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Il Nazareno bis parla tedesco

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda ranvit il 24/05/2017, 7:20

Legge elettorale, si riparte dal Rosatellum sognando un Nazareno bis
La commissione Affari Costituzionali adotta il testo base proposto dal Pd. Ma va avanti il confronto sul sistema tedesco proposto da Berlusconi. Fiano (Pd): “Siamo disponibili al dialogo”
di Redazione
23 Maggio 2017 alle 18:03Legge elettorale, si riparte dal Rosatellum sognando un Nazareno bis
Matteo Renzi e Silvio Berlusconi (foto LaPresse)
La grande commedia della legge elettorale riparte dal Rosatellum. La commissione Affari costituzionali della Camera ha infatti adottato come testo base quello presentato dal Pd. Un passaggio scontato visto che a Montecitorio la maggioranza non ha alcun problema di numeri. Ma Mdp, Forza Italia e M5s hanno votato contro. E questo, ovviamente, preoccupa in vista di un eventuale passaggio al Senato.


Il Nazareno bis parla tedesco
Il giro di Silvio Berlusconi ha ripreso i contatti con Matteo Renzi. Ecco la sua proposta


Ma è fin troppo chiaro che ormai la vera partita si sta giocando fuori dall'aula della commissione. Come anticipato dal Foglio Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sono tornati a parlarsi. Il leader di Forza Italia ha pubblicamente indicato il sistema tedesco come unico possibile punto di incontro. Ed Emanuele Fiano, deputato del Pd e relatore della legge elettorale, non chiude: “La discussione è franca su alcuni nodi irrisolti, ma si tratta di dare tempo al tempo. Siamo disponibili al dialogo. Vediamo su quali punti concentrare questo dialogo”.

Sostegno ad un accordo Renzi-Berlusconi arriva anche dal leader della Lega Matteo Salvini: “Renzi e Berlusconi stanno amoreggiando su una legge elettorale che gli piace, noi gliela votiamo pur di permettere agli italiani di scegliere un nuovo
Parlamento”. Di tutt'altro parere il grillino Luigi Di Maio: “La proposta di legge elettorale sul modello tedesco è stata congegnata per escludere il M5S dalla possibilità di andare a governare. Se è questo il presupposto per cui è stato congegnato, noi non possiamo accettare. Siamo però aperti a discutere con le altre forze politiche su una legge elettorale che possa essere approvata dalle principali forze politiche del Paese. Renzi e Berlusconi non possono prendersi la responsabilità di escluderci dalla legge elettorale. Loro hanno paura di noi, ma dovranno tornare da noi perché i numeri non ce li hanno: mi sembra un grande bluff. È un grande inciucio, sempre ammesso che riescano insieme a raggiungere il 51% dei seggi”.


Il voto utile
Il patto Renzi-Cav e le elezioni anticipate per restare agganciati al treno Ue


Contro un Nazareno bis anche Gianni Cuperlo (Pd): “Un eventuale nuovo patto del Nazareno metterebbe in discussione alcuni dei principi su cui il Pd è sorto - a partire dal maggioritario - e costringerebbe l'evoluzione del quadro politico verso ciò che a parole tutti vogliono negare: una prospettiva di larghe intese e un governo che non sia espressione di una parte”. Mentre Sandra Zampa, deputata Democratica ed ex portavoce di Romano Prodi, prova ad “immaginare” il pensiero del Professore: “Credo che veda nel proporzionale la più grande disgrazia che possa capitare all'Italia”.

Cosa prevede il Rosatellum. Intanto sul tavolo della discussione c'è il testo messo a punto dal capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. Un sistema con il 50 per cento di seggi assegnati su base maggioritaria, il 50 per cento su base proporzionale e sbarramento al 5 per cento. Fatti salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero e la disciplina speciale per il Trentino Alto Adige, ciascuna circoscrizione, coincidente con la regione, verrà ripartita in collegi uninominali, per complessivi 303, e in collegi plurinominali, con un'ampiezza corrispondente a quella di 3-4 collegi uninominali, dove vengono presentate liste bloccate con un massimo di 4 candidati.

Nel primo caso viene eletto il candidato che ottiene più voti, nel secondo vengono ripartiti i seggi in base ai voti ottenuti sul piano nazionale tra le liste che superano la soglia del 5 per cento. La stessa persona può presentarsi in un solo collegio uninominale e in tre collegi plurinominali. Ogni elettore dispone di un unico voto da esprimere su una scheda recante il nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno di ciascuna lista, corredato dei nomi dei candidati nel collegio plurinominale.

Per quanto riguarda il Senato, fatti salvi anche in questo caso i seggi riservati alla circoscrizione Estero e a Trentino Alto Adige e Val d'Aosta, il territorio nazionale è suddiviso in 150 collegi uninominali, ripartiti in base alla popolazione delle singole regioni. Per la parte proporzionale ciascuna regione è suddivisa in uno o più collegi plurinominali costituiti, di norma, dall'aggregazione del territorio di collegi uninominali.



http://www.ilfoglio.it/politica/2017/05 ... is-136035/
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda ranvit il 24/05/2017, 8:08

Con il modello elettorale tedesco larghe intese obbligatorie
In base alla media dei sondaggi e con i rapporti di forza attuali, il sistema rilanciato da Berlusconi non assicurerebbe una maggioranza certa. I tre poli non potrebbero governare da soli e servirebbe una Grande Coalizione

di LAVINIA RIVARA
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23 maggio 2017
152
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ROMA - Con i rapporti di forza attuali, in base alla media dei sondaggi, nessun partito riuscirebbe ad ottenere la maggioranza, né con il cosiddetto Rosatellum, né con il modello tedesco rilanciato da Berlusconi. Con il Rosatellum però, secondo le simulazioni di Youtrend sulla Camera pubblicate qui a fianco, se Pd, 5Stelle o centrodestra riuscissero a toccare il 35% allora la possibilità di portare a casa una maggioranza autosufficiente, o quasi, sarebbe molto più concreta. Nell’ipotesi più ottimista infatti i dem potrebbero conquistare 319 seggi, il centrodestra 313 e i 5Stelle 316. In uno scenario meno roseo potrebbe comunque bastare l’accordo con una forza minore del proprio schieramento (che abbia però superato lo sbarramento).
Con il modello elettorale tedesco larghe intese obbligatorie
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Con il modello tedesco invece neanche arrivando al 35% uno dei tre poli potrebbe sperare di governare in modo autonomo, servirebbe comunque una Grande Coalizione tra due partiti avversari, sempre possibile col proporzionale. Ma perfino così la strada non sarebbe in discesa. Se fosse il centrodestra a toccare il 35% potrebbe contare su 238 seggi . E neanche un accordo tra Forza Italia (116 seggi, 17%) e dem (190 seggi, 28%) sarebbe sufficiente. Un Pd al 35% invece conquisterebbe 249 seggi e in questo caso l’alleanza con Berlusconi (85 seggi, 12%) produrrebbe una maggioranza (334 seggi). Scenario analogo con una intesa tra M5S e Lega.


http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P4-S2.6-T1
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda pianogrande il 24/05/2017, 10:43

Insomma e se non ho capito male, il voto si dà al simbolo del partito e tutto il resto: sia liste che alleanze (queste ultime rigorosamente dopo il voto) è in mano al partito.

Altro che ballottaggio e/o premio o coalizioni prima del voto.

Per me, la misura della democrazia di un paese non è la frequenza delle elezioni (come tanti sostengono) ma quello che decide l'elettore confrontato con quello che decidono i partiti nelle loro trattative sia interne che esterne.

Una situazione in cui il giorno dopo si sa chi governa è quindi molto più democratica di quella in cui, non il giorno dopo ma magari dopo qualche settimana, sai per quale governo hai votato.

Assisterò a questo mercato e prenderò atto di quello che ne verrà fuori.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda ranvit il 24/05/2017, 10:54

Per me, la misura della democrazia di un paese non è la frequenza delle elezioni (come tanti sostengono) ma quello che decide l'elettore confrontato con quello che decidono i partiti nelle loro trattative sia interne che esterne.

Una situazione in cui il giorno dopo si sa chi governa è quindi molto più democratica di quella in cui, non il giorno dopo ma magari dopo qualche settimana, sai per quale governo hai votato.



