La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda mariok il 16/05/2017, 14:13

Un'osservazione fuori dal coro mi viene spontanea.

Ma volete che Renzi non sapesse che il telefono del padre è sotto intercettazione e non si regolasse di conseguenza?

Con questo non dico ovviamente che ha montato tutto lui.

Più semplicemente penso che le intercettazioni, quelli che le passano, Travaglio, il Fatto Q, e finanche forse gli stessi intercettati ci prendono tutti per i fondelli.

Inchiesta Consip, Renzi al padre: "Non dire bugie". Pm di Roma indagano su fuga di notizie
Le intercettazioni della telefonata tra l'ex premier e il padre pubblicate dal Fatto Quotidiano. Tiziano nega la cena con Alfredo Romeo in un ristorante, "ma potrei averlo incontrato al bar". Il segretario del Pd su Facebook: "Le intercettazioni ribadiscono la mia serietà"
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P3-S1.8-T1
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda trilogy il 16/05/2017, 17:09

mariok ha scritto:Un'osservazione fuori dal coro mi viene spontanea.

Ma volete che Renzi non sapesse che il telefono del padre è sotto intercettazione e non si regolasse di conseguenza?

Con questo non dico ovviamente che ha montato tutto lui.

Più semplicemente penso che le intercettazioni, quelli che le passano, Travaglio, il Fatto Q, e finanche forse gli stessi intercettati ci prendono tutti per i fondelli.

Inchiesta Consip, Renzi al padre: "Non dire bugie". Pm di Roma indagano su fuga di notizie
Le intercettazioni della telefonata tra l'ex premier e il padre pubblicate dal Fatto Quotidiano. Tiziano nega la cena con Alfredo Romeo in un ristorante, "ma potrei averlo incontrato al bar". Il segretario del Pd su Facebook: "Le intercettazioni ribadiscono la mia serietà"
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P3-S1.8-T1


Sapeva?..ormai i politici sono intercettati 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno, non ci vuole fantasia.....Indagano sulla fuga di notizie?....Tra un po' le intercettazioni se le vendono pure su ebay : "due ore di intercettazioni inedite di renzi " prezzo base 5 euro, oppure allegano il cd direttamente al quotidiano :?
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda pianogrande il 16/05/2017, 19:48

Comunque sia, se le intercettazioni vengono passate ai giornali dalle procure questo è un vero scandalo.

A prescindere da chi ci specula e chi ci guadagna o ci rimette.

Troppa impunità.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10600
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda trilogy il 16/05/2017, 20:12

pianogrande ha scritto:Comunque sia, se le intercettazioni vengono passate ai giornali dalle procure questo è un vero scandalo.A prescindere da chi ci specula e chi ci guadagna o ci rimette. Troppa impunità.


:( Solo in Italia si vedono porcherie del genere e nessuno ne risponde

....La telefonata risale al 2 marzo scorso e fu intercettata dai carabinieri del Noe per conto della procura di Napoli. Ad essere sotto intercettazione, su richiesta degli inquirenti partenopei, era Tiziano Renzi, attualmente indagato a Roma per traffico di influenze. Il sonoro di quella intercettazione fu poi trasmesso per competenza ai magistrati della capitale.Il contenuto del colloquio tra l'ex premier ed il padre, ritenuto penalmente irrilevante a piazzale Clodio, non compare in nessuna informativa. I titolari delle due inchieste, a Roma e a Napoli, non dispongono neanche della trascrizione di quel colloquio telefonico.....


fonte: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 43479.html
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda mariok il 16/05/2017, 20:33

Mi ha colpito una frase nel post di Renzi su FB.

Gli avvocati hanno materiali per un risarcimento danni copioso (del resto lo stesso Marco Lillo mi conosce visto che già in un caso ha preteso di mettere una clausola di riservatezza così da non dire fuori se e quanto ha dovuto pagare: fanno sempre così i teorici della trasparenza, altrui).

Cioè, a quanto pare, diffamano e se vengono condannati mettono una clausola di riservatezza su quanto hanno dovuto pagare.

E' il colmo: sputtanano la gente comprandosi gli atti riservati delle inchieste e poi, se vengono condannati, invocano la riservatezza! :o
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda gabriele il 17/05/2017, 11:51

Scusate, faccio il rompiballe (ormai questo ruolo comincio a sentirmelo mio: mi calza a pennello).

Questa storia è di una noia mortale. É certamente importantissima per il giornalismo italiano ma, fidatevi, come con Silvio all'uomo della strada non gliene può fregate di meno.

