

[pianogrande]

Privatizzazione si ma statalizzazione assolutamente no.
Tra l’altro non so neanche se le normative europee sugli aiuti di stato lo permetterebbero.
Dagli ultimi comportamenti sembrerebbe che i migliori politici stiano emergendo al centro (vedere anche l’orientamento verso la Bonino).

[flaviomob]

Calenda almeno è una persona seria...

[trilogy]

Privatizzazione si ma statalizzazione assolutamente no.
Tra l’altro non so neanche se le normative europee sugli aiuti di stato lo permetterebero...

Si, è difficile giustificare un finanziamento pubblico alla rai accompagnato da piena concorrenza sul mercato pubblicitario. Le norme europee non lo consentono. Dall'altro lato le privatizzazioni in Italia sono state un sostanziale fallimento. I privati si sono rivelati, salvo poche eccezioni, incapaci quanto i burocrati ministeriali.

[ranvit]

Capito mi hai???


Il canone Rai e la trincea di Berlusconi
05 GENNAIO 2018
DI CLAUDIO TITO
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Bisogna in primo luogo sgomberare il campo da un equivoco. Se la Rai svolge il ruolo di servizio pubblico, allora anche il finanziamento deve essere tutto o in parte pubblico. Può prendere le forme del canone
- come accade in molti Paesi europei - o assumerne altre. Purché non si trasformi in una elargizione che il governo di turno assegna alla radio-tv di Stato senza criteri oggettivi e senza rispettare il principio di indipendenza.

Ma il tema di cui si sta discutendo in queste ore è davvero questo? La Rai è stata spesso oggetto di contesa tra le forze politiche, anche durante la campagna elettorale. Lo era perché intorno ad essa si giocava una vera e propria guerra di potere. Rappresentava lo scettro del comando o il suo scalpo. Una battaglia diventata sempre più aspra con la discesa in campo di Silvio Berlusconi e del suo conflitto di interessi. Adesso, invece, nella lotta tra i partiti le reti di Viale Mazzini sono semplicemente un pretesto. L'ultimo frutto in termini temporali di una legge elettorale e di un sistema politico che appare imprigionato nei suoi schemi.
La verità è che tutti i protagonisti di questa "corsa" sanno che molto probabilmente le urne non produrranno un vincitore. Il ritorno alla proporzionale obbliga i partiti - tutti i partiti - a radicalizzare le proprie posizioni.

https://rep.repubblica.it/pwa/commento/ ... P2-S1.8-T2

[ranvit]

Appena Renzi propone qualcosa di intelligente....si scatena la canea di quel 60% degli italiani che ha fatto e fa come quel marito che per dispetto alla moglie si taglia i c......


orfini
@orfini
Per la cronaca, la fiscalizzazione del #canoneRai è una nostra proposta storica. E rafforza la Rai. Mentre di privatizzazioni che hanno distrutto (o quasi) aziende strategiche del paese ne abbiamo già viste troppe. E direi anche basta.
4:41 PM - Jan 5, 2018
202 202 Replies 104 104 Retweets 308 308 likes
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"Quando mettemmo in bolletta il canone Rai spiegammo che recupero evasione serviva a far pagare meno. E così è stato - continua in un secondo tweet Matteo Orfini - ma sempre (non solo allora) abbiamo detto che l'obiettivo era il superamento del canone. Io resto di quella idea. Poi sulle modalità possiamo discutere".

L'obiettivo di Renzi sarebbe quello di colpire una "brutta tassa" invisa a molti. Tassa che, lo ricordiamo, lui stesso ha riformato quando era premier inserendola nella bolletta della luce. Il segretario dem punterebbe inoltre a modificare i tetti pubblicitari, per permettere alla tv pubblica di fare piena concorrenza ai colossi privati come Medaset.

Al termine del botta e risposta tra Calenda e Orfini è arrivato anche il tweet del segretario Pd: "Abbiamo abbassato il canone e continueremo. Si può garantire servizio pubblico abbassando i costi per i cittadini".