Il fatto che esistano anche ottimi laureati (una percentuale del totale) non contraddice la sostanziale scarsa qualità delle università italiane. Anche tra le università si sono quelle migliori di altre. Il Poli di Milano (rank 24) e quello di Torino (rank 50) sono buoni ma sono ben lontani dai primi, considerando che l'Italia è nel G8.
Questa è la classifica dei soli politecnici: https://www.topuniversities.com/univers ... technology
A livello globale il Poli di Milano è in posizione 170.
Poi le tasse universitarie servono, a fronte della scarsità di fondi, a finanziare autonomamente progetti di ricerca che appunto sono quelli che permettono ad alcuni ad alcuni docenti, coinvolgendo gli studenti migliori soprattutto durante il lavoro di Master, di ottenere quelle prestazioni di punta che alzano la sia pur bassa media e permettono a questi studenti di trovare lavoro all'estero.
Abolendo le tasse universitarie le università dovranno"mendicare" a Roma i soldi della fiscalità generale, perdendo autonomia. I migliori studenti andranno a fare il Master all'estero. Quelli che se lo possono permettere, naturalmente.
In passato solo Mussolini attentò all'autonomia universitaria. Ora ci provano di fatto anche i rossi di Grasso.