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Banche: ancora nuove regole Bce

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Banche: ancora nuove regole Bce

Messaggioda mariok il 06/10/2017, 14:13

Il senso di queste regole non riesco proprio a capirlo.
Basterebbe l'assicurazione obbligatoria sui depositi fino ad un certo massimale.
Se una banca fallisce, amen! niente di diverso da una qualunque azienda, senza interventi dello stato, prepensionamenti per i dipendenti o altri privilegi.
L'unica vigilanza seria dovrebbe riguardare la trasparenza e la correttezza nella comunicazione, per il resto, in caso di truffe, c'è il codice penale.

Banche italiane: perché le nuove regole Bce le penalizzano
La vigilanza europea ha chiesto di aumentare le coperture sui crediti deteriorati. E così gli istituti torneranno a chiudere i rubinetti
05/10/2017 di Massimo Morici

Foto:

La sede della Bce a Francoforte, 2 marzo 2017

- Credit: ©
EPA/ANSA/ARMANDO BABANI

Una nuova tegola sta per abbattersi sulle ancora banche italiane. La Banca centrale europea mercoledì 4 ottobre ha avviato una consultazione su alcuni aspetti molto tecnici in materia di crediti deteriorati, il cui recupero non è certo.

Nuove regole che potrebbero avere conseguenze dirette sulle politiche di erogazione del credito dei nostri istituti, i quali per stare dentro i parametri imposti da Francoforte potrebbero farsi maggiori scrupoli nei prossimi anni quando prestano denaro, sia esso sotto forma di finanziamenti alle imprese e alle famiglie.

Di sicuro uno scenario non rassicurante, considerando che già oggi le banche aprono i rubinetti con molta meno disinvoltura rispetto al passato, nonostante l’economia del paese abbia un urgente bisogno di risorse per riprendersi e tornare a correre.

La nuova richiesta di Francoforte

La notizia, in breve è questa. La Bce nelle nuove linee guide chiede agli istituti di credito della zona euro di portare al 100% gli accantonamenti sui crediti deteriorati (sofferenze, incagli e scaduti) di nuova classificazione – quindi non riguarda le consistenze in essere – a partire dal 1 gennaio 2018.

La copertura totale sui crediti deteriorati non garantiti (finanziamenti accordati in base alle proprie qualità personali del cliente, alla redditività della propria azienda ecc.) dovrà avvenire nell’arco di due anni; per i crediti garantiti entro sette.

Pro e contro del provvedimento

Per ora siamo ancora in fase di consultazione, che terminerà l’8 dicembre e include una audizione pubblica il 30 novembre. Le banche, inoltre, hanno facoltà di non allinearsi a queste nuove regole, ma devono giustificare dettagliatamente al regolatore gli scostamenti.

Resta il fatto però, come hanno fatto notare molti analisti, che la Bce aumenta la pressione sulle banche affinché riducano il peso dei crediti deteriorati e diventino dei meri distributori di credito non garantito, ossia i clienti più affidabili e solidi.

“Il documento di consultazione potrebbe essere potenzialmente negativo per le banche italiane considerando un aumento della copertura delle inadempienze probabili e scaduti, attualmente pari, rispettivamente, al 36 e al 26 per cento, e potenziali ulteriori vendite a prezzi scontati di crediti deteriorati, nonostante il regolatore sia fiducioso che questo non avverrà in quanto le nuove regole si applicano alle nuove esposizioni non performanti” spiegano gli analisti di Credit Suisse. Non mancano gli aspetti positivi del provvedimento.

Per Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) le nuove regole hanno il vantaggio di definire una politica comune di accantonamenti per le banche sotto la supervisione della Bce, anche se lo sforzo può essere elevato nel breve e medio periodo (che tradotto significano accantonamenti più elevati e pesanti svalutazioni in bilancio), mentre nel lungo periodo le svalutazioni dovrebbero limitare l’impatto sui conti degli istituti.

La reazione in Italia

Nel nostro paese, secondo i dati del primo trimestre, sul sistema bancario italiano gravano 263 miliardi di euro di crediti deteriorati coperti per il 48,5 per cento. Da parte di politici e banchieri nostrani, la reazione è sempre la stessa negli ultimi anni: continuano a ripetere la parabola della pagliuzza e della trave.

“Continuiamo a osservare un continua cambio di regole del gioco e questo non aiuta” ha detto Giovanni Sabatini, direttore dell’Abi, l’associazione delle banche. “Il sistema bancario italiano è chiamato ad affrontare con rigore tale questione – dice questa volta Mauro Maria Marino (Pd), presidente della commissione Finanze del senato – ma sollecito le autorità di vigilanza europee a valutare il rischio di mercato dei titoli derivati detenuti da primarie banche di altri paesi membri”. Il riferimento è a Deutsche Bank e Société Générale.

https://www.google.it/amp/www.panorama. ... 3Famp=true
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Re: Banche: ancora nuove regole Bce

Messaggioda trilogy il 06/10/2017, 19:02

In genere queste cose si fanno su base statistica. Quanto è storicamente la perdita sui npl dopo un x anni? Si incrementa il dato ottenuto del 20% per coprire oscillazioni anomale e si fissa il parametro del fondo rischi. A naso la decisione bce sembra una cazzata ma bisognerebbe capire che metodo di calcolo hanno usato.
L'assicurazione' sui depositi in questo caso non centra, quella copre i risparmiatori, questa il sistema economico nel suo complesso.
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Re: Banche: ancora nuove regole Bce

Messaggioda mariok il 08/10/2017, 19:00

La profezia nefasta di Schaeuble
http://huffp.st/GdK6jOV
Una nuova crisi finanziaria globale. Lo scenario che il ministro delle Finanze tedesco uscente, Wolfgang Schaeuble, tratteggia in un'intervista al Financial Times, è chiaro e preoccupante: l'economia mondiale corre il rischio di vedere materializzarsi nuove bolle "a causa dei trilioni di dollari che le banche centrali hanno pompato nei mercati".
"Gli economisti di tutto il mondo sono preoccupati per i maggiori rischi derivanti dall'accumulo di una sempre maggiore liquidità e dalla crescita del debito pubblico e privato. Anche io sono preoccupato per questo", ha dichiarato a Ft. Il ministro delle Finanze tedesco ha parlato anche dei rischi che corre la stabilità dell'eurozona, soffermandosi in particolare sui rischi che hanno a che fare con i bilanci delle banche gravati dall'eredità post-crisi dei crediti in sofferenza.
L'obiettivo chiave per l'eurozona, secondo Schaeuble, è quello di "ridurre i rischi, ancora troppo elevati" e "pensare ai bilanci delle banche in molti Stati membri dell'Unione europea". "Dobbiamo assicurarci che saremo in grado di essere resilienti abbastanza se dovessimo affrontare una nuova crisi economica" perché "non avremo sempre una fase economica così positiva come quella di adesso", ha aggiunto.
Nell'intervista, il ministro tedesco ha difeso l'austerità, osservando che la parola è "in senso stretto un modo anglosassone di descrivere una solida politica finanziaria, che non necessariamente vede maggiori deficit come una cosa buona".
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Re: Banche: ancora nuove regole Bce

Messaggioda pianogrande il 08/10/2017, 19:08

Insomma, la carta non è ricchezza.
Se non ci sono i beni materiali, se non c'è domanda, se non c'è produzione e commercio di questi beni, l'economia diventa "finanza" e si gioca a monopoli.

L'austerità è solo realismo; economia coi piedi per terra.

Richiede poca corruzione buon governo/amministrazione in genere.
Tutte cose che non si possono stampare su una banconota.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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