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Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fascista

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Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fascista

Messaggioda ranvit il 17/09/2017, 17:57

http://www.ilmattino.it/primopiano/poli ... 44796.html

Di Maio candidato premier, il ragazzo perfettino che neanche il papà fascista votò

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di Francesco Romanetti
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Carino. Lindo e pinto. Perfettino. «Non è cambiato per niente, era così già alle elementari», raccontano a Pomigliano d’Arco. «Pure il taglio dei capelli, neri neri, era più o meno lo stesso». Allora grembiulino pulito, fiocco e zainetto. Più tardi «sempre ben curato, mai stravagante nel look», come lo ricorda una sua ex insegnante di Italiano del liceo. Oggi abitino blu d’ordinanza, cravattina sempre ben annodata, mai neppure un colletto della camicia fuori posto.

Comprereste un'auto usata da questo giovanotto dal sorriso gioviale e dai modi garbati? Ma sì, come non fidarsi. Vada per l'auto usata. Il fatto però è che la domanda è un'altra: affidereste alle sue mani le sorti dell'Italia? Lo vedreste addirittura come primo ministro? «Non ha mai amministrato neanche un condominio», osservano i detrattori. «E che vuol dire? - ribattono i fans - Tutti i Cinque Stelle quando sono entrati in Parlamento non avevano alcuna esperienza nelle istituzioni politiche: e sono stati scelti proprio per questo». «Io prego per lui, perché possa conservare intatti gli ideali che ha nell'animo», assicura don Peppino Gambardella, il parroco della chiesa di San Felice. «Lui primo ministro? Suvvìa, non scherziamo. È uno che sbaglia i congiuntivi e confonde il Cile di Pinochet con il Venezuela. Sentite a me: il ragazzino si presenta bene, ma la sua è un'immagine costruita in laboratorio. Ed è un'immagine venuta anche male», sogghigna Lello Russo, sindaco di Pomigliano.

Ma chi è, da dove salta fuori Luigi Di Maio, detto Gigino dagli amici, Luigiotto in famiglia, torta di compleanno con 31 candeline tagliata appena il 6 luglio scorso? Della sua spettacolare e fulminea parabola politica, in fondo, si sa tutto quel poco che si deve sapere: deputato dal febbraio 2013 e subito dopo vicepresidente della Camera - il più giovane della storia d'Italia - dal 21 marzo 2013. Tutto qui. Tutto in un baleno. Ma pare proprio che il ragazzo ne farà ancora di strada. Lanciatissimo. Già dal novembre 2014 è uno dei cinque prescelti per il Direttorio (organismo dirigente dei Cinque Stelle, gli altri quattro sono Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia). E, soprattutto, come sembra scritto ormai da tempo dall'accorta regìa di Beppe Grillo e della Casaleggio Associati, sarà lui - Gigino - ad essere incoronato candidato-premier alla kermesse del Movimento Cinque Stelle, in programma a Rimini dal 22 al 24 settembre. E così la domanda che dà l'azzeccato titolo al libro che ne celebra le imprese (poche per la verità, se non altro per motivi anagrafici) - «Di Maio chi?» - scritto dal giornalista Paolo Picone, anche lui grillino e conterraneo del potente Gigino, è una domanda che rimane tutta in piedi.

Piazza Primavera, la piazza principale, a Pomigliano d'Arco resta piazza Primavera. Nel senso che continuano a chiamarla tutti così. Anche se da ormai tre anni è piazza Giovanni Leone, intitolata nel 2013 al giurista e uomo politico democristiano che fu Presidente della Repubblica. E che a Pomigliano era nato. Altri tempi, altri uomini, altre storie. Comunque sia, è in questa piazza che un giovanissimo Luigi Di Maio muove i suoi primi passi da grillino, una decina d'anni fa: banchetti per petizioni, raccolta di firme, organizzati insieme con l'amico Dario De Falco (poi candidato sindaco senza successo per i Cinque Stelle) e con Valeria Ciarambino, anche lei pomiglianese (oggi capogruppo M5S alla Regione, è la «chiattona» che dà filo da torcere al governatore Vincenzo De Luca). Per il resto, la striminzita esperienza politica di Gigino Di Maio passa attraverso i banchi di scuola: rappresentante degli studenti (eletto in una lista contrapposta a quella di sinistra), una battaglia per dare una sede nuova e dignitosa al liceo classico «Vittorio Imbriani», fino ad allora ospitata negli appartamenti di un palazzo. Una battaglia alla fine vinta.

