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Legge elettorale : il parere di Scalfari

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda ranvit il 15/10/2017, 7:51

Condivido! L'unico di Repubblica che ragiona....

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P1-S1.4-T1

Veniamo ora alla legge elettorale in corso di discussione in Parlamento. È una legge che può essere ampiamente discussa nelle sue modalità ma non è ripugnante, forse potrebbe essere migliore ma nelle circostanze pressanti in cui ha dovuto essere varata non credo che ci fossero molte alternative. Del resto non si può dire che è una legge liberticida perché si direbbe il falso. Il vantaggio numero uno di essa è l'omologazione tra Camera e Senato. Se questa omologazione mancasse noi avremmo un Paese ingovernabile poiché una delle due Camere potrebbe spesso contestare e respingere un disegno di legge proposto dall'altra. Questo è avvenuto spesso nei governi della seconda metà del ventesimo secolo ed è stato uno dei motivi d'una politica lenta ad attuarsi, a meno che il capo non avesse una qualità leaderistica molto forte e in quanto tale anche alquanto pericolosa per la democrazia.

La legge in corso di discussione sana completamente questa diarchia tra le due camere, lasciando naturalmente a ciascuna un'ampia libertà di discutere e analizzare decreti e disegni di legge.

Quanto alla inopportunità di aver messo la fiducia, personalmente la ritengo incomprensibile: non c'è molto tempo per l'approvazione, dal novembre comincia in Parlamento l'esame, il dibattito e infine l'approvazione definitiva della legge di Bilancio. Nel corso di questo dibattito lo statuto delle Camere stabilisce che nessun'altra legge possa essere discussa fino a quando quella di stabilità non sia stata approvata, il che avviene normalmente alla fine del mese di dicembre. Dopo quel mese le vacanze natalizie portano alla chiusura del Parlamento fino al 10 di gennaio. Dal 10 di gennaio fino al termine della legislatura ci sono 40 giorni, pochissimi per appoggiare una legge elettorale diversa da quella presente poiché mancherebbe il tempo e per di più sarebbe molto difficile che il dibattito parlamentare portasse a una velocissima concordanza tra il populismo e la democrazia. Qui sta la chiave per la quale la legge attuale doveva essere presentata, si spera venga accettata dalla maggioranza del Senato (alla Camera è già avvenuta) ed entri dunque in vigore.

Ho letto sul nostro giornale nei giorni scorsi molti miei carissimi amici, che fanno parte dello staff di Repubblica, esprimersi nei loro articoli in modo decisamente contrario al mio, sia sul contenuto della legge sia sulla fiducia chiesta dal governo. Ricordo a questi amici che la fiducia copre la prima votazione ma viene poi seguita dal voto definitivo a scrutinio segreto e non nominale quando la fiducia c'è. Il finale cioè è senza fiducia la quale rafforza la convinzione sulla legge ma preserva la segretezza del voto decisivo e non a caso in quel voto alla Camera ci sono stati 50 deputati che avevano votato la fiducia ma poi nel segreto hanno votato contro. Ne deduco ovviamente che la libertà di voto è preservata.

Ieri Repubblica ha pubblicato un articolo di fondo in prima pagina di Gustavo Zagrebelsky. È un mio amico, gli voglio bene e ho grande stima per le sue capacità giuridiche ma sono da tempo in totale disaccordo sulla sua posizione politica. Lui ha molta considerazione per il popolo sovrano. È il popolo che deve decidere e decide e questa è la democrazia.

La mia tesi è molto diversa. La democrazia non ha mai affidato i poteri al popolo sovrano e quindi la sovranità è affidata a pochi che operano e decidono nell'interesse dei molti. È sempre stato così nella storia che conosciamo, a partire da quella di Roma antica quando ancora era una grande Repubblica con la cittadinanza di tutti i popoli italici che poi fu lentamente estesa a tutti gli abitanti delle terre che Roma conquistò. Chi governava era il Senato e c'era un tribuno della plebe che (coperto dalla sacralità) operava affinché le decisioni del Senato fossero favorevoli al popolo. Era cioè la realizzazione di quello che è sempre avvenuto: i pochi debbono governare nell'interesse dei molti. Senatus populusque romanus, i pochi governano per il bene dei molti. Se si vota in una piccola città per il sindaco gran parte degli elettori lo conosce e gli può piacere e non piacere e votarlo o non votarlo ma se si tratta di un intero Paese il popolo non conosce i candidati, vota per il partito al quale si sente più vicino. Questa è la libertà del popolo sovrano: non la scelta della persona ma la scelta del partito dal quale ci si aspetta il bene e non il male. E se il male arriva quel partito viene abbandonato a meno che non intervenga addirittura un potere indipendente e cioè quello giudiziario, per eventuali sanzioni del caso.

