Nel decennio 2003-2012 abbiamo speso per interessi sul debito circa 774 miliardi (rivalutati in euro 2012)
Nel decennio precedente, il costo del debito era stato di circa 1180 miliardi.
Grazie all'euro abbiamo risparmiato circa 406 miliardi (mediamente 40 miliardi all'anno)
Che uso abbiamo fatto di tale disponibilità? Certamente non è servita a diminuire il debito che è aumentato nello stesso decennio di +358 miliardi, più dell'aumento del decennio precedente (+272 miliardi).
Né, a giudicare dall'andamento della nostra competitività, abbiamo dedicato tali risorse ad investimenti per l'innovazione del sistema produttivo.
Il calo degli interessi, grazie alle politiche della BCE, è proseguito anche nel periodo 2012-2016 (-47,5 miliardi) a fronte di un debito pubblico che ha proseguito nella sua crescita. Ed anche in tale periodo non abbiamo registrato significativi nuovi investimenti.
Con la preannunciata conclusione delle massicce iniezioni di liquidità da parte della Banca centrale europea, possiamo dire che ci avviamo all'ennesima occasione mancata.
Con la fine dell'era Draghi e con il probabile avvicendamento alla guida della BCE da parte del falco tedesco Jens Weidmann, è presumibile che ci aspettino tempi bui.
Ed ancora una volta ce la prenderemo con l'Europa e con l'euro, ma temo che questa volta la storia sarà ben più seria e drammatica.