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Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedesco.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedesco.

Messaggioda gabriele il 03/05/2017, 10:50

Scusate se introduco questo argomento. Di scafisti, Di Maio, Saviano, Renzi e Salvini ne ho le bocce piene :D

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Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedesco. Sbarramento al 5 per cento, collegi ma anche listini bloccati
POLITICA
I democratici puntano a un'intesa sia con Forza Italia che con il M5s. Ma nella legge in vigore a Berlino ci sono quote di candidati "fissati"
di F. Q. | 2 maggio 2017

Più informazioni su: Italicum, Legge Elettorale, Mattarellum, Movimento 5 Stelle, PD, Riforma Elettorale
La legge elettorale della settimana è il sistema tedesco. Dopo Mattarellum e Legalicum, sembra quindi scartato anche il Provincellum, che pareva il preferito fino a solo 5 giorni fa. A puntare sul tedesco è il Pd, dice l’Ansa. Tra i particolari c’è che la soglia di sbarramento è al 5 per cento, quindi sarebbero in difficoltà molti partitini, mentre avrebbero buon gioco le 4 forze politiche principali (Pd, M5s, Forza Italia, Lega Nord). Prima di Natale i giornali avevano raccontato che un sistema “simil-tedesco” era stato proposto da Denis Verdini, l’uomo del Nazareno, per una nuova possibile intesa tra Partito democratico e berlusconiani. Secondo una vecchia ma ancora valida proiezione elaborata dal senatore Federico Fornaro, ex Pd ora passato nei Democratici e Progressisti, se applicassimo la legge elettorale tedesca al Senato difficilmente ci sarebbe una maggioranza in Parlamento.

Come funziona il sistema tedesco
E’ basato su un sistema proporzionale ma misto, simile al compianto Mattarellum che ora nessuno vuole più (a parte il Pd). Il Bundestag è composto da 598 parlamentari: metà sono eletti con collegi uninominali, l’altra metà sulla base di un proporzionale con lo sbarramento al 5 per cento.

Agli elettori vengono consegnate due schede e su ciascuna può esprimere un voto: col primo sceglie il candidato preferito, col secondo il partito preferito. In ogni circoscrizione viene eletto un parlamentare con la maggioranza relativa dei voti, fosse anche molto inferiore al 50 per cento. Nel senso che il primo vince comunque, secondo il concetto del first past the post. Così viene composto metà Bundestag.

L’altra metà, invece, è regolata in base ai voti per i partiti, che presentano liste elettorali differenti in ognuno dei Laender. Qui potrebbe esserci la criticità, viste le polemiche degli anni scorsi sul Porcellum e la richiesta di togliere i capilista bloccati che arriva da più parti: i posti in cima alla lista, infatti, sono generalmente considerati sicuri, con elezione probabile. Se un partito elegge nelle circoscrizioni meno candidati rispetto ai seggi conquistati col proporzionale, i seggi che restano vuoti vengono occupati pescando dal listino bloccato. Se un partito col proporzionale ha conquistato 100 seggi, ma nelle circoscrizioni ha vinto solo in 70 collegi, gli altri 30 che entreranno in Parlamento saranno presi dalle liste bloccate. Può accadere anche il contrario, cioè che un partito elegga più candidati nelle circoscrizioni di quanti seggi ha conquistato nella parte proporzionale: in questo caso aumenta la composizione del Parlamento.

Attualmente per esempio i deputati sono 630. A restare fuori dal Parlamento, invece, non sono solo le forze politiche che non superano la soglia del 5 per cento, ma anche quelle che non riescono ad eleggere almeno tre deputati attraverso le circoscrizioni. E’ un sistema che evidentemente spinge, come in tutti i sistemi pluripartitici, a formare maggioranze solo grazie ad alleanze tra i partiti, come d’altra parte accade da anni per la cancelliera Angela Merkel, che non ha mai governato con il solo sostegno della sua Cdu. Peraltro la Germania ha avuto elezioni anticipate solo due volte in 68 anni.