Non sono io che mi invento queste cose ma è la storia millenaria che ce lo insegna.
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda pianogrande il 15/10/2017, 8:25

Non si possono portare sessanta milioni di persone in parlamento e quindi il popolo delega e da questa condizione non si sfugge.

Le istituzioni possono poi avere vari livelli fino alle amministrazioni locali che possono essere anche molto capillari e quindi alla "democrazia diretta" (non come participio passato) ci si può avvicinare ma solo con il concetto di "gerarchia" e quindi con deleghe sempre più orientate su gestioni di aree minori e di rilevanza minore.

Il tutto tendendo alla efficienza e non alla faragginosità e quindi basta con enti, comunità, ambiti, magistrati, osservatori, e quanto altro la burocrazia fine a se stessa possa aver inventato.

Poche istituzioni con precise deleghe (e chiare e non in conflitto).

Questa può essere una democrazia che funziona e non un minestrone con discussioni infinite e inconcludenza incorporata che porta il popolo a desiderare che arrivi lui a mettere tutto in riga.

Bisogna continuare a ricordarlo a tutti se aspiriamo a una democrazia forte.
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda gabriele il 15/10/2017, 9:26

Scalfari.

Come gioca bene con le parole, facendo il finto tonto su alcuni aspetti. Come ad esempio il fatto che è da dicembre 2016 che si sta cercando una soluzione alla legge elettorale. Un anno di tempo non mi sembra un'urgenza.

Sembra quasi che questa tegola della legge elettorale sia caduta dal cielo, così, senza preavviso.

La fiducia taglia di netto la discussione in aula e la relativa votazione degli emendamenti presentati dai vari parlamentari.

Ricordo Scalfari in un articolo a proposito del popolo sovrano, ovvero di uno dei punti più spinosi della legge elettorale: le preferenze.

La dipendenza dal Parlamento era ipotizzata da Barile come un'ipotesi accettabile, se i deputati fossero stati eletti dal popolo. Ma non lo sono. La legge elettorale "porcellum" affida al governo in via esclusiva la scelta dei candidati, inseriti in liste bloccate. Ogni tentativo da parte delle opposizioni di modificare quella legge è fin qui caduto nel nulla.


e poi, ci vedo nette analogie col metodo renziano:

Questo significa che il potere esecutivo ha smantellato completamente l'autonomia del potere legislativo e le sue funzioni di controllo. Il Parlamento è ormai ridotto ad una camera di registrazione dei voleri del principe. Come se non bastasse una maggioranza clonata, si aggiunge la decretazione d'urgenza ormai diventata normalità e il potere di ordinanza che sfugge perfino al vaglio del presidente della Repubblica.


http://www.liberacittadinanza.it/artico ... berlusconi

Caro Scalfari, non te ne rendi conto, ma Silvio con questa legge elettorale vincerà anche se non vincerà, perché ci saranno solo NON vincitori (come disse Bersani nel 2013) e sappiamo dove porterà un post elezioni di non vincitori.
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda mariok il 15/10/2017, 10:21

Io invece sono abbastanza d'accordo con quello che dice Scalfari, anche se è incoerente con ciò che ha detto in altre circostanze (problema suo).
Dire che questa legge è incostituzionale perché non ci sono le preferenze è una cazzata. A parte che non c'è scritto da nessuna parte che debba esserci necessariamente l'indicazione di una "preferenza" (cosa diversa dall'elezione diretta in collegi uninominali), il mattarellum non prevedeva nessuna preferenza e mai nessuno ha detto che era incostituzionale. Il vero problema sotto il profilo costituzionale è semmai quello della democrazia interna ai partiti. Ma questo è un aspetto che tutti, M5S in testa che mobilitano le piazze in difesa della costituzione, fanno finta di non vedere, preferendo dirottare la questione sulle preferenze.
Quanto al fatto che con questa legge non ci saranno vincitori, si continua a far finta di ignorare che i rapporti di forza in parlamento sono a favore dello schieramento "proporzionalista" che ha peraltro vinto il referendum. Questa legge rappresenta quindi, come era inevitabile, un compromesso certamente insufficiente (con una quota maggioritaria solo del 36%) comunque migliore del cosiddetto sistema tedesco, proporzionale puro con il quale l'ingovernabilità più cha altamente probabile era una certezza.
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda ranvit il 15/10/2017, 10:36

