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Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibili

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Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibili

Messaggioda gabriele il 11/05/2017, 9:29

Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibili per far tornare chi è emigrato. Ma lo sviluppo non ferma le partenze’
ONLUS & DINTORNI
Cooperanti ed esperti sono d'accordo: aumentare reddito e livello di istruzione non previene gli sbarchi, anzi. Ma è utile per creare opportunità di lavoro che incentivino a rientrare. Fondamentale poi l'informazione sui rischi del viaggio e sulla realtà della vita in Europa. L'ideale però sarebbe un piano di migrazione "legale e selettiva"
di Baioni, Bagnoli e Rosini | 11 maggio 2017

Far tornare in patria chi è già emigrato. Dandogli la speranza che nel suo Paese troverà nuove opportunità di lavoro. È questo, stando alle testimonianze raccolte da ilfattoquotidiano.it tra cooperanti ed esperti del settore, l’obiettivo principale – o il più raggiungibile – delle ong che lavorano in Africa nei principali Stati di provenienza di chi arriva in Italia via mare. Al di là, infatti, del giudizio sull’adeguatezza delle risorse che i Paesi sviluppati dedicano all’aiuto allo sviluppo (LINK ALL’ALTRO PEZZO), gli studiosi dei fenomeni migratori sono concordi sul fatto che promuovere lo sviluppo locale non necessariamente frena le partenze. Anzi: “Paradossalmente”, spiega Matteo Villa, ricercatore Ispi che coordina l’osservatorio sulle migrazioni insieme a Maurizio Ambrosini, “la povertà è il più grande dissuasore alle partenze. Se invece aumenti istruzione e reddito medio spingi le persone a partire”. Un teorema che richiede comunque molti distinguo: per esempio il non va dimenticato che il 90% delle migrazioni è interno al continente africano e quando uno dei Paesi dell’area inizia a crescere attira persone che, altrimenti, avrebbero forse tentato di venire in Europa. In più, la tipologia dei progetti ha un ruolo cruciale: bisogna che nel lungo periodo, quando la ong se ne va, possano essere gestiti dalla popolazione locale.

“Emigrare è una libera scelta – osserva Nino Sergi, presidente emerito di Intersos e policy advisor di Link 2007, uno dei principali network di ong italiane – e secondo i nostri studi non lo fa chi è poverissimo ma chi ha la possibilità almeno di intuire che ci sono altre possibilità nel mondo. Non è detto quindi che i nostri progetti fermino l’emigrazione, inizialmente potrebbero anche aumentarla”. Per questo secondo Gian Carlo Blangiardo, docente di Demografia dell’Università Bicocca di Milano, l’obiettivo non dovrebbe essere tanto quello di frenare l’emigrazione dei ceti medi, quanto quello di trasmettere loro competenze per poi farli tornare nei Paesi di provenienza a gestire progetti di business sociale sostenibili nel lungo periodo. “A decidere di partire e raggiungere l’Europa – è la premessa – sono coloro che rientrano in una fascia di reddito da poche centinaia di dollari al mese. Non così poveri da non potersi permettere di pagare il viaggio ma nemmeno così ricchi da giustificare una permanenza nel Paese”. È la cosiddetta “gobba migratoria”: “Si tratta di giovani, generalmente uomini, che hanno la possibilità di finanziare il proprio viaggio con almeno 5mila dollari, non coloro che vivono con i famosi due dollari al giorno. Rappresentano una potenziale risorsa. Per questo dovremmo favorire un’emigrazione circolare: accoglierli con l’obiettivo di dare loro basi conoscitive ed economiche da reinvestire nei Paesi di provenienza. Se non lo facciamo, Stati come il Congo, la Nigeria o l’Etiopia rischiano di esplodere”. Ma i progetti di sviluppo locale, continua Villa, sono comunque preziosi perché da un lato “disincentivano le migrazioni verso l’esterno del continente”, dall’altro “stimolano al rientro chi è già in Europa: per questo bisogna lavorare nei paesi di destinazione, per incentivare l’imprenditoria. Lo sviluppo serve sul lungo periodo, meno sul breve”.

[articolo su più pagine]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... e/3567170/
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Re: Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibil

Messaggioda trilogy il 11/05/2017, 10:50

Con quei tassi di crescita demografica che hanno molti paesi africani non c'è business socialmente sostenibile che tenga.
Vedi ad esempio le statistiche sui minori non accompagnati che arrivano in Italia:

[..]Per quel che riguarda i minori stranieri non accompagnati (msna), in sintesi i dati dicono: boom di arrivi dall’Africa subsahariana, stabili quelli dal Corno d’Africa, forte diminuzione dalla Siria.