A dire il vero, alla ggggente gli è interessato di Silvio solo quando andava ad Escort. Non a caso l'uomo è morto politicamente solo dopo che sua moglie se n'è andata di casa sbattendo la porta.

Decisamente non me lo vedo Renzi a fare festini a casa sua con olgettine, musici e saltimbanchi
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda mariok il 18/05/2017, 12:54

Io non so se alla gggente gliene frega o no.

L'elettorato di Silvio è abbastanza diverso da quello di centro-sinistra.

Sta di fatto che questi teatrini sono diventati un grande business. Ed ai 5 stelle fa comodo da tutti i punti di vista.

Di che campa altrimenti il sacro Blog?

Fuga di non notizie

Pubblicato il 18/05/2017
MATTIA FELTRI
Tutti presi dall’interpretazione critica delle conversazioni telefoniche fra padre Renzi e figlio Renzi (per Spirito Santo Renzi bisogna aspettare un po’, hanno detto Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu), dalla rincorsa alle dichiarazioni di nonna Renzi, l’unica che davvero sappia quanto siano testoni figliolo e nipotino, dalle telecamere accese e puntate dritte in faccia a Tiziano, il quale poi perde la pazienza, forse in fedeltà alla lingua italiana, secondo cui le interviste si concedono, verbo che presuppone cortesia e non obbligo, ecco, presi da tutto questo, ci siamo dimenticati di ricostruire qualche passaggio.


Ed è forse utile per aggiornare i fondamenti del dibattito pubblico, sempre più precostituzionali, creativi e soprattutto sbrigativi: naturalmente al servizio della verità. E allora conviene ricostruire tutto daccapo. L’inchiesta su Consip, la centrale unica degli appalti pubblici, parte dalla Procura di Napoli lo scorso autunno. Su alcuni giornali appaiono le prime notizie, perché sappiamo che il diritto all’informazione pubblica è diventato predominante rispetto ai doveri della giustizia (ci si ricorderà il capolavoro dell’interrogatorio a Virginia Raggi reso in diretta a qualche sito).

L’imprenditore Alfredo Romeo finisce in carcere, e dentro o nei dintorni dell’indagine finiscono il più attivo collaboratore di Matteo Renzi, Luca Lotti, e papà Tiziano. Intanto, per la disciplina delle competenze, il grosso dell’inchiesta passa alla procura di Roma.

E lì saltano fuori un bel po’ di pasticci. Prima la procura di Roma toglie la indagini al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Napoli (perché un nucleo ecologico indaghi sulle tangenti è un simpatico mistero, ma in fondo il più marginale). Poi sottopone a inchiesta per falso Giampaolo Scafarto, il comandante che lavora per conto del pm napoletano John Henry Woodcock.

Si è infatti scoperto che alcune conclusioni di Scafarto a beneficio di Woodcock erano leggermente fantasiose: la frase attribuita a Romeo («l’ultima volta che ho incontrato Renzi») in realtà è stata pronunciata da un ex parlamentare, Italo Bocchino; gli agenti dei servizi segreti che spiavano i carabinieri, naturalmente per deviare e depistare in favore del premier, in realtà non erano dei servizi segreti ma gente che passava di lì, niente di più; il colonnello sempre dei servizi segreti convocato da Romeo in realtà non era un colonnello ma un dipendente dello stesso Romeo. Se si tratta di errori, Scafarto andrebbe trasferito sulla vetta del Cervino; se invece si tratta di falsi premeditati, ci troveremmo nell’imbarazzante vicenda di un corpo dello Stato che costruisce prove contro il governo. Una condotta eversiva che, tuttavia, sollecita poche riflessioni.

Nel frattempo, procedendo nella sua parte di indagini, Napoli continua in grande serenità e intercetta Tiziano, sebbene non lo indaghi, e in obbedienza a criteri discutibili: infatti Roma, che al contrario indaga Tiziano, decide che non si debba intercettare perché il reato, traffico d’influenze, è periferico. Il 2 marzo a Napoli registrano la conversazione che nel giro di due mesi e mezzo trova ospitalità in un libro di Marco Lillo, giornalista del Fatto, e prima ancora sul Fatto medesimo nella liturgia delle anticipazioni. Renzi dice al babbo cose molto istituzionali (ai magistrati devi dire la verità), cose brusche (non ti credo più) e cose sconvenienti (non tirare in ballo mamma che poi i magistrati vanno anche da lei; hai già detto bugie a Luca, e forse questo Luca è Lotti).

