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Banca d'Italia

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Re: Banca d'Italia

Messaggioda gabriele il 20/10/2017, 9:12

Bankitalia, la chat svela lo scontro Pd-governo. Finocchiaro: "Erano pronti a sconfiggere il premier"Bankitalia, la chat svela lo scontro Pd-governo. Finocchiaro: "Erano pronti a sconfiggere il premier"

Convulso scambio di sms durante il voto tra la ministra e i dem contrari: "Mozione inaccettabile, l'ho cambiata con l'aiuto di Gentiloni"

di TOMMASO CIRIACO

ROMA - Questa è la cronaca degli istanti in cui il Pd di Matteo Renzi mette all'angolo Paolo Gentiloni su Bankitalia, sfiduciando con una mozione il governatore Ignazio Visco. Un blitz racchiuso in uno scambio di messaggi di una chat WhatsApp ultra riservata tra la ministra Anna Finocchiaro - che gestisce la partita parlamentare - e alcune decine di deputati dem. Sono i minuti che precedono il voto. E già annunciano la bufera tra il Colle, Palazzo Chigi e il Nazareno.

Martedì 17, ore 17:08. La chat dei deputati di rito orlandiano sta per esplodere. Scrive Marco Meloni: "Io così questa mozione non la voto". Non è il solo. "Ma che cos'è sta c...?", domanda un altro. Sono tutti in Aula, come Finocchiaro. Anche lei scrive, sono le 17.09. Deve tranquillizzare il gruppo, ma anche difendere le ragioni del governo, schiacciato sotto il pressing renziano: "Il testo è stato modificato - assicura - È stata una vera impresa". Si riferisce a una riunione dell'ufficio di presidenza dem che si è svolto alle 14. Lì Rosato annuncia l'intenzione di presentare una mozione pd su Bankitalia. Fino a quel momento erano in "scaletta" solo quelle delle opposizioni. Gentiloni, spiazzato dalla notizia, incarica subito Finocchiaro di mediare.

Toniamo ai minuti cruciali. E alla chat. Il martellamento non si arresta. "Rosato è accecato dal renzismo - scrive la prodiana Sandra Zampa - E l'errore di oggi è lo stesso dei vitalizi. Corriamo dietro ai forcaioli a 5 stelle. Perché abbiamo paura. Per questo perderemo". E Finocchiaro, alle 17:10, mette agli atti: "È stata accettata anche un'ulteriore riformulazione proposta dal governo e che non era stata accettata da Rosato. Fidatevi". A cosa si riferisce la ministra? A due modifiche ottenute dall'esecutivo. La prima dopo l'ufficio di Presidenza delle 14, la seconda direttamente in Aula. A chiederla, alle 15.39, è il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, per eliminare uno degli atti di accusa contro Visco sulla "prevenzione e gestione delle crisi bancarie".

Nuovo salto in avanti, sempre alle 17:10. Meloni insiste: "Il testo che leggo contiene sempre la richiesta di una 'nuova fiducia'". Alle 17:11 la ministra risponde a Meloni: "'Nuova' non sono riuscita, ma senza discontinuità non significa... ". Cosa intende? I parlamentari chiedono un altro ritocco per eliminare un passaggio sulla "nuova fiducia" necessaria per rilanciare Bankitalia. Finocchiaro ammette la sconfitta sul punto, ma aggiunge di aver sbianchettato la parte che reclamava "discontinuità". È un passaggio chiave, come si capirà nei minuti successivi, perché conferma che il Pd è tanto fermo sulle sue posizioni da minacciare di mandare sotto il governo.