Difficili prove di dialogo tra Pd e M5s
In ogni caso dal tavolo non sarebbero rimosse anche le altre opzioni, come la legge elettorale uscita dalla Corte Costituzionale magari da correggere. Si valutano i sistemi ma anche gli interlocutori possibili. I Cinquestelle, innanzitutto. La proposta di Luigi Di Maio per un premio di maggioranza al 35 per cento non dispiace ai democratici, ma la diffidenza reciproca resta parecchia. “Di Maio ha avanzato una proposta sul premio, peccato che è stato smentito 5 minuti dopo da Toninelli…” dice un dirigente Pd all’AdnKronos. “Non basta l’accordo con il M5s, non basta l’accordo con Forza Italia – dice Andrea Marcucci all’HuffPost – Ci vuole un accordo più ampio”. Ma Marcucci è convinto: “Si può chiudere entro l’estate”.

Dall’altra parte parla Alessandro Di Battista: “Destra e sinistra hanno fatto leggi elettorali incostituzionali, dovrebbero chiederci scusa in ginocchio. Nonostante questo non sia avvenuto siamo disposti a valutare correttivi di governabilità e limitati interventi sulle soglie di sbarramento per garantire al popolo italiano di esprimersi finalmente con un voto”.

Mazziotti: “Testo-base entro la settimana”
Tutto avviene mentre si attende la nuova seduta della commissione Affari costituzionali della Camera, da dove partirà l’iter della riforma elettorale. “I tempi restano gli stessi – dice il presidente Andrea Mazziotti che sarà anche relatore della legge – Così come concordato il testo base sarà presentato entro la settimana. Non è emerso nulla che faccia presupporre tempi diversi”. Dopodiché, aggiunge, “il problema non è la redazione di un testo ma il problema è politico: voglio avere la ragionevole certezza di avere condivisione”. “Stiamo lavorando ancora su un testo base ma io ho segnalato l’opportunità, visto che ci sono state le primarie del Pd e che da un bel po’ di parti (Renzi incluso) sono stati espressi pareri sulla legge elettorale al di fuori della commissione, che tra domani e dopodomani vengano espresse eventuali prese di posizione in commissione”.

Mdp: “Imprescindibile eliminare i capilista bloccati”
Per Mdp resta imprescindibile l’eliminazione dei capilista bloccati: “Il Pd ha bloccato tutto in attesa del congresso e il M5s dopo aver criticato l’Italicum adesso propone un premio del 20 per cento al primo partito. Risolvano le loro contraddizioni perché abbiamo perso troppo tempo. Per noi è imprescindibile il superamento dei capilista bloccati”, dice il capogruppo Francesco Laforgia. Forza Italia invece chiede la conferma dei capilista bloccati: “Forza Italia – dice Mara Carfagna – ha da tempo presentato in Parlamento la sua proposta di legge elettorale. Una proposta che si basa su un impianto proporzionale, con il premio di maggioranza alla coalizione e la scelta del leader affidata agli elettori il giorno del voto. Non si può certo chiedere a noi di fare chiarezza su questo tema”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... o/3557776/
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda mariok il 03/05/2017, 12:20

Se ben capisco è una specie di mattarellum con una quota proporzionale al 50% invece che al 25%.

Il problema è che qui da noi le cose si complicano con il bicameralismo paritario e con la mancanza di meccanismi per la governabilità come la sfiducia costruttiva.
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda ranvit il 03/05/2017, 12:42

Da noi è tutto complicato perchè si è sempre alla ricerca di spaccare il capello! Strafottendosene dei drammatici risultati pratici! Alla ricerca continua della perfezione si è costruito un sistema istituzionale e giuridico totalmente scadente ed imperfetto!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda Robyn il 03/05/2017, 13:13

un sistema elettorale di questo tipo rafforza il primo ministro a scapito del parlamento l'Italia è sempre alla ricerca di disequilibri per non parlare di liste bloccate.Quello che funziona in Germania non è detto che funzioni da noi le imitazioni non riescono mai bene è come adottare il modello di partecipazione dei lavoratori tedeschi in Italia ma quello è un modello molto penetrante in Italia serve più light.Imitare la Germania il rischio più conclamato è quello della burocratizzazione.Però se vuole uscire dall'impasse e fare la prova si faccia la prova perche gli italiani certe cose le capiscono solo se ci passano
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda Robyn il 03/05/2017, 13:47

