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La povertà aumenta (2016)

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

La povertà aumenta (2016)

Messaggioda flaviomob il 28/12/2017, 15:47

Povertà e famiglie. - In Italia nel 2016 le famiglie in condizione di povertà assoluta sono 1,6 milioni, per un totale di 4 milioni e 742.000 persone, il 7,9% della popolazione. Rispetto all'anno scorso, le famiglie che vedono peggiorare le loro condizioni sono quelle numerose, soprattutto coppie con 3 o più figli minori (da 18,3% del 2015 a 26,8% del 2016). E sono proprio i più giovani a pagare il conto più salato della crisi: l'incidenza di povertà assoluta è più elevata fra i minori (12,5%) e interessa oltre un milione e 292.000 ragazzi, mentre si attesta al 10% fra le persone di età compresa fra i 18 e i 34 anni e raggiunge il suo minimo fra gli over 64 (3,8%). Degli oltre 4,7 milioni di poveri, più di due milioni risiedono nel Mezzogiorno (con un'incidenza del 9,8%) e due milioni e 458.000 sono donne (7,9%). Il dato cambia a seconda del titolo di studio: a presenta il valore minimo, pari al 4%, per le famiglie in cui la persona di riferimento ha ottenuto almeno il diploma, mentre sale all'8,2% per chi ha al massimo la licenza elementare.


(Repubblica)

Nel 2016 il 30,0% delle persone residenti in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale (28,7% nel 2015)


(Istat)


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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda ranvit il 28/12/2017, 16:07

Ora ci penserà Berlusconi con il reddito di dignità :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda pianogrande il 28/12/2017, 16:52

Non mi stanco di scrivere che quanto meno non si capisce se il dato è depurato dalla tragica evasione fiscale che porta chi le tasse le paga alla povertà vera e non al solito gioielliere che mangia meno di un topo di chiesa (detto delle mie parti).
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda flaviomob il 28/12/2017, 20:56

Ci doveva pensare un governo di centrosinistra, invece. Sono dati gravissimi.


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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda pianogrande il 29/12/2017, 0:22

flaviomob ha scritto:Ci doveva pensare un governo di centrosinistra, invece. Sono dati gravissimi.
Lo so che ci stiamo impoverendo ma per onestà intellettuale chi pubblica questi dati dovrebbe specificare se sono depurati dall’evasione fiscale. Diversamente sono dati che non valgono la corrente consumata per metterli online.
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda franz il 29/12/2017, 10:13

pianogrande ha scritto:
flaviomob ha scritto:Ci doveva pensare un governo di centrosinistra, invece. Sono dati gravissimi.
Lo so che ci stiamo impoverendo ma per onestà intellettuale chi pubblica questi dati dovrebbe specificare se sono depurati dall’evasione fiscale. Diversamente sono dati che non valgono la corrente consumata per metterli online.

Questo aspetto non mi è chiaro.
Perché delle due l'una:

a) il cittadino paga tutte le (troppe) tasse e quindi in alcuni casi diventa povero ... ma l'evasione non c'entra; (diciamo che se le tasse fossero piu' basse avremmo meno poveri, soprattutto le imposte indirette)

b) il cittadino NON paga tutte le (troppe) tasse e quindi in alcuni casi riesce a non diventare povero ... e anche qui con la povertà l'evasione non c'entra; (anche qui se le tasse fossero più basse avremmo meno persone a rischio povertà)

Abbiamo una terza possibilità, da valutare per cui
c) il cittadino NON paga tutte le (troppe) tasse e malgrado questo diventa povero lo stesso ... Ecco qui l'evasione e povertà sono correlate: se ci fosse meno evasione avremmo più poveri e contemporaneamente se le tasse fossero piu' basse ne avremmo di meno.

Il dato presentato da Flavio all'inizio, parla di povertà assoluta (non relativa, che è un altro calcolo).
La povertà assoluta è legata ai consumi imprescindibili ed al loro costo nel territorio (nord, cento, sud, grandi centri abitati e piccoli centri). Se l'evasione fosse correlabile alla povertà assoluta la colpa non sarebbe dell'evasione ma di un sistema di tassazione che grava su consumi minimi imprescindibili. Il che sarebbe gravissimo.

I ragionamenti possono cambiare se si affronta il problema della povertà relativa (altra cosa) e delle persone a rischio di povertà (altra cosa ancora).