La chat ribolle. Scrive il deputato Carlo Dell'Aringa. "Apprezzo lo sforzo, ma non è stato sufficiente per evitare un errore". Finocchiaro alle 17:17 replica a un altro appunto chiarendo un dato centrale: "Proponi un'alternativa. Io avevo una mozione inaccettabile e l'ho resa accettabile per conto del governo col conforto di Gentiloni e Padoan". È una versione utile anche a valutare cosa sostenuto ieri da Renzi: "Il governo non era semplicemente informato: era d'accordo". Primo: per l'esecutivo la versione originale scritta del Pd è letteralmente "inaccettabile". Secondo: la ministra lima il testo, lo sottopone in fretta e furia a Gentiloni e Padoan nell'immediatezza del voto - e solo a dibattito parlamentare in corso - ottiene il loro "conforto ". Fino a ora di pranzo, però, il premier non sapeva nulla.

La chat è intasata di commenti. "Anna - rileva Antonio Misiani - non è in discussione il tuo lavoro, davvero prezioso, di riduzione del danno. Il problema è che il gruppo ha portato in votazione una mozione su un tema delicatissimo senza uno straccio di discussione ". Ma è alle 17:18, a un minuto dal voto, che arriva un messaggino decisivo. Mette in luce la virulenza dello scontro tra Gentiloni e Renzi. A chi minaccia di non sostenere il testo, Finocchiaro replica: "Il governo non può limitarsi a non votare ed era preferibile non farsi sconfiggere in aula dal gruppo Pd con la sua mozione". C'è stato un momento, ammette la ministra, in cui il Nazareno ha negato ulteriori modifiche al testo e minacciato di procedere comunque, a costo di mandare sotto l'esecutivo.

In aula la mozione passa. Sono le 17.19. "Ok Anna, grazie - scrive Meloni - sulla base di queste tue informazioni non ho votato contro. Ma temo che l'impatto politico esterno sia ugualmente pesante". Pensa com'era prima il testo..., risponde Finocchiaro. Il duello ha una coda anche nell'ufficio di presidenza di mercoledì sera. Lì Rosato finisce sotto attacco. E si difende confermando, in controluce, quanto scritto da Finocchiaro: ho avvertito la ministra, ma non sono responsabile della successiva comunicazione tra lei, Gentiloni e Padoan.

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P1-S1.8-T1
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda gabriele il 20/10/2017, 9:14

Bankitalia, Visco arma la sua difesa. La storia della crisi: Renzi all'attacco, governo spiazzatoIl governatore di Bankitalia, Ignazio Visco

Il segretario del Pd ha lanciato il sasso della sfiducia al governatore, cogliendo di sorpresa Gentiloni, Padoan e Mattarella che erano in linea per la sua riconferma. Renzi sostiene che l'esecutivo fosse informato. Le accuse vertono sulla tardiva gestione delle crisi bancarie

di RAFFAELE RICCIARDI E MONICA RUBINO

MILANO - Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, si prepara a difendere il ruolo suo e della Vigilanza dopo che una inattesa mozione del Pd ha gettato lo scompiglio intorno al vertice di Palazzo Koch, sfiduciando di fatto il governatore. L'ultima immagine di questo caso seguito da vicino anche dalla Bce di Francoforte, dove Visco ha notoriamente un estimatore nel connazionale Mario Draghi, è quella del governatore italiano che varca la soglia di Palazzo San Macuto. Là dove ha sede la Commissione d'inchiesta parlamentare sulle crisi bancarie degli ultimi anni, che ha finalmente avviato i lavori sentendo i magistrati Orsi e Greco. E proprio là, davanti ai rappresentanti del Parlamento che in larga parte ne hanno chiesto il mancato rinnovo, Visco vuole difendere l'attività svolta nel prevenire e (più che altro) gestire le crisi bancarie, dal Monte dei Paschi alle ultime banche venete. Parlerà ai quaranta deputati e senatori probabilmente nel giro di una decina di giorni, visto che succederà all'audizione del numero uno della vigilanza di via Nazionale, Carmelo Barbagallo, che potrebbe tenersi già la prossima settimana.