In questa fase purtroppo un partito o una coalizione non possono governare da soli perche il rischio è della dittatura della maggioranza nel quale un partito o una coalizione tende ad imporre il suo punto di vista senza i suggerimenti delle minoranze e delle opposizioni è il rischio che paventava Popper la democrazia da sola non è sufficente serve anche la liberalità.In una coalizione dopo il voto Fi non pensi di applicare il suo punto di vista in materia di lavoro come crede di fare Parisi perche questa è una materia delicata perche bisogna contemperare le esigenze di flessibilità delle aziende con le esigenze di sicurezza dei lavoratori.Quindi si vada al modello tedesco ma è esclusa in partenza la sfiducia costruttiva
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda pianogrande il 03/05/2017, 14:11

Nel nostro paese dove vogliono comandare tutti (magari solo per poter bloccare tutto) non può funzionare nessun tipo di alleanza.

Ci sono già dubbi sul fatto che possa avere un atteggiamento univoco un unico grosso partito.

Meno che meno può funzionare una alleanza fatta dopo il voto.

Quindi, o il ballottaggio a livello nazionale (ancora non ci credo che sia stato dichiarato incostituzionale) o, a scendere, il premio di maggioranza al partito; alla coalizione; tutti i mix possibili tra proporzionale e maggioritario e soglie di sbarramento e fino al proporzionale puro (massimo del casino e dell'inconcludenza).

Si continua a vedere come "democrazia" il fatto di poter mettere tutto e sempre e continuamente in discussione.

La democrazia può essere anche "forte" e governare con autorità.

Diversamente continua a fare regali a chi vorrebbe una dittatura.

Il sistema tedesco funziona benissimo in Germania.

Suggerirei quindi di portare in Italia il sistema tedesco.... compresi i tedeschi.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda Robyn il 03/05/2017, 14:19

Purtroppo in questa fase un partito o una coalizione tende ad imporre il suo punto di vista senza tener conto dei suggerimenti delle minoranze in parlamento per ex pensiamo che la precarietà con i contratti a termine non sarebbe stata possibile in un'alleanza Ulivo Forza Italia perche bisogna contemperare esigenze di flessibilità delle aziende e di sicurezza dei lavoratori.Intanto per superare l'empasse si vada al sistema elettorale tedesco non si possono frenare i cambiamenti poi si vedrà
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda Robyn il 03/05/2017, 18:40

lei Parisi lei proprio lei signor Parisi venga che dobbiamo parlare un'attimo
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda mariok il 03/05/2017, 19:46

Nel nostro paese dove vogliono comandare tutti (magari solo per poter bloccare tutto) non può funzionare nessun tipo di alleanza.

Ciò è vero soprattutto a sinistra. Nel centro-destra sono più propensi ad accordarsi per spartirsi il potere.

Avete visto la dichiarazione di Orlando: in pratica pensa che la linea del PD debba essere la sua.

Ieri ho intravisto Dattorre su Sky. Secondo lui, per potersi alleare, il PD deve cambiare il leader, demolire tutto quello che ha fatto in tre anni di governo ed allinearsi a quello che dice lui. Altro che tener conto dei suggerimenti delle minoranze.

Altro che uno vale uno. Secondo loro il 3% vale più del 30%.
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Re: Legge elettorale, il Pd prova la carta del sistema tedes

Messaggioda Robyn il 03/05/2017, 20:33

Il modello tedesco potrebbe essere anche una trappola per renzi perche potrebbe essere berlusconi a creare problemi a renzi,purtroppo l'Italia,questa è la constatazione,non è un paese facile da governare.Probabilmente renzi suggerisce il modello tedesco perche nel panorama politico la realtà è quella che è non può fare altrimenti,la cosa importante è prevedere le insidie che non provengono solo da sinistra ma anche da destra.In sintesi và bene il sistema elettorale unda grunda deuchland ma la casta non creda che siamo stupidi
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