«Luigi fu uno dei più attivi. Si inventò lo sciopero pomeridiano», ricorda Antonio Cassese, insegnante di storia e filosofia ora in pensione, uomo di sinistra, più volte indicato da Di Maio come una delle persone che lo hanno spinto all'impegno sociale e politico. «La mattina le lezioni si tenevano regolarmente. Manifestazioni e iniziative di protesta si svolgevano di pomeriggio, dunque senza compromettere l'attività didattica. Luigi? Un ragazzo straordinario. Intelligente, sveglio, disponibilissimo. Sempre impegnato a scuola. Ed era un esperto di informatica: quando avevamo problemi con il computer, noi insegnanti, ci rivolgevamo a lui. Qualche difficoltà l'ebbe dopo il liceo, con la matematica. Per questo dovette lasciare Ingegneria». Di Maio studente brillante. E anche «Gigino webmaster«, come lo chiama, sprezzante, il solito Vincenzo De Luca. Ma ora? Quanto è cambiato? «Lo ammiravo e lo ammiro - continua il professore Cassese - È una persona onesta e leale. Ma mi aspettavo da lui una maggiore spinta all'autonomia di pensiero. Ma forse non è colpa sua, è il Movimento 5 Stelle che è fatto in questo modo. Lì comanda un comico che vuole diventare qualcuno e che trasmette le sue decisioni agli altri. E questo non è democrazia. Io queste cose le ho dette a Luigi. Lui sostiene che non è così».

In ogni caso la prima pietra del nuovo liceo, che ora sorge in località Pratola Ponte, fu posata nel 2004. Sindaco del Pd (oggi con Mdp-Articolo 1), in quell'anno era Michele Caiazzo, riferimento per la sinistra sul territorio. «Conservo ancora - dice sorridendo - la fotografia dove si vede Di Maio che mi applaude: forse sono l'unico esponente del Pd che si è beccato un applauso dal grillino Di Maio...». Forse. Ma di acqua ne è passata sotto i ponti. «Di Maio mostra di conoscere bene l'uso dei media e dei social - osserva Caiazzo -. Ma per andare a fare il primo ministro ci vuole un retroterra diverso. Il suo spessore culturale e politico? Non lo giudico. Sono molto distante dai 5 Stelle e dalla loro deriva ideologica e fanatica, tuttavia dico: i giudizi sull'attività di governo di un politico si danno quando ha dato prova di sé, non prima. E poi oggi al governo c'è uno come Alfano: non credo che ci metterebbero molto a essere meglio di lui Di Maio e Di Battista».

Anche a Pomigliano d'Arco, è ovvio, i pareri su Luigi-Gigino-Luigione non convergono. «Preparato, bravo, onesto, serio». L'uomo giusto al posto giusto e al momento giusto. Insomma: meno male che Luigi c'è. Oppure: incompetente, spregiudicato, ambizioso, cinico, opportunista. Un «furbetto del quartierino», chiosa qualcuno dei più maligni
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda pianogrande il 18/09/2017, 0:06

Nel paese dove il requisito più applaudito per entrare in politica è "Io non sono un politico" questo signore è destinato a grandi successi.

D'altra parte il precursore è nientemeno che il mitico Silvio.

Di chi è la colpa di questo tipo di preferenza da parte di tanti italiani?

Ma dei "professionisti della politica" (un vero e proprio insulto).
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda Robyn il 18/09/2017, 7:35

Senza ombra di dubbio Di Maio è un raccomandato e nel nostro paese si arriva a certi livelli per conoscenze.Però gli strali che giungono a Di Maio perche è giovane possono giungere ad altri giovani.L'Italia è un paese troppo vecchio per essere di sinistra ,fra i contrari allo yus soli la maggioranza si concentra dopo i 60 anni "presto il comunismo,ma io non capisce,voto a destra".Nel csx renzi non decide niente sono io che ho i giochi perche non ho conoscenze
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda gabriele il 18/09/2017, 9:02

Attenti a non tornare al 1994
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda Robyn il 18/09/2017, 9:45