Totalmente d'accordo!
Ma come sai bene gli italiani hanno deciso diversamente :mrgreen:

Italietta da quattro soldi!
Individualisti cialtroni, coatti, mammoni, piagnucolosi, ipocriti, bizantini, spaccacapello, etc etc....cattolici (di Roma) :mrgreen:
Insomma un popolo di merda....almeno nel suo 60% che voto' contro nel referendum. Certamente imperfetto ma almeno avrebbe fatto chiarezza!
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda gabriele il 24/05/2017, 11:06

ranvit ha scritto:Insomma un popolo di merda...


Ma che belle parole. Che alto senso della democrazia :lol:
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda mariok il 24/05/2017, 12:03

Chi sa se anche la sua è una sceneggiata. Ma le cose comunque stanno proprio così.

Cuperlo, come al solito è patetico: chiedere il referendum degli iscritti. Per decidere cosa?

matteo renzi ha scritto:Le cose stanno più o meno così.
Se fai un accordo sulle riforme con Forza Italia, non va bene: no al Patto del Nazareno.
Se l'accordo si rompe, non va bene: che arrogante, vuole fare tutto da solo.
Se provi a coinvolgere i Cinque Stelle, vuoi l'inciucio; se non li coinvolgi, hai paura di Grillo.
Se metti la fiducia sulla legge elettorale, è deriva autoritaria.
Se invece ci sono milioni di emendamenti, vuoi l'immobilismo.
Se c'è il ballottaggio, governa una minoranza, questa non è democrazia!
Se non c'è il ballottaggio, allora vuoi le larghe intese, questa non è democrazia!
Voti l'italicum e ti chiedono il mattarellum.
Accetti il mattarellum e ti chiedono il rosatellum.
Accetti il rosatellum e ti chiedono il tedesco.
Discuti del tedesco e ti dicono "Ah, come era bello l'italicum"
Chiamiamolo "kafkianum", si fa prima.
Se non fosse una cosa seria, ci sarebbe quasi da ridere.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda gabriele il 24/05/2017, 12:54

Mariok, anche la lamentela fa parte della politica.

Ora che non è al governo, è ancora più "autorizzato" a farla.
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Il Rosatellum? ‘Come il sistema tedesco’. Falso. ‘Garantisce

Messaggioda gabriele il 24/05/2017, 13:06

Il Rosatellum? ‘Come il sistema tedesco’. Falso. ‘Garantisce la governabilità’. Falso. ‘Legame stretto con l’elettore’. Un po’
POLITICA
La proposta del Pd passa in commissione e è il testo-base anche se per ora ha solo i voti di Pd, Lega, verdiniani e Svp. Il punto è che non c'entra niente con lo schema usato a Berlino che usa le liste bloccate solo per integrare i seggi conquistati nei collegi uninominali. E che non assicura affatto una maggioranza. E che metà Parlamento sarà composto con le liste bloccate
di Diego Pretini | 24 maggio 2017

Dicono che è tedesco, ma con la Germania non c’entra niente. Dicono che garantisce la governabilità, ma un governo stabile è probabile come un terno al lotto. Dicono anche che assicura rappresentanza e un rapporto diretto tra elettore ed eletto, ma anche questa legge avrà una quota di nominati (riconoscibili come vuole la Costituzione, sì, ma sempre nominati). Chissà quanto sarà lunga la vita del Rosatellum per come lo conosciamo oggi, il sistema elettorale proposto dal Partito Democratico come il migliore possibile dopo che l’aveva detto anche dell’Italicum poi finito affettato dalla Corte Costituzionale. Di sicuro è fedele al suo nome: non ha un colore marcato, è proporzionale ma non troppo, è uninominale senza dare una maggioranza certa. Come dice il senatore ex Pd Miguel Gotor, per rimanere sulla metafora, “è vino che sa d’aceto“. No, non è vero, dice Emanuele Fiano del Pd: “È un modello coerente con la scelta unitaria del Partito democratico di appoggiare la proposta del Mattarellum“. Anzi, è così schifosamente maggioritario, per Francesco Paolo Sisto di Forza Italia (lo stesso partito che voleva il bipartitismo), che è incostituzionale. Col cavolo, pensa senza dirlo Romano Prodi che di Mattarellum se ne intenderà pure visto che è con quello che ha vinto vent’anni fa: “Una legge elettorale come quella proposta adesso, cioè sostanzialmente proporzionale, non ci darà un governo stabile, e saranno guai. Ma spero di sbagliarmi”.