Be’, il dibattito si concentra su un’intrigante questione: quella faina di Renzi sapeva o non sapeva di essere intercettato? E si giunge a conclusioni folgoranti: lo sapeva quando parlava dritto, lo trascurava quando parlava storto. Non è nemmeno più cultura del sospetto, ma il sospetto elevato a grammatica e sintassi del discorso pubblico. Lo stesso Renzi ci casca in pieno e un paio di volte si fa sacerdote del culto di cui è vittima, e che ha prodotto venticinque anni da Torquemada col volenteroso apporto della sinistra, e dichiara che se il padre fosse colpevole meriterebbe pena doppia: modo di dire che sarebbe stato applauditissimo nella Cambogia di Pol Pot.

Ma per concludere va aggiunto che l’intercettazione fra Tiziano e Matteo, giunta in procura a Roma, viene dichiarata penalmente irrilevante. Inutilizzabile per la giustizia, ma utilissima per la battaglia politica. Una fuga di non notizie: spettacolare. Ed è su questo, sui falsi, sulle irregolarità, sullo spaccio di verbali di scarto, che oggi regoliamo la convivenza civile, e lo stato di diritto, di cui si procede alla demolizione in un reality per furiosi annoiati.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda pianogrande il 18/05/2017, 13:12

L'unico lato positivo è che tutto questo potrebbe contribuire a una maturazione del cittadino che dovrebbe imparare a distinguere le notizie vere dalla spazzatura bufalara.

Insomma, uno scatto di reni culturale.

A un popolo credo non si possa fare augurio migliore.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10600
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda mariok il 18/06/2017, 9:47

Pare che la situazione ai vertici della Consip, che vedeva l'ad accusare un ministro e denunciare di indebite pressioni persone vicine al governo, si stia sbloccando.

La domanda naturale è: perché solo adesso? Ha a che fare in qualche modo con la svolta delle indagini che pare si stiano concentrando su alcuni componenti della polizia giudiziaria che tirano in ballo anche la procura di Napoli?

L'Unità, immediatamente prima della notizia delle dimissioni del cda Consip ha pubblicato un articolo dal titolo: Italia 2017: anatomia di un colpo di Stato http://www.unita.tv/focus/consip-renzi- ... -di-stato/

C'è un collegamento tra le due cose?

Si farà mai veramente chiarezza su questa vicenda?

Consip, si dimettono due consiglieri del Tesoro
Lasciano il presidente Ferrara e Ferrigno, decade l'intero cda.
L'amministratore delegato Marroni non vuole andarsene

di TOMMASO CIRIACO

17 giugno 2017

Salta il consiglio di amministrazione di Consip. I due rappresentanti del Tesoro nel cda, Luigi Ferrara e Marialaura Ferrigno, hanno rassegnato oggi le proprie dimissioni. A seguito di questa decisione, decade l'intero consiglio. Per il momento resta in carica l'amministratore delegato Luigi Marroni che dovrà convocare entro otto giorni l'assemblea dei soci per nominare il nuovo cda.

E' il Tesoro ad aver seguito per l'intera giornata la vicenda. La decisione arriva dopo che lo stesso Ferrara è stato sentito ieri come teste presso la procura di Roma e dopo la richiesta di azzeramento dei vertici da parte dei senatori Pd.

Nei mesi scorsi, nell'ambito dell'inchiesta Consip, Marroni è stato sentito due volte dai pm come testimone e ha chiamato in causa anche il ministro dello Sport Luca Lotti. Lotti ha sempre negato ogni tipo di relazione, ma è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio insieme al generale dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia.

Nel marzo scorso, il Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale a Lotti. Per la prossima settimana era stata messa in agenda, sempre a Palazzo Madama, la discussione
parlamentare su alcune mozioni sui vertici Consip. Il Pd aveva annunciato la presentazione di un proprio testo, chiedendo l'azzeramento della società. Una mossa politica, perché in realtà Marroni poteva essere sfiduciato solo dal'assemblea degli azionisti.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Le intercettazioni, il Fatto e Renzi

Messaggioda mariok il 19/06/2017, 10:30

Ora Ferrara, il presidente dimissionario di Consip, ritratta ed è indagato per "false informazioni ai pm".

Marroni, l'ad che semrbrebbe non voglia dimettersi, riceve il sostegno di Salvini e degli ex-PD.

L'affare diventa sempre più ingarbugliato.