Dici bene mariok.
Il punto è che Gabriele interpreta perfettamente l'italiano anima bella che a una visione pragmatica (che risolve il problema nel miglior modo possibile tenendo conto della realtà) preferisce una visione idealistica (che non risolve mai alcun problema, lasciando il Paese nell'eterna palude). 8-) :D :mrgreen:
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda pianogrande il 15/10/2017, 10:38

"Come gioca bene con le parole, facendo il finto tonto su alcuni aspetti. Come ad esempio il fatto che è da dicembre 2016 che si sta cercando una soluzione alla legge elettorale. Un anno di tempo non mi sembra un'urgenza. "

Se non diventa una urgenza una legge elettorale che ammuffisce "da dicembre 2016" a pochi mesi dalle elezioni (un paio di mesi se si tiene conto della legge finanziaria) allora dobbiamo metterci d'accordo sul concetto di urgenza.

E' forse più urgente continuare a prenderci per il c...o con un ostruzionismo di fatto teso a far fallire qualsiasi soluzione?

La democrazia delle chiacchiere è premessa necessaria e sufficiente per la dittatura.
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda gabriele il 15/10/2017, 11:06

Aldilà delle anime belle, che qualche volta sono un bel paravento dietro il quale nascondersi, la divergenza fra di noi sta nel fatto che voi intendete l'operato di Renzi, Silvio, Salvini e altri in buona fede, quasi che siano vittime di un sistema che non controllano, io invece non lo credo.

È questa base di partenza che ci fa vedere le cose da punti di vista differenti.

Sarò un pessimista cosmico, ma Renzi, Silvio e Salvini non sono l'esempio ideale di persone di cui fidarsi. Saranno state forse le innumerevoli fregature che ci hanno appioppato, chi più chi meno, in questi anni a farmelo pensare?

Ps la stessa cosa la penso di giggino e del suo mentore. Ovviamente in questo caso non li cito perché se la sono presa nel cucuzzaro anche loro
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda ranvit il 15/10/2017, 11:32

Quindi che si fa? Non votiamo? Facciamo la rivoluzione? Continuiamo a lamentarci del destino ingrato? :lol: :lol: :lol:
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda mariok il 15/10/2017, 11:38

Credo di non essere né un'anima bella né un'anima brutta.
Né credo che ci sia in giro buona fede da parte di nessun politico.
Tuttavia scagliarsi contro questa legge, additandola come un attentato alla democrazia e frutto di un accordo sotto banco tra Berlusconi Salvini e Renzi per governare insieme è il racconto che conviene ai 5 stelle, per legittimarsi come unica autentica forza anti-sistema, ma è fuori dalla realtà.
Innanzitutto perché è tutto da dimostrare che grazie a questo sistema si arriverà ad una situazione di stallo, più di quanto non si arriverebbe con una legge proporzionale come quella apparentemente condivisa da tutti (il cosiddetto tedeschellum) o quelle uscite dalle sentenze della corte costituzionale. E poi perché l'attuale situazione è anche il frutto (non mi stancherò mai di ripeterlo) della vicenda referendaria, che ha visto un'ampia alleanza di fatto non solo di tutte le forze politiche anti-renzi, ma anche di ampi settori di "intellettuali", opinionisti, sindacati e vari esponenti della cosiddetta società civile.
Anche il fatto che i 5stelle siano le vittime di questo "comblotto" mi sa tanto di solita propaganda. Sono numerosi gli "esperti" che affermano che questa legge danneggerebbe soprattutto il PD, come ad esempio risulta da questa analisi dell'IPSOS secondo cui il M5S ne trarrebbe vantaggio rispetto all'attuale versione dell'Italicum http://www.corriere.it/politica/17_otto ... 9b29.shtml
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Re: Legge elettorale : il parere di Scalfari

Messaggioda ranvit il 15/10/2017, 11:46

una legge proporzionale come quella apparentemente condivisa da tutti (il cosiddetto tedeschellum)


Condivisa da tutti? Ma se il M5S l'ha fatta saltare?
No caro mariok, la realtà è che cio' che conta per tanti è solo ostacolare qualsivoglia decisione presa da altri....è lo sport nazionale! :mrgreen:
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