PS: eventualmente il comunicato ISTAT sull'aggiornamento dei dati di povertà assoluta e relativa è qui:
https://www.istat.it/it/archivio/202338
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda franz il 29/12/2017, 10:51

Entrando nel dettaglio, le indagini ISTAT sulla povertà assoluta partono dallo studio sui consumi delle famiglie, condotto sempre da ISTAT: http://www.istat.it/it/archivio/164313

Non è invece chiaro quale sia la metodologia per la stima della povertà relativa.
Ci sono due metodi: uno ancora sui consumi e l'altro sui redditi.
In entrambi i casi si calcola una soglia statistica (tipicamente un percentile) e dopo aver fatto gli opportuni calcoli per stimare le esigenze (relative) di una famiglia (economie di scala legate al numero di componenti) si stabilisce che chi è sotto quella soglia è povero, relativamente alla popolazione del territorio in cui vive e per una famiglia di quelle dimensioni.

Pur ammettendo che in teoria è possibile non dichiarare certi consumi, direi che il sistema che usa il consumo è esente da considerazioni relative all'evasione. Diverso il caso del reddito, perché come è noto, è piu' facile nascondere redditi.
Tuttavia la soglia di paragone è tipicamente un percentile del reddito nazionale, che a sua volta è stato maggiorato da ISTAT della quota di sommerso. Questo eventualmente rende ancora piu' poveri (relativamente) chi sotto-dichiara.
Diventa però difficile attribuire il sommerso (in totale 12%) ai vari territori. Soprattutto è impossibile attribuire la quota di sommerso alle singole persone per fascia di reddito. Per questo motivo in un paese ad alta evasione come l'Italia, conviene usare i consumi come termine di calcolo anche per la povertà relativa. Come dicevo non ho ancora capito che sistema usa ISTAT per la povertà relativa ma diversi documenti letti mi fanno ritenere che si utilizzi ISPL (International Standard Poverty Line) basato sui consumi.

Per questi motivi direi che la povertà assoluta e relativa non vanno depurati dall'evasione.

In linea generale è però anche vero che in un paese con la pressione fiscale elevata e scarsi servizi sociali, senza evasione avremmo piu' poveri (sul piano del reddito) ma la soluzione sarebbe quella di abbassare le imposte a chi è sotto certe soglie, passando ad una tassazione che considera la famiglia e non il singolo, e ovviamente aumentare la qualità dei servizi.
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda pianogrande il 29/12/2017, 16:02

Mi viene difficile ammettere che si possa nascondere il reddito ma non i consumi. Il nero dovrebbe essere nero su entrambi i fronti. La dimostrazione dovrebbero essere l’occupante di casa popolare con la Ferrari. Esiste o no una economia sommersa? Può essere sommerso solo il reddito ma non i consumi? Se le tasse alte sono una ingiustizia, non si fa giustizia abbassandole ma facendole pagare a tutti dopodiché abbassarle sarebbe la logica conseguenza. Abbassarle lasciando l’evasione significherebbe togliere altri servizi a chi le tasse le paga per darne ai poveri evasori. Il fatto che l’evasore si metta a pagare se si abbassano le tasse direi che è una illusione e neanche tanto pia.
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda ranvit il 29/12/2017, 16:36

Francamente non ho capito bene quanto scritto da franz ...forse è un discorso da tecnocrate e si sa che io non li amo :D (Potrei anche aggiungere che quando io non capisco....di solito si tratta di....cose non importanti 8-) )

Mi limito pero' a dire che quindi concordo con pianogrande :D
Cui pero' vorrei dire di non enfatizzare troppo l'incidenza dell'evasione/corruzione come causa primaria della povertà.
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Re: La povertà aumenta (2016)

Messaggioda gabriele il 29/12/2017, 16:56

Per aggiungere qualcosa alle riflessioni di Franz, nelle analisi occorre tener conto anche della ripartizione della povertà per fasce di età. Il rapporto della Caritas 2017 denuncia proprio questo. I giovani stanno molto peggio degli anziani. Tale fenomeno ha dunque avuto un'inversione. Ciò vuol dire che ci sono state 2 generazioni di persone che hanno capitalizzato più di quello che hanno investito. Non a caso abbiamo uno dei debiti pubblici più alti al mondo.
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