• LA POLEMICA
Le accuse sulle quali hanno puntato tutte le mozioni "di sfiducia" presentate da una vasta parte dell'arco parlamentare, ma soprattutto dalla maggioranza Pd, riguardano la gestione dei casi di crisi bancarie degli ultimi anni. Dalle quattro banche mandate in risoluzione (tra le quali la più nota è Banca Etruria) a Popolare di Vicenza e Veneto Banca, passando per il vecchio malato Mps e i tanti casi locali come Spoleto, Teramo e Bari, il leitmotiv è sempre uno: la Vigilanza non si è mossa con sufficiente tempestività per arginare gli sfaceli che disinvolti banchieri stavano perpetrando in quegli istituti, non ha visto o ha preferito lasciar correre in nome di una più alta stabilità del sistema che alla lunga è stata comunque messa in crisi, anzi con costi maggiori per la collettività e i soci/obbligazionisti delle banche coinvolte. Ovviamente ogni caso è a sé, e ci sono centinaia di pagine di inchieste che stanno cercando di gettar luce su fin dove si sia spinta la responsabilità dei banchieri, che non a caso in molti processi sono accusati di ostacolo alla Vigilanza, e chiariranno di conseguenza se la rete di protezione delle Autorità (con la Consob) si sia rivelata inefficace. Ma su ogni caso il governatore Visco ha risposto ricordando la mole di ispezioni e documenti prodotti da Bankitalia e che sono stati proprio quei rilievi ad esser trasmessi alle autorità giudiziarie per valutare ed avviare le necessarie azioni.

• LA MOSSA DI RENZI
Fino a poche ore fa, la dialettica sul punto è rimasta tutto sommato circoscritta agli ambiti finanziari e a qualche forza d'opposizione (M5S su tutti) che ha spostato più di altri la causa dei risparmiatori rimasti invischiati nei casi di crisi bancarie. Ma che al segretario del Pd, Matteo Renzi, che pure aveva vissuto da Palazzo Chigi alcuni ultimi casi (quello dell'Etruria&Co. in particolare), non andasse molto a genio l'idea di riconfermare Visco alla scadenza dei suoi sei anni di mandato era ormai palese. Non sono mancate le frecciate verso le autorità da parte del segretario, come quando - al Foglio - aveva definito "competenti per modo di dire" le autorità del settore bancario. La sua linea si è messa in collisione con l'asse Gentiloni-Mattarella, favorevole alla continuità in via Nazionale, tanto che si pensava che insieme alla legge di Bilancio, nel Consiglio dei Ministri dello scorso lunedì potesse arrivare anche la proposta di rinnovo del mandato al governatore, che deve poi passare per la nomina del Quirinale.

Di lì a poche ore, tutto è cambiato: martedì arriva a sorpresa una mozione dei renziani del Pd, nella quale si chiede (nella versione originale poi edulcorata) una "figura più idonea" per Bankitalia. Come ricostruisce Repubblica in edicola, si è trattato di un'iniziativa accolta con "sconcerto" in via Nazionale, ma soprattutto conosciuta a pochi nel governo. Chi ha parlato con il premier Gentiloni dice che ha abbandonato il suo temperamento mite, e pare che lo stesso abbia fatto Padoan, in risposta al siluro di Renzi. Il ministro dell'Economia e il governatore si sono incrociati a un convegno, mercoledì, e una lunga stretta di mano ha rappresentato plasticamente il supporto. Il titolare del Mise, Carlo Calenda, non ha commentato "per carità di patria", ma così ha detto tutto. A Palazzo Chigi si dice che a scrivere la mozione che chiede "nuova fiducia per l'istituzione" sia stato il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, ma che la sottosegretaria Maria Elena Boschi ne fosse attivamente fautrice. Secondo Renzi, invece, non solo il governo era informato, ma anche d'accordo. Senza dubbio era all'oscuro - o quantomeno in disaccordo - il Quirinale, che ha subito espresso una posizione critica chiedendo che le "posizioni" fossero "ispirate dall'interesse del Paese" e secondo "criteri di salvaguardia dell'autonomia e dell'indipendenza" della Banca centrale.
Visco e Padoan si stringono la mano
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• IL CASO SCUOTE LA POLITICA
La mozione presentata a Montecitorio apre immediatamente un caso che scatena le opposizioni, divide il Pd, irrita figure storiche del partito come Giorgio Napolitano e Walter Veltroni. Quest'ultimo bolla il provvedimento come "un atto incomprensibile ed ingiustificabile. Ancora più duro il presidente emerito: "Non devo occuparmi di cose deplorevoli". Anche la minoranza orlandiana chiede un'assemblea del partito per fare chiarezza. Mentre il capogruppo al Senato Luigi Zanda (area Franceschini) commenta: "Di mozioni di questo tipo meno se ne fanno e meglio è". E se il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda non nasconde il suo imbarazzo, il leader di Mdp Pier Luigi Bersani attacca apertamente: "Non si può buttarla in piazza così, cominciamo a essere fuori come un balcone". Per il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi "è tipico della sinistra occupare tutti i posti di potere". Caustico Renato Brunetta, capogruppo dei deputati azzurri: "Il Pd di Renzi è irresponsabile, gioca contro le istituzioni". Infine il M5s, pur essendo da sempre favorevole a un cambio al vertice di Bankitalia, criticato duramente per l'inefficienza dei controlli, tuttavia accusa il Pd di aver fatto solo "un'operazione mediatica per ripulirsi di fronte agli elettori".

