Il Nazareno bis parla tedesco

[gabriele]

Anche se una cosa va detta: chi ha votato no sapeva benissimo con chi aveva a che fare e che votando contro saremmo arrivati alla situazione attuale.

Oggi è inutile che ci si indigni per il fatto che ci aspetta o una disastrosa ingovernabilità o un bel governo di cosiddette larghe intese con il redivivo Berlusconi.

"chi ha votato sì sapeva benissimo con chi aveva a che fare e che votando a favore saremmo arrivati ad una situazione ancora più disastrosa"
Questi ragionamenti non ci porta a nulla. Sono vicoli ciechi. Non possiamo sapere come sarebbe stato.

Decisamente la cosa comincia ad annoiarmi. Ragionamenti simili sono stati fatti a dicembre e mi sembra inutile ripercorrerli.

Oggi ci si indigna, e mi piacerebbe sapere chi si indigna: forse qualche giornalista che usa il "noi" invece dell'"io", perché la classe politica di questo paese non sa far sintesi (ripeto il concetto espresso sopra) e non serve una riforma costituzionale per creare una legge sufficiente e necessaria a rispettare le condizioni poste da pianogrande (le cui parole faccio mie):

Chi governa; che sia una coalizione, che sia un partito, che sia uno schieramento o una alleanza o un team o... lo deve scegliere il popolo con davanti una scheda elettorale che ne riporti il nome e il simbolo.
Tutto quello che succede dopo il voto e che porta a una decisione presa da pochi è meno democratico del metodo detto sopra.
Quindi il proporzionale che porta a trattative ad elettore escluso è meno democratico del ballottaggio.
Se cominciamo ad essere d'accordo su questo abbiamo fatto un passo avanti di civiltà e democrazia.

Sono ancora più convinto che l'attuale forma democratica incentrata sul parlamento sia fallimentare. Forse la politica, e ancor prima il mondo della cultura, dovrebbe cominciare a riflettere su questo aspetto

[mariok]

Oggi ci si indigna, e mi piacerebbe sapere chi si indigna: forse qualche giornalista che usa il "noi" invece dell'"io", perché la classe politica di questo paese non sa far sintesi

Perché continuiamo a prendercela con la classe politica, che è solo l'espressione fedele di come siamo fatti?

Quali sintesi dovrebbe fare? Dov'è questa società civile che esprime idee utili da poter portare a sintesi politica?

I mezzi di informazione? I cosiddetti intellettuali alla Zagrebelsky (che non è tra i peggiori)? Gli opinion maker che non vanno oltre un pietoso gossip? Liberi pensatori come Travaglio e Marco Lillo che vomitano veleno e fanno business dando lezioni di moralità al mondo intero?

Siamo ridotti a non poter leggere un editoriale o guardare una trasmissione televisiva di approfondimento senza incazzarci per la palese presa per i fondelli e ce la vogliamo prendere con la classe politica che non sa far sintesi?

[gabriele]

Quali sintesi dovrebbe fare? Dov'è questa società civile che esprime idee utili da poter portare a sintesi politica?

E' indaffarata a sopravvivere

Comunque, se siamo arrivati a questo pessimismo cosmico, è anche inutile parlarne.

[ranvit]

Sono ancora più convinto che l'attuale forma democratica incentrata sul parlamento sia fallimentare. Forse la politica, e ancor prima il mondo della cultura, dovrebbe cominciare a riflettere su questo aspetto



Vuoi spiegarci?

[mariok]

Sono ancora più convinto che l'attuale forma democratica incentrata sul parlamento sia fallimentare. Forse la politica, e ancor prima il mondo della cultura, dovrebbe cominciare a riflettere su questo aspetto



Vuoi spiegarci?

Vuoi vedere che Craxi prima e Berlusconi poi, fautori del presidenzialismo, avevano visto lungo?

Personalmente votai convintamente no alla riforma costituzionale Berlusconi-Tremonti-Bossi.

Devo pentirmene?

