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Sono perfettamente d'accordo con la circolare del viminale in base al quale prima di fare uno sfratto esecutivo bisogna ricercare altre soluzioni questo costringerebbe a svilupare di più l'edilizia sociale.In reltà se è vero che lo sfratto a Roma di un'immobile occupato abusivamente è avvenuto secondo la legge dall'altro si ricerca il consenso di chi ce l'ha con gli immigrati.A quanto pare i cinquestelle sembrano non avere nulla di differente dai vecchi partiti di speculare sù diritti vitali

A Roma c'è un vero e proprio raket delle occupazioni. Per partecipare si paga. Quella circolare è un incentivo ad occupare i palazzi perché si traduce in : "occupa che ti daremo una casa". Comunque è un problema complesso. Nelle case occupate ci sono poveri, sbandati, divorziati, ma anche immigrati che hanno trovato un lavoro regolare e preferiscono restare in uno stabile occupato dove spendono poco, piuttosto che pagare 5/600 euro di affitto al mese.

neanche la gente può stare per strada ne pagherebbe le conseguenze chi stà per strada e il degrado aumenterebbe.Lo sgombero c'è se ti hanno trovato un alloggio e lo hai rifiutato.Poi in un'alloggio pubblico non si pagano 500 600 euro ma al massimo 150 200 euro perche 500 600 euro sono quasi il 50% del reddito poi non ci si può lamentare se mancano i consumi interni.L'edilizia sociale deve essere corposa perche bisogna dare alloggi sia agli italiani che agli extracomunitari magari recuperando vecchi stabili e costruendo in modo decente in aree fabbricabili.Se il piano di edilizia sociale è consistente questo provoca anche un'abbassamento dei prezzi degli alloggi privati,non ci sarebbe il problema delle occupazioni e alla scadenza del contratto di locazione l'alloggio viene restituito al legittimo proprietario

Gli alloggi si possono anche acquistare da appartamenti di privati e vengono utilizzati come alloggi pubblici a canone di locazione molto contenuto.E normale che un'alloggio pubblico non può avere una superfice inferiore ai 60 metri quadrati perche una famiglia di 4 persone non può vivere in'alloggio di 40 metri quadrati e neanche i single.La mancanza di edilizia pubblica è dovuta ad una parte del mercato degli affitti che ci specula sopra con affitti da usura.L'ediliza pubblica si metterebbe in concorrenza con quella privata e farebbe da calmiere ai prezzi dei canoni di locazione degli alloggi privati,non è più necessario seguire vecchie ricette come l'equo canone e non ci sarebbe più il problema della mancata restituzione dell'alloggio al legittimo proprietario

Dalla rete:
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Questo immobile del demanio è occupato abusivamente dal 2003 da Casapound.

Minniti sgombererà anche loro con idranti e manganelli, vero?
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http://3.bp.blogspot.com/-53MYORXfsok/T ... +light.JPG

franz ha scritto:Dalla rete:
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Questo immobile del demanio è occupato abusivamente dal 2003 da Casapound.

Minniti sgombererà anche loro con idranti e manganelli, vero?
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http://3.bp.blogspot.com/-53MYORXfsok/T ... +light.JPG

Dispositivo dell'art. 633 Codice Penale
Fonti → Codice Penale → LIBRO SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo XIII - Dei delitti contro il patrimonio (artt. 624-649) → Capo I - Dei delitti contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone

Chiunque(1) invade [637] arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati (2) , al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro.
Le pene si applicano congiuntamente, e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, ovvero da più di dieci persone, anche senza armi [112 n. 1, 585 2] (3).


Note
(1) Si tratta di un reato comune, che dunque può essere commesso anche dal proprietario nei confronti del conduttore o altro soggetto che abbia il possesso dell'immobile, in quanto tale fattispecie richiede che l'agente non abbia il possesso o la disponibilità del bene.
(2) L'invasione non deve necessariamente avvenire attraverso il ricorso alla violenza fisica, ma deve sempre essere arbitraria ovvero posta in essere senza titolo autorizzativo.
(3) Il secondo comma configura un'aggravante che si pone in termini di specialità con quella prevista dall'art. 112, n. 1.

http://www.brocardi.it/codice-penale/li ... rt633.html

La polizia ha una certa reputazione di destra anche abbastanza estrema; così come i parà, tanto per fare un altro esempio.

Potrebbe essere un problema mandarli a spaccare le braccia ai fascisti.

Pur sapendo che non può essere una loro iniziativa (a mandarli dovrebbe essere l'autorità giudiziaria) se lo facessero (quanto alle braccia lo intendo in senso figurato; tengo a precisarlo) comincerei a vederli come un corpo armato di un paese democratico.

A prescindere dalla reputazione, che discende da un dato storico, relativo alle modalità con le quali siamo passati da una dittatura alla democrazia, lasciando praticamente inalterate le strutture di comando degli apparati statali, chi fa il poliziotto una qualche inclinazione non proprio pacifista e democratica penso che debba necessariamente averla.
Leggendo le giustificazioni addotte dal funzionario autore di quella frase se ne ha conferma.
Quando le cose si mettono male e ci si trova normalmente in inferiorità numerica, è quasi naturale, anche se non giustificabile, che ci si carichi con frasi ed atteggiamenti da "rambo".
Qualche tipo di "vicinanza" (che in un passato non tanto lontano ha dato luogo a fenomeni di connivenza) non possono quindi mai essere del tutto esclusi.

mariok ha scritto:A prescindere dalla reputazione, che discende da un dato storico, relativo alle modalità con le quali siamo passati da una dittatura alla democrazia, lasciando praticamente inalterate le strutture di comando degli apparati statali, chi fa il poliziotto una qualche inclinazione non proprio pacifista e democratica penso che debba necessariamente averla.
Leggendo le giustificazioni addotte dal funzionario autore di quella frase se ne ha conferma.
Quando le cose si mettono male e ci si trova normalmente in inferiorità numerica, è quasi naturale, anche se non giustificabile, che ci si carichi con frasi ed atteggiamenti da "rambo".
Qualche tipo di "vicinanza" (che in un passato non tanto lontano ha dato luogo a fenomeni di connivenza) non possono quindi mai essere del tutto esclusi.

Infatti il problema è di professionalità.

Il poliziotto professionista non può avere la stessa percezione e lo stesso comportamento che avrebbe un normale cittadino di fronte al pericolo.

Dovrebbe essere gente più preparata professionalmente che ideologicamente.

A proposito di professionalità, quando ero militare, mi sono trovato a far parte di una improvvisazione davvero irresponsabile e cioè dei cosiddetti P.O.P. (Picchetto Ordine Pubblico) partoriti, secondo me, da qualche mente che soffriva di insonnia.
Mi sono ritrovato schierato nel cortile della caserma mentre fuori c'era qualche dimostrazione o a rinforzare il normale servizio di guardia con un pattugliamento armato e in tuta mimetica ma non siamo mai usciti.
Meno male.
Credo che potevamo fare solo danni.