da mariok il 12/10/2017, 12:19
Con quale spirito andare a votare (elettori e non elettori del PD)?
Con lo spirito ormai abituale da alcuni anni. Vedere quello che c'è sul campo e scegliere il male minore, a meno di non volere rifugiarsi nell'astensionismo passando la palla agli altri.
È probabile che alla fine si andrà ad un'altra coalizione con il centro-destra, ma ciò accadrà indipendentemente da questa legge elettorale. La situazione non sarebbe stata tanto diversa, se non peggiore, con la legge precedentemente in campo, quella del cosiddetto sistema tedesco, che pareva andar bene anche a quelli che oggi promettono barricate.
L'unica possibilità che si è vista concretamente per evitare l'ingovernabilità o strane ammucchiate, è stata quella dell'Italicum eventualmente rivisto (con una soglia minima per accedere al ballottaggio) accogliendo i rilievi della consulta.
Strada tuttavia impossibile non solo per una questione di numeri in parlamento, ma soprattutto perché un sistema con ballottaggio è incompatibile con il bicameralismo perfetto.
E qui torniamo alla solita questione del referendum, non per sostenere che con la vittoria del sì ci sarebbe stato il paradiso, ma perché era obbiettivamente evidente dove si sarebbe finiti con il no.
Prendersela con il PD e con gli inciuci con il caimano, che certamente non va assolto, mi sembra un modo parziale e semplicistico di valutare la situazione e le responsabilità.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville