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Una morte "dignitosa".

MessaggioInviato: 05/06/2017, 23:49
da pianogrande
Questo argomento apre vari temi.
Con l'accortezza, però, di estendere il ragionamento a tutti i detenuti e non al singolo di cui mafiosamente e ipocritamente non faccio il nome.

Sono dignitose la vita e la morte in carcere?

Lo sono per una persona sana e per un malato anche non terminale?

Dove mettiamo l'asticella tra giustizia (e certezza della pena) e umana pietà nei confronti di chi ha commesso tali e tanti crimini?

Questa sentenza fa nascere il sospetto di un trattamento speciale o riteniamo che anche un morto di fame avrebbe avuto la stessa considerazione?

E mille altre domande.