Sullo yus soli la strada per approvarlo non è quello della fiducia.P zzo Madama come organo di garanzia dovrebbe analizzare se ci sono punti deboli per chiarire tutte le perplessità e non bloccarla.Per approvarla è necessario rompere il fronte dei partiti in parlamento perche anche nei partiti di centro e di destra c'è chi è favorevole.I punti deboli da analizzare sono diversi.Il filtro in ingresso pare già esserci con la legge Martelli che punisce i reati contro la sessualità e in generale contro la persona in qualche modo garantisce il preambolo delle libertà civili previsti nella costituzione.Altro aspetto le partorienti.Quali partorienti?Per dare la cittadinanza ai nati è necessario un permesso di soggiorno a tempo limitato e a tempo indeterminato.Quale tutore del minore?In uscita, è logico,il voto degli extracomunitari deve distribuirsi fra vari partiti e non sono possibili partiti di natura religiosa "per il principio di laicità" e che rivendicano i diritti che mancano alla parità.Queste richieste devono essere fatte nell'ambito dei partiti già esistenti
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda pianogrande il 18/09/2017, 9:58

gabriele ha scritto:Attenti a non tornare al 1994


A oltre venti anni di distanza le condizioni ci sono tutte e la colpa è un po' di tutti (politici in testa).
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda gabriele il 18/09/2017, 11:35

pianogrande ha scritto:
gabriele ha scritto:Attenti a non tornare al 1994


A oltre venti anni di distanza le condizioni ci sono tutte e la colpa è un po' di tutti (politici in testa).


Quello che mi preoccupa è l'impreparazione dei politici di centrosinstra ad un evento che non conoscono e non vogliono conoscere. Esattamente come successe con Berlusconi, ricordo i momenti di scherno e di denuncia. Era ovvio per molti (Achille in testa) che Berlusconi non potesse vincere, sia politicamente sia moralmente. Era stato un enorme e madornale errore e la causa principale era da imputare al quella puzza sotto il naso che tuttora imperversa in certi ambienti di sinistra legati ad una, non ben identificata, superiorità culturale.

"Se Di Maio ha il padre fascista, allora è da usare contro di lui". Questo è un ERRORE da principianti.
Tale principio ha un inizio e un fine logica solo nelle menti ermetiche dei ben pensanti con la puzza sotto il naso.
I cittadini che vanno a votare e che lottano ogni giorno in mezzo a ben altri fetori, scusate l'eufemismo, se ne sbattono altamente le palle del padre fascista
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda pianogrande il 18/09/2017, 12:03

Il "nuovo" ha un enorme vantaggio sul vecchio e cioè non è ancora conosciuto e si alimenta dei difetti del vecchio.

I cinque stelle li conosciamo bene e nonostante questo hanno ancora una grande forza.

Perché?

Perché il vecchio è considerato semplicemente molto peggio di loro.

E di chi è la colpa?

Domanda retorica.
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda Robyn il 18/09/2017, 13:10

Sono d'accordo con Gabriele il diritto non conosce il legame padre-figlio,ogni persona ha una sua individualità ,la responsabilità penale è personale .Dire che il figlio è come il padre è come fare riferimento al vecchio testamento secondo cui le colpe del padre sarebbero pagate per sette generazioni successive.Per ex anche sù di Battista non può esserci legame con il padre.E un modo di generalizzare.Se nella Pa ci sono dei fannulloni allora secondo l'opinione corrente tutti gli impiegati della Pa sono fannulloni mettendo in difficoltà gli impiegati onesti.Se fra gli extracomunitari c'è anche chi delinque allora secondo l'opinione corrente tutti gli extracomunitari delinquono cosa che mete in difficoltà gli extracomunitari onesti.Ad ex il ccnl prevede un corpus di regole comuni per tutti i lavoratori.L'infrazione di queste regole è una responsabilità individuale e non di tutti i lavoratori come vuole l'opinione corrente
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Re: Di Maio, il ragazzo perfettino che neanche il papà fasci

Messaggioda gabriele il 18/09/2017, 13:19

Robyn, la mia era una considerazione puramente politica. La mia intenzione era quella di richiamare l'attenzione sugli errori politici del passato che si ripetono a causa di un sordo vizio di forma mentis esclusivo della sinistra.

E' lo stesso vizio che non permette un riscatto da parte degli iscritti sulla governance del partito.

Se, con forme ovviamente diverse, il vaffa day fosse stato fatto dagli iscritti del PD e le cose fossero veramente cambiate, rottamando dal basso una classe politica vecchia e inconcludente (fatti, rigorosamente, i più giusti distinguo), allora il m5s non esisterebbe nemmeno. Non ci sarebbe giggino che attirerebbe i tanti delusi del PD, FI, lega, etc, o gli stanchi semplicemente dal sistema paese.

Perché, pianogrande, ha ragione Grillo quando afferma che votare 5 stelle è un salto nel buio, ma votare i partiti tradizionale è un morte assistita. Eccome se ha ragione...purtroppo...
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