Malgrado in testa ci siano ancora gli eritrei, con un numero di arrivi in linea con quello negli ultimi tre anni (3394, 3092 e 3714), molto significativa è la crescita dei nigeriani che sono passati da 461 nel 2014 a 2932 del 2016. In due anni sono più che raddoppiati gli arrivi dal Gambia (1208 nel 2014, 3119 del 2016), triplicati quelli dal Mali (da 483 a 1302) e dal Senegal (da 326 a 1072). Incredibile l’aumento dei ragazzi provenienti dalla Guinea: due anni fa erano solo 80, nel 2016 sono 2225.

Una storia a parte è quella dei ragazzi egiziani, che da anni ormai costituiscono un flusso in entrata verso l’Italia. Quest’anno sono 2459 quelli arrivati da soli nel nostro paese.

Si tratta di dati eclatanti che stanno mettendo in difficoltà il sistema d’accoglienza italiano. «Se nel decennio passato i numeri più alti nel contesto europeo riguardavano proprio l’Italia, e sui quei numeri l’Italia aveva saputo costruire un sistema di accoglienza efficiente e rispondente alle necessità di quei minori, oggi quel sistema non ha saputo reggere all’impatto di arrivi così consistenti» commenta Mattia Vitiello, ricercatore dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr....


https://www.unhcr.it/risorse/carta-di-r ... e-del-2016


Appello di Erdogan ai turchi in Ue: "Fate almeno 5 figli, il futuro è vostro"
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03 ... 160773605/
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Re: Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibil

Messaggioda pianogrande il 11/05/2017, 15:05

Non ci pensavo più a quel demenziale appello di Erdogan.

Le nascite usate come arma per mettere in difficoltà i nemici.

Ritengo che non non sia solo la democrazia a non essere esportabile ma anche la natalità.

In ogni caso, il primo problema da risolvere in tanti paesi da cui si scappa è innanzitutto politico.

Con dittature sanguinarie e politica corrotta e marcia, è piuttosto complicato già rimanere in vita e con tutte le ossa sane; figuriamoci avere business sostenibili.

Molte di queste dittature sono frutto della politica dei potenti in cerca di sfere di influenza e di bracci armati a buon mercato.
Da qui il dovere morale (se non ci arriva l'umana pietà) dei paesi più ricchi di aiutare queste masse di disperati ma, a lunga scadenza, il problema si risolve solo a livello politico.

Un titolo più interessante sarebbe
creare regimi politici un po' meno famelici - elitari - tribali - corrotti - sanguinari - .... un po' più autonomi - democratici - etc etc

Pare che l'esperienza dell'ultimo secolo insegni che la democrazia non si possa esportare ma la dittatura sì.
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Re: Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibil

Messaggioda trilogy il 11/05/2017, 16:45

pianogrande ha scritto:Non ci pensavo più a quel demenziale appello di Erdogan.

Le nascite usate come arma per mettere in difficoltà i nemici...


Non è solo erdogan anche tra palestinesi e israeliani c'è lo stesso problema, in libano ecc.
Ci si rende conto del problema guardando le statistiche. La nigeria ormai sfiora i 200 milioni negli anni 60 erano meno di 50 milioni. L'idea che sta diffondendo il governo italiano e il vaticano per cui basta salire su un gommone perché in Italia entrano tutti rischia di produrre risultati catastrofici.

https://www.google.it/search?q=nigeria+ ... 60&bih=561
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Re: Ong, ‘in Africa l’obiettivo è creare business sostenibil

Messaggioda pianogrande il 11/05/2017, 18:35

Pensare che, nella fantascienza da bar, si parlava di risolvere la sovrappopolazione con astronavi giganti che partivano per altri pianeti.

Prima di quella fase ci sarà l'invasione di tutto il pianeta.

Che, per il solo problema della Nigeria, bisognerebbe quadruplicare la popolazione italiana... viene la pelle d'oca.

Pare che la nostra stramaledetta società industrializzata (stramaledetta solo dai radical chic che sorseggiano tè verde e si nutrono di alghe giapponesi) porti anche a una salvifica limitazione delle nascite.

Possibile che la nostra evoluzione non riesca, questa volta, ad evitare il prossimo cataclisma selettivo?

Secondo me basterebbe una classe politica meno sorda e cieca ma se l'evoluzione della specie ci fornisce Trump e Putin e i loro leccapiedi a fare da cavallo di Troia nei paesi del mondo, c'è poco da stare allegri.
Fotti il sistema. Studia.
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