Questo fatto che le Ong salvano le vite umane mi sembra alquanto discutibile.
In realtà li caricano, talvolta a poche miglia dal punto di partenza, li scaricano in un porto italiano, dopodiché se ne lavano le mani.
Quanto al diritto internazionale, ma è proprio certo che il "porto sicuro" deve non solo assicurare un rifugio per eventuali situazione di pericolo, ma anche prendersi in carico tutti i passeggeri e tenerseli vita natural durante?
Se ho un naufragio, per esempio, in prossimità delle coste americane o australiane, portato in salvo, come è giusto, in un porto "sicuro", che succede? vengo preso in carico dal governo locale fino a che non decido di andarmene o il mio paese di origine non decide di riprendermi?
A me sembra che si faccia un po' di confusione tra il diritto marittimo e le norme su asilo ed immigrazione.