Da "Confronto Democratico"
TRASPARENZA, PD ROMA: "DELIBERA BAVAGLIO DELLA RAGGI NON PASSERA'"
"La nuova delibera bavaglio della Raggi, che tenta di limitare l'accesso agli atti della pubblica amministrazione, minando la possibilità di verificare l'azione di governo della capitale in aperto contrasto con i principi di trasparenza e legalità, non passerà.
Faremo un'opposizione durissima e un'azione di informazione nella città, per far sapere ai romani come il M5S voglia oscurare l'azione amministrativa, rendendo più difficile il lavoro di dirigenti e consiglieri municipali" lo dichiarano in una nota Andrea Casu e Riccardo Corbucci, rispettivamente segretario e coordinatore della segreteria del Partito Democratico di Roma.
"Da quel che si apprende a mezzo stampa con l'approvazione di questa delibera, ai dirigenti verrá chiesto di
compiere una valutazione politica sull'accesso agli atti,
immaginandone il potenziale uso strumentale e danno all'immagine che le risposte dell'amministrazione possono generare con la pubblicazione degli stessi sui social o sui blog" spiegano i democratici "agli amministratori municipali, invece, sará limitato l'accesso con la presunta motivazione di non aggravare il lavoro degli uffici. Questa è una delibera liberticida, che limita l'accesso agli atti della pubblica amministrazione umiliando il ruolo degli amministratori municipali. La ragione di questa improvvisa svolta dalla trasparenza totale proclamata in campagna elettorale alle norme bavaglio sull'accesso alle informazioni riguardanti l'azione del governo a 5 stelle è abbastanza evidente: la Sindaca vorrebbe silenziare i giornali e le opposizioni, colpevoli di raccontare quotidianamente i problemi causati dalla cattiva gestione della Capitale. Stia serena, non ci riuscirà".
----------------------------------------------------------------------------
Compiere una valutazione politica sull'accesso agli atti è un concetto base del ventennio fascista.
L'orientamento politico e democratico del movimento della presa per il culo degli streaming è ormai chiarissimo.
Roma è l'impianto pilota del futuro dell'Italia in caso la nostra sputtanatissima politica continuasse a perdere punti.