Quale Debacle?
Lo spiega Francesco
http://www.linkiesta.it/it/article/2017 ... o-n/36085/Se pensate che sia Renzi il problema della sinistra non avete capito nulla
No, il voto siciliano non ha spostato nessun equilibrio: ha semplicemente certificato che la destra, se unita, vince. Tanto più oggi, in un Paese conservatore come non mai. Le infinite discussioni sulla leadership hanno poco senso: lasciate che Renzi giochi da Renzi la sua ultima gara, piuttosto
Due dati, tanto per chiarirci le idee. Nel 2012, quando vinse le elezioni in Sicilia con Rosario Crocetta, il Partito Democratico prese il 13,42%. Domenica 5 novembre, quando ha perso le elezioni in Sicilia, con Fabrizio Micari, il Partito Democratico ha preso il 13,2%. Ancora: sempre nel 2012, quando la sinistra cosiddetta radicale presentò Giovanna Marano come candidata presidente prese il 6,1% dei voti. Domenica 5 novembre Claudio Fava, candidato della sinistra cosiddetta radicale ha preso il 6,2% dei voti.
Potremmo fermarla qua, l’analisi. Ricordando che pure la somma dei voti di Musumeci e Micciché del 2012 (25% e 15%) è pressoché identica alle percentuali dell’attuale candidato del centrodestra, sempre Musumeci, che trionfa lambendo il 40%. E che l’astensione è rimasta pressoché la medesima rispetto al 2012 (affluenza al 47% allora, al 46% oggi). Di nuovo c’è Giancarlo Cancelleri che come candidato presidente raddoppia i suoi consensi, a danno di Micari. C’è la debolezza dello stesso Micari, che non riesce a replicare l’exploit personale di Rosario Crocetta. C’è il crollo di alcune forze ormai declinate al passato come l’Udc.
Poco cambia, tuttavia, rispetto a cinque anni fa. E non si capisce, a dire il vero, come mai siamo alla viglia della apocalisse del Partito Democratico, come mai per Matteo Renzi questa sconfitta dovrebbe rappresentare un disastro epocale tale da metterne in discussione la leadership. E come mai, specularmente, il risultato di Claudio Fava dovrebbe essere una pietra tombale sulle velleità della nuova coalizione alla sinistra del Pd. Semplicemente, i leader cambiano, i candidati pure, ma gli elettorati rimangono fermi, nel loro spazio politico. Tanto più se l’affluenza alle urne non cambia.
(segue nel link)
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)