•LE REAZIONI DELL'ECONOMIA, CAMUSSO CON BANKITALIA
La questione non poteva restare confinata alle stanze della politica. Da un esecutivo dell'Abi, l'associazione delle banche italiane, che si è tenuto all'indomani dell'esplosione del caso tutti hanno preferito tenere le bocche cucite. "C'è un criterio istituzionale da cui ne deriva la nomina e c'è un grande partito che ha espresso la sua direzione di marcia e non tocca a noi entrare nel merito di queste cose", ha sintetizzato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, preferendo restare ai margini della partita. Allarmata la reazione della Cgil di Camusso, secondo la quale così "si mette a rischio la credibilità del Paese". La segretaria Cgil, quindi, difende Visco per il metodo con il quale è stato attaccato, ma anche nel merito sottolinea che la "gestione della crisi bancaria del nostro paese che non è certo solo responsabilità delle banche e dell'istituto di vigilanza". Le associazioni dei consumatori, come l'Adusbef, salgono sul treno della polemica e rilanciano chiedendo la testa di tutta la prima linea di dirigenti di Bankitalia: "Anche il Pd, con qualche anno di ritardo si accorge che le crisi bancarie potevano essere mitigate con una più incisiva e tempestiva prevenzione e gestione, soprattutto dei vigilanti".

http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... P1-S1.8-T2

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Veltroni!?!?

Ma non era quello che doveva rimanere in Africa? :shock:
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda pianogrande il 20/10/2017, 10:24

Insomma, tutta la politica vecchia e nuova, l'economia, le istituzioni, le associazioni, le correnti, le organizzazioni, i salotti più o meno buoni, tutti si sono sbracciati, hanno gridato, hanno discusso, hanno scritto, hanno dichiarato... per dire che Renzi doveva stare zitto.

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Fotti il sistema. Studia.
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda ranvit il 20/10/2017, 10:31

Tutti questi difensori di Visco non hanno capito un cazzo!

Ma che minchia significa "autonomia" della Banca d'Italia? Autonomia da chi e soprattutto, per cosa? Ma perchè dovrebbero essere fuori da qualsivoglia controllo? LO stesso discorso vale per l'autonomia della Magistratura...Se il Paese votando in un certo modo dovesse decidere di andare in una direzione, perchè la loro autonomia potrebbe ostacolarne il cammino? Ma chi li ha eletti?.... Io sono per l'elezione di tutta la classe dirigente! Come in Usa: giudici, sceriffi etc etc....