[Robyn]

Il parlamento è il cuore della democrazia è l'istituzione dove il popolo si rappresenta e legifera attraverso di esso.In merito al referendum bisogna accettarlo per quello che è questa è la democrazia e ho votato SI anche a me la brexit non piace è una ferita ma gli elettori si sono espressi cosi a meno che fra un pò di tempo non ci ripensino.Sulla riforma costituzionale bisogna andarci con le molle perche ha equilibri delicati.In Usa il parlamento è forte nessuna proposta del presidente passa se il parlamento non dà il suo si.In Usa abbiamo un parlamento forte con un presidente forte.La cosa che mi ha lasciato sconcertato è che quando il collegio uninominale aveva prodotto effetti positivi è arrivato l'attacco al parlamento da quello che era il cdx ,ma che fanno questi parlamentari etc etc etc.In quel preciso istante i parlamentari e il parlamento a prescindere dal colore politico di ogni parlamentare avrebbero dovuto reagire e non l'hanno fatto

[pianogrande]

E' interessante questo atteggiamento per cui, se qualcuno continua a portare argomenti a sostegno della propria tesi, diventa "noioso".

Insomma Gabriele, se ci si rifiuta di ascoltare le ragioni degli altri e non si vuole dare riscontro o non si vuole entrare nel merito perché non vale la pena (magari perché l'argomento stesso non merita) va bene, ognuno è liberissimo ma perché dare la colpa di questa scelta all'interlocutore?

Normalmente, in una discussione, ognuno propone la sua tesi e la sostiene e magari accetta qualcosina della tesi altrui (perché no?) o comunque impara qualcosa pur restando di opinione contraria.

Insomma a una discussione si partecipa o non si partecipa.

Se si partecipa, si discute.

Per una volta vorrei trovarti d'accordo.

[gabriele]

[

Vuoi vedere che Craxi prima e Berlusconi poi, fautori del presidenzialismo, avevano visto lungo?

Questa rientra nella tattica del discredito di un'idea affiancando personaggi dalla condotta discutibile.

Vedi pianogrande ci sono alcuni che vorrebbero discutere, lanciando idee, altri che invece affossano il dialogo.

La mia noia deriva da affermazioni ripetute nel tempo, riprese in continuazione quasi a volerle farle entrare a forza in un qualsiasi contesto tanto per giustificate una situazione di disagio e di decadenza.

Se è vero che noi italiani siamo uguali ai nostri governanti, allora non c'è riforma che tenga. Siamo terribilmente spacciati

[ranvit]

Se è vero che noi italiani siamo uguali ai nostri governanti, allora non c'è riforma che tenga. Siamo terribilmente spacciati

In realtà credo sia piu' che altro il popolo ad essere uguale alla propria classe dirigente....
Storicamente è (o dovrebbe essere) arcinoto che, sistematicamente, alla presenza di classi dirigenti di alto profilo sia corrisposto un Paese in forte crescita sociale, economico e culturale. E questo anche indipendentemente dall' assetto istituzionale dei Paesi. Certo in democrazia il popolo conta di piu', ma gira gira è lo stesso.

Da almeno 30 anni abbiamo una classe dirigente mediocre: a destra è una "normalità" storica da circa 150 anni, a sinistra dal dopoguerra. Per qualche decennio ci è andata bene grazie ad un centro tutto sommato accettabile....finito quel periodo siamo sprofondati nella mediocrità totale.

Quindi, non siamo spacciati: ora c'è Renzi e forse anche Calenda

[gabriele]

In realtà credo sia piu' che altro il popolo ad essere uguale alla propria classe dirigente....

Se fosse così, saremmo tutti ricchi

Io credo che in un sistema centralistico come il nostro, quando si va a votare occorre fare il sunto del sunto del sunto, turandosi molto spesso il naso.
Davanti la scheda elettorale, occorre decidere chi governerà il paese quasi in toto, dalla scuola alle forze di polizia, dai fondi ai comuni all'immigrazione...etc...

In questo sunto si perde il filo della responsabilità in ambedue i versi.

Un motivo in più per adottare un approccio federale.

in più, nel caso proporzionale, si vota per una lista. Un altro elemento di distacco dell'elettore dalla politica.