Consip, Salvini: "Marroni deve restare". Ferrara indagato da procura di Roma
Il leader della Lega si schiera con l’ad che non vuole dimettersi: "Ha sollevato dubbi su sinistra e appalti, non accettiamo venga silenziato". Lo scontro politico si intreccia con l’indagine su Lotti e Tiziano Renzi, in cui Marroni è testimone. L'iscrizione del presidente dimissionario è per "false informazioni ai pm"

18 giugno 2017

Il presidente di Consip Luigi Ferrara, dimissionario da ieri insieme alla consigliera Marialaura Ferrigno, è indagato dalla Procura di Roma per il reato di "false informazioni ai Pm". Ferrara, venerdì scorso durante il suo colloquio con i magistrati che lo avevano convocato in qualità di testimone, avrebbe ritrattato quanto dichiarato in precedenza. Da qui la sua iscrizione nel registro degli indagati.

Intanto sulla vicenda Consip si apre lo scontro politico. "Marroni deve restare e parlare": Matteo Salvini prende la difesa dell’amministratore delegato della centrale d’appalto statale al centro dell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il ministro Luca Lotti e il padre dell’ex premier Tiziano Renzi. Sabato un intervento del governo ha convinto alle dimissioni due dei componenti designati dal Tesoro – il presidente Luigi Ferrara e la consigliera Marialaura Ferrigno – provocando così la decadenza dell’intero cda di Consip. Ma l’amministratore delegato Luigi Maroni ha fatto sapere che non intende dimettersi e si prepara a un braccio di ferro con il governo. Uno scontro che arriverà in aula al Senato martedì, quando è prevista la discussione della mozione presentata da Andrea Augello (Idea) e firmata da numerosi parlamentari d’opposizione.

A rendere incandescente la questione non è solo la rilevanza economica di Consip, che arbitra appalti miliardari, ma soprattutto l’intreccio con l’indagine sulle presunte tangenti del gruppo Romeo e le fughe di notizie sull’inchiesta: una vicenda per la quale sono indagati a vario titolo Lotti, Tiziano Renzi e il comandante generale dei carabinieri Tullio del Sette. E nella quale Luigi Marroni è uno dei testimoni chiave.
Marroni, manager toscano insediato al vertice di Consip dal governo Renzi, ha dichiarato ai pm di Roma e Napoli di essere stato informato dell’indagine da Lotti, da Ferrara, dal generale dei carabinieri Saltalamacchia e da Filippo Vannoni, un altro dirigente fiorentino legato all’ex premier. Una versione smentita davanti ai giudici dal ministro dello Sport, mentre Ferrara è stato nuovamente interrogato come testimone venerdì scorso.

Nello scorso gennaio il titolare del Tesoro Padoan aveva respinto le dimissioni di Marroni, confermando il suo incarico nonostante gli attacchi del M5S e della destra. Ma la scorsa settimana i senatori del Pd hanno deciso di presentare la richiesta di un cambio del vertice di Consip «delegittimato della inchieste», nel tentativo di evitare che il dibattito a Palazzo Madama fosse dominato dall’analoga mozione di Augello e delle opposizioni. Di qui la decisione del governo di provocare la decadenza del cda e tentare di superare la discussione al Senato: una mossa che rischia di venire vanificata dalla resistenza di Marroni. «Se ha sollevato dubbi su appalti, politica e sinistra deve poterlo dire e noi non accetteremo che venga silenziato», ha dichiarato Matteo Salvini a "L’intervista” di Maria Latella: «Non vorrei che si azzerasse tutto perché c’è qualcuno che vuole parlare».

«La nostra mozione non è stata scongiurata», aggiunge il senatore Augello: «il fatto che si siano dimessi il presidente e un consigliere di amministrazione determina, è vero, lo scioglimento del cda, tuttavia non soltanto Marroni resta in carica fino alla convocazione dell'assemblea degli azionisti, ma sussiste anche la possibilità teorica che in quella sede le dimissioni vengano respinte. Può sembrare un paradosso, ma non sarebbe meno paradossale che Padoan accettasse queste due dimissioni dopo aver respinto per due volte quelle di Marroni». E anche Mdp con Miguel Gotor aveva annunciato battaglia: «il governo dovrebbe fare chiarezza, come

abbiamo già chiesto presentando una nostra mozione su Lotti. Non è possibile prendersela solo con Marroni, un vaso di coccio tra vasi di ferro. Mi limito a ricordare che Marroni parla nelle vesti di testimone e quindi è obbligato a dire la verità».
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Bing [Bot], diffidente e 58 ospiti