Tornando agli scandalizzati dalla mossa di Renzi, ma l'hanno capito o no che alle porte ci sono gli affaristi/populisti/fascisti del centrodestra o, peggio, gli incapaci (s)fascistoidi del M5S???
Ma danno addosso all'unico esponente Pd capace di frenare questa orda di populisti? :roll: Maledetti impuniti/imbecilli!
Che, fra l'altro, quando ne hanno avuto l'opportunità, nella loro lunghissima presenza al potere, non hanno mai risolto un cazzo!

La presenza di una classe dirigente è indispensabile; purchè, pero', non siano "parrucconi" eternamente ai loro posti (caldi e privilegiati) alla faccia dei problemi sempre piu' assillanti e drammatici della gente!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda gabriele il 20/10/2017, 10:53

pianogrande ha scritto:Insomma, tutta la politica vecchia e nuova, l'economia, le istituzioni, le associazioni, le correnti, le organizzazioni, i salotti più o meno buoni, tutti si sono sbracciati, hanno gridato, hanno discusso, hanno scritto, hanno dichiarato... per dire che Renzi doveva stare zitto.

Siamo davvero un paese fantastico.


Occhio. Tutta la politica vecchia e nuova, l'economia, le istituzioni, le associazioni, le correnti, le organizzazioni, i salotti più o meno buoni, tutti si sono sbracciati, hanno gridato, hanno discusso, hanno scritto, hanno dichiarato...potrebbe dire che sei un populista
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda Robyn il 20/10/2017, 11:58

La Banca d'Italia è come la magistratura è soggetta alla legge cioè i magistrati applicano le leggi che il parlamento fà,l'ordine giudiziario è indipendente in questo senso.La stessa cosa è per la Banca d'Italia è indipendente ma agisce nell'ambito delle leggi che il parlamento fà "La repubblica protegge il risparmio,regola e coordina l'esercizio del credito".In merito a Renzi adesso deve fermarsi con le dichiarazioni perche quello che avevamo da dire l'abbiamo detto adesso vediamo se sapranno far tesoro dei suggerimenti oppure ci saranno orecchie di mercante perche se non sanno far tesoro le conseguenze sono negative.In battaglia per poter vincere bisogna anche capire quando è il momento di fermarsi e arretrare,non solo quando è il momento di passare all'azione
Ultima modifica di Robyn il 20/10/2017, 12:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda ranvit il 20/10/2017, 12:12

potrebbe dire che sei un populista



O uno di quelli (anch'io) che hanno finalmente capito che va rottamata un'intera classe dirigente (altro che quel poco che ha fatto Renzi!) che non ha mai ammodernato questo strabenedetto Paese!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda gabriele il 20/10/2017, 12:40

ranvit ha scritto:potrebbe dire che sei un populista



O uno di quelli (anch'io) che hanno finalmente capito che va rottamata un'intera classe dirigente (altro che quel poco che ha fatto Renzi!) che non ha mai ammodernato questo strabenedetto Paese!


Ovviamente era una battuta e la penso come te.
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda Robyn il 20/10/2017, 13:15

Calenda:non sà se renzi lo ha fatto per calcolo elettorale inseguendo i pentastelle o altro.Non si tratta ne di calcolo elettorale ne di inseguire i pentastelle ma di ragionare in modo "spurio" da queste cose avere un'idea complessiva sul futuro perche se fosse un calcolo elettorale sarebbe di breve respiro.Se poi finisce l'ossigeno come respiriamo?
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Re: Banca d'Italia

Messaggioda trilogy il 22/10/2017, 13:51

Draghi alla bce è stato criticato più volte dai politici del nord europa e nessuno si è scandalizzato più di tanto. Certo, nelle fasi di turbolenza finanziaria è molto pericoloso che la politica interferisca sulle decisioni delle banche centrali. In quelle situazioni la compattezza anche solo di facciata è d'obbligo.
Per il resto Gentiloni è convinto che Visco abbia lavorato bene? Lo confermi. Se c'è di meglio tra i papabili si proceda con un nuovo nome. Una buona alternativa sarebbe Fabio Panetta.
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