Ok della commissione al Rosatellum (come punto di partenza)
Intanto quel testo è diventato il punto di partenza della discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera. Per capire la confusione: a favore hanno votato solo Pd, Lega Nord che in Parlamento sono molto più piccoli dei sondaggi degli ultimi mesi, Ala cioè i parlamentari di Denis Verdini, il partito regionale sudtirolese (la Svp) e Democrazia Solidale-Centro Democratico, gruppuscolo nato da due gruppuscoli centristi di centrosinistra che subito tiene a precisare che gli altri non si mettano strane idee in testa: ha votato sì ma non è sì, piuttosto è “per andare avanti” (e già sarebbe una notizia in un dibattito che da dicembre è andato avanti alla velocità di uno che fa i cento metri scegliendo la modalità carponi). Gli alfaniani, poi, nemmeno si sono presentati in commissione, i partiti di Fitto e Meloni si sono astenuti come gli ex montiani, mentre hanno votato contro Cinquestelle e gli ex Cinquestelle di Alternativa Libera, Sinistra Italiana e gli ex Pd di Mdp tutti in compagnia di Forza Italia. Il calendario dice che tra 13 giorni un testo che sarà bombardato di emendamenti dovrà essere in discussione nell’Aula di Montecitorio. Per non parlare del Senato, dove i Cinquestelle cominciano a scaldare i muscoli: “Si vota in autunno solo se il M5s parteciperà alla scrittura della nuova legge elettorale – dice Luigi Di Maio – Altrimenti senza numeri si candidano al Vietnam del Senato. Noi ci siamo anche per andare a votare il prima possibile”.

“E’ come il sistema tedesco”. Falso
Se c’è una cosa che il Rosatellum del Pd non è, è proprio uguale al tedesco. Giocando a “trova le differenze” si vede che la proposta del Partito democratico è basata su un sistema misto: metà del Parlamento è eletto con il sistema uninominale di collegio, l’altra metà con il proporzionale puro declinato con listini corti e bloccati. Sembrano parolacce incomprensibili. Provando a semplificare, nel primo caso funziona com’era il Mattarellum: in ogni collegio è in palio un seggio e corrono i candidati collegati ai partiti, il primo prende il collegio, gli altri – anche se perdono di un solo voto – si attaccano al tram; nella parte proporzionale, invece, ciascuna forza politica presenta in ogni circoscrizione (se ne prevedono tra 80 e 100) un listino bloccato di 2-3-4 nomi di candidati che vengono eletti in base alla quantità di voti che prende il partito in quel territorio. Quindi in questo sistema un partito prende i seggi conquistati nel collegio (quello dei duelli, trielli o quadrielli), ma anche i seggi conquistati nei listini bloccati del proporzionale. Queste due cifre vengono sommate.

Rosatellum uguale tedesco: l’illusione ottica
Il sistema tedesco appare simile, ma è solo un’illusione ottica. In Germania, infatti, esiste un meccanismo di compensazione per il quale chi vince di più nei collegi prende meno seggi dal proporzionale, anche e soprattutto perché lì si vota con due schede diverse (mentre il Rosatellum ne prevede una sola e per giunta senza voto disgiunto). Serve un po’ di pazienza, ma è facile.

Lo spiega con invidiabile chiarezza un giornalista della Tageszeitung su Internazionale, Michael Braun. Con il Rosatellum, dice Braun, se il Pd prendesse il 40 per cento dei seggi uninominali, raccoglierebbe 122 seggi e se per ipotesi prende il 30 per cento nel proporzionale ne conquista altri 92. Tutto insieme fa 214, quindi. In un gergo da arresto, si chiamano grabensystem (sistema a fossato), con una netta separazione tra parte maggioritaria e parte proporzionale.

Con il tedesco, invece, continua il giornalista della Tageszeitung, le cifre non si sommano, ma si integrano. Vale a dire che se la Cdu di Angela Merkel vince nel 60 per cento dei collegi e prende il 35 dei voti destinati al partito, raccoglie 180 deputati del maggioritario, ma in più le spetta soltanto il tot che le manca per arrivare al 35 per cento dell’assemblea del Bundestag. Cioè 30 seggi che vengono occupati “pescando” dai listini bloccati. Il motivo è semplice, aggiunge Braun: “I collegi in Germania non svolgono nessuna funzione maggioritaria: sono stati introdotti solo per rafforzare il legame tra deputati e territorio”. Quella riconoscibilità del candidato che a più riprese ha indicato la Corte Costituzionale, in particolare quando ha fatto fuori il Porcellum con quei listoni sterminati e bloccati.

Ma c’è di più. C’è che in Germania la compensazione vale anche in senso contrario. Se un partito vince in “troppi” collegi, viene “ricondotto” comunque alla sua cifra del proporzionale. Se la Cdu conquista l’80 per cento dei seggi – l’esempio è sempre di Braun -, ma prende solo il 35 al proporzionale, non le vengono naturalmente tolti i deputati. Vengono aumentati i parlamentari alle altre forze politiche, in modo da mantenere le proporzioni. La conseguenza logica è che il Bundestag ha un numero minimo di 598 parlamentari, ma può aumentare di mandato in mandato. Attualmente, infatti, ne conta 630.

“Garantisce la governabilità”. Falso
Le cifre, verosimili, attribuite al Pd nell’esempio di Braun fanno capire da sole che comporre una maggioranza in Parlamento, con il Rosatellum, sarebbe quasi impossibile, tanto più in un sistema politico e partitico sbriciolato com’è quello italiano. E infatti a Berlino, da quando i partiti tradizionali si sono indeboliti, vanno avanti a colpi di “larghe intese”. In Germania non esiste un premio di maggioranza. C’è un solo correttivo, la soglia di sbarramento al 5 per cento: chi resta sotto, prende zero. Lo stesso accade a chi non vince almeno 3 collegi uninominali. Quindi zero partitini, zero gruppuscoli, zero ricatti dei nanetti (a meno di scissioni dentro il Parlamento che però non si possono prevedere prima).

“Assicura un rapporto elettore/eletto”. Solo un po’
Il fatto che il sistema elaborato dal Pd sia a fossato, cioè che la parte uninominale e la parte proporzionale siano nettamente separate, ha come conseguenza che la fetta proporzionale sia molto più pronunciata. Quindi altro che eliminare i capilista bloccati, come chiede Mdp minacciando l’ostruzionismo parlamentare e con un po’ più di timidezza gli altri partiti (Pd e M5s compresi). Dai listini bloccati, infatti, arriveranno 303 deputati eletti sul territorio nazionale più gli altri 12 delle circoscrizioni estere. Meno del Porcellum, un po’ meno dell’Italicum, ma è sempre metà Parlamento.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... o/3608775/
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda ranvit il 24/05/2017, 15:44

gabriele ha scritto:
ranvit ha scritto:Insomma un popolo di merda...


Ma che belle parole. Che alto senso della democrazia :lol:



La democrazia è quella cosa che permette anche a me di dire la mia! 8-)

E che il popolo italiano, (almeno quel 60% che ha votato contro al referendum) sia di merda lo dicono i fatti! 8-)

Quella riforma bene o male dava ai cittadini il potere di scegliere da chi vuole essere governata, come succede in tutti i Paesi che contano, invece si è voluto tornare nella palude del nulla....di cui poi ci si lamenta!
La democrazia non è una forma di governo che prevede l'impossibilità di decidere, al contrario! Quindi è quel +0% che non è democratico! Ecchecazzo! 8-)
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Re: Il Nazareno bis parla tedesco

Messaggioda trilogy il 24/05/2017, 15:58

In Italia serviva il doppio turno. Ora, con tre partiti sullo stesso livello il paese si governa solo le grosse coalizioni. Una ciofeca politica all'insegna del compromesso che fa comodo ad un sacco di gente: partitini, alti burocrati, magistrati, ecc. Questi diventano i veri arbitri della situazione e gestori del potere. E la sinistra quando ha fatto grosse coalizioni è sempre uscita perdente al turno successivo, in